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TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI – Sindacato dei sogni

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI – Sindacato dei sogni

Ebbi il piacere di ascoltare la prima volta questi tre scaltri giovanotti all’epoca del loro (già) quinto album LA SECONDA RIVOLUZIONE SESSUALE del 2007. Un disco piacevolmente anarchico in cui convergevano sonorità ispide vicine ad un punk nostrano che strizzavano garbatamente l’occhio a facili melodie che hanno reso l’intero lavoro gradevole e degno di interesse.  Poi, cosa di non poco conto quale quella di presentarsi in pubblico con una maschera in viso, ha destato un notevole interesse intorno ad una realtà musicale che prima con il riuscito PRIMITIVI NEL FUTURO e poi INUMANI (rispettivamente del 2010 e del 2016), è riuscita a spingersi con convinzione verso orizzonti ben meno limitanti dei pur buoni primi passi discografici mossi già nell’ultima decade dello scorso millennio. Sonorità che emergono da quell’universo musicale indipendente a cui Davide Toffolo (voce e chitarra), Enrico Molteni (BASSO) e Luca Masseroni (batteria) attingono a piene mani, mostrando anche una non comune versatilità che vede affiancare ad un’ossatura rock momenti di riflessione che identificano la band pordenonese.

Nonostante il SINDACATO DEI SOGNI viene ad essere immesso sul mercato (da quello del vinile al digitale) nel gennaio 2019, il preascolto di alcuni brani è stato possibile già in precedenza, per via dei molteplici canali di comunicazione disponibili. Canzoni come “Bengala”, “Caramella” e “Calamita” già disponibili in video, si dimostrano molto vicine al fedele pubblico di chi segue fedelmente il gruppo, mostrando un approccio musicale (ed umano) diretto, perseguendo un percorso in cui i suoni proposti sono pienamente riconducibili ad un logico cammino iniziato con un insolito live dal titolo PICCOLO INTERVENTO A VIVO (BMG Ricordi – 1997). Musica che guarda orgogliosamente indietro ed alle radici dei TARM, proponendo secondo il proprio istinto un rock dalle sfaccettature oniriche che sarebbe più adeguato forse, definire psichedelico, senza mai dimenticare l’obiettivo primario di sintetizzare anche riuscendoci, quiete ideale e vitalità della provincia che aleggia sull’intero lavoro. È proprio il caso di dire che mai come in questo caso le tracce contenute in questo disco, permettono senza poi neanche tanta immaginazione di viaggiare all’interno di un arcobaleno di suoni che comprende tanto la California di Jerry Garcia  quanto un vivace underground sonoro nostrano,   fatto di impulsi e stimoli capaci di dar vita ad una florida e vitale convivenza. La classicità a suo modo di “A.A.A. Cercasi” (in cui si può sentire l’armonica del produttore del disco Matt Bordin e la slide di Adriano Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion)  è testimonianza di  quanto appena detto, così come una raffinata lullaby dal taglio adolescenziale come “Accovacciata Gigante”, va probabilmente a costituire insieme alla trascinante “C’era un ragazzo che come me non assomigliava a nessuno” dall’evidente richiamo del titolo ad un immortale successo del grande Giovanni Morandi, un’accoppiata vincente da cui non è lasciata alcuna facoltà di prescindere, per poter gradire appieno l’ottava release in studio del gruppo del chitarrista e che tutti sapranno essere anche un noto fumettista.   La piacevolezza dell’ascolto prosegue con il rock tagliente e sincero con “Difendere i Mostri dalla Gente” (Television docet) per poi lasciare spazio alla provocatoria e forse un po’ sottotono “Non ci Provare”, mentre un’insolita e gradita vena progressiva emerge dal colorito arcolaio sonoro di quasi 13 minuti di “Una Ceramica Italiana Persa in California” e una sobria chiusura affidata alla ripresa della già citata “Bengala”.

Un lavoro destinato ad un pubblico giovane e che si fa apprezzare tanto dal punto di vista musicale che da quello lirico attraverso cui prende piede una spontanea e pregevole vena poetica fluttuante  che non dà modo di  imbattersi in inutili metafore che vogliono assurgere a scontate perle di saggezza per adolescenti in cerca di profeti da appendere in formato poster sulla parete della propria stanza, ma garantendo sicuramente una rottura dalla monotonia e provando a trasformare la coerenza musicale in forma d’arte.

CLAUDIO CARPENTIERI

Tracklist:
01 – Caramella
02 – Calamita
03 – C’era un ragazzo che come me non assomigliava a nessuno
04 – AAA Cercasi
05 – Accovacciata gigante
06 – Bengala
07 – Mi capirai (solo da morto)
08 – Difendere i mostri dalle persone
09 – Non ci provare
10 – Una ceramica italiana persa in California
11 – *Bonus track – Con i bengala in cielo

Label: La Tempesta
Distribuzione: Believe/Master Music
Release date: June 25, 2019

Credits:
Il sassofono infuocato di “C’era un ragazzo che come me non assomigliava a nessuno” è di Francesco Bearzatti, jazzista internazionale di residenza parigina ma di origine friulana, come i Tre allegri.Gli archi di “Bengala” sono stati scritti, suonati e registrati da Davide Rossi a Los Angeles. Musicista magico già membro dei Goldfrapp, arrangiatore dei Coldplay e Röyksopp (solo per citare alcune delle sue incredibili collaborazioni). Esiste una versione solo archi, armonica e voce di “Bengala” intitolata “Con i bengala in cielo”.Il flauto traverso “magico” in “Mi capirai (solo da morto)” è di Ruben Gardella, già Contezero, Bangarang! e attualmente in forze nella scena hardcore milanese con la band To Je Život.I synth e gli arpeggiatori di Matt Bordin, Squadra Omega e prima Mojomatics, a colorare il lavoro di una sensazione psichedelica fuori dal tempo in “Enorme” e “Caramella”.La chitarra slide di Adriano Viterbini in “AAA Cercasi”. Già allegro ragazzo morto nel tour e nel disco precedente, fan del gruppo e chitarrista inarrivabile.Il piano elettrico di Nicola Manzan, aka Bologna Violenta, collaboratore del Teatro degli orrori, Baustelle e tanti altri, in “Caramella” e “C’era un ragazzo”.Andrea Maglia, da anni “quarto allegro ragazzo morto” dal vivo, ha dato il suo contributo chitarristico in tutto il disco.

Band:
Davide Toffolo
Enrico Molteni
Luca Masseroni

Contatti:
www.treallegriragazzimorti.it
https://www.facebook.com/treallegriragazzimorti
https://twitter.com/treallegri