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PENGUIN CAFE – Handfuls of Night

PENGUIN CAFE – Handfuls of Night

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PENGUIN CAFE – Handfuls of Night
Simon Jeffes, grande appassionato di pinguini e musica, fondatore della Penguin Cafe Orchestra, scomparso nel 1997, sarebbe stato sicuramente orgogliosissimo di questo album creato dal figlio Arthur. Sì, perchè il progetto Penguin Cafe è la naturale prosecuzione del percorso musicale da lui creato e comprende luminari del Royal College of Music oltre a membri di band come Suede e Gorillaz. Arthur intraprese una spedizione nell’Antartico nel 2005, per ripercorrere il viaggio del bisnonno Scott nel lontano 1911. Fu un’esperienza che gli permise di trascorrere molto tempo in solitudine e di prendere la decisione di proseguire il master in musica e di continuare a comporre colonne sonore. Questo “Handfuls of Night”, che succede al precedente acclamato lavoro “The Imperfect Sea” uscito nel 2017, nasce da precedenti composizioni di Jeffes, compositore inglese, commissionate lo scorso anno da Greenpace per un documentario atto a sensibilizzare le persone sulla fragilità delle specie di pinguini che popolano l’Antartide.
La data di uscita è prevista per il prossimo 4 di ottobre, su etichetta Erased.
La traccia d’apertura, “Winter Sun”, è dominata da note di pianoforte che evocano sia il vento che l’idea di calotte glaciali che si muovono impercettibilmente ma inarrestabilmente nel mare dell’Antartico.
“Chinstrap” galleggia su melodie scandite da strumenti ad arco e un arpeggio di chitarra acustica ed è dedicata ai pinguini Chinstrap (in italiano “dal collare”), animali molto socievoli, che comunicano chiamandosi, inchinandosi e pavoneggiandosi e possono nuotare fino a 80 km al largo in un solo giorno per immergersi per nutrirsi. Sono però anche tra i pinguini più aggressivi e tornano nello stesso nido e partner anno dopo anno. Ascoltando le note di questa canzone sembra proprio di averli davanti.
“Chapter” è il frutto della fantasia di Arthur che immagina una storia che ha come protagonista un detective pinguino, incaricato di risolvere un crimine che ha portato a qualcosa di più grande di quanto chiunque potesse immaginare, ed in effetti la melodia ha un che di poliziesco e di misterioso.
“Adelie” descrive i pinguini di Adelia che sono i più piccoli e curiosi tra i pinguini antartici e possono immergersi fino a 180 metri di profondità. Questo pezzo descrive perfettamente una loro immersione.
“At the Top of the Hill, They Stood…” ci porta a vedere attraverso gli occhi dei pinguini che, prima di tornare a casa, si fermano in cima ad una collina, a guardare rocce e paesaggi marini familiari. Il pianoforte anche in questo brano è lo strumento predominante.
“Pythagoras on the Line Again” è una rivisitazione di un brano composto dal padre Simon e ricorda la storia di Pitagora che nota, passando davanti ad una bottega di un fabbro, due incudini che suonano contemporaneamente. Scopre così i principi delle armoniche e, per estensione, alcuni dei principi fondanti della fisica moderna. I toni del brano ripetuti provenienti da una linea telefonica nel Regno Unito sono mappati su una tastiera e si ripetono in modo da poter ascoltare sia la relazione musicale che empirica tra le note in un’esperienza unica per l’ascoltatore.
“The Life of an Emperor” ci porta, attraverso splendide melodie di strumenti ad arco, in viaggio con la femmina di pinguino imperatore, dopo che l’uovo è stato deposto. Un viaggio di molte centinaia di chilometri che serve a procurare il cibo al pulcino, mentre il maschio la segue ed accudisce l’uovo. Quando le tempeste violente arrivano con temperature che scendono a -60°C, i due genitori si stringono insieme, alternandosi alla guida della spedizione. In questo modo possono sopravvivere insieme dove invece morirebbero in solitudine… è senza dubbio il brano più toccante di tutto questo bellissimo album.
“Gentoo Origin” è dedicata ai Gentos, i pinguini più veloci e anche quelli che nuotano più profondamente nei mari. Si immergono fino a 200 metri di profondità, fino a 450 volte al giorno. Sono le uniche specie il cui numero è in aumento e il loro dominio è in espansione. I maschi donano alle femmine pietre come gesto romantico e cantano per stupirle. Archi e pianoforte si alternano e si fondono per donarci un altro brano indimenticabile.
“Handfuls of Night” si chiude con “Midnight Sun” che è la celebrazione dell’estate antartica durante la quale il sole non passa mai sotto l’orizzonte, anche se rimarrà basso nel cielo prima di risalire.
Ascoltare ad occhi chiusi questo disco porta inevitabilmente ad un fantastico viaggio in territori inesplorati, grazie alle melodie perfette provenienti da violini, viole, violoncelli, pianoforte, sintetizzatori, percussioni ed altri strumenti ancora. Si passa dalla musica sinfonica contemporanea a quella classica, dalla musica cinematografica alla musica minimalista, senza un solo istante di noia, anzi, ogni secondo è un qualcosa di prezioso, che rimane nelle orecchie ma soprattutto nel cuore dell’ascoltatore.
 
 
 
MARCO PRITONI
Voto 9/10

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Tracklist: 

  1. Winter Sun
  2. Chinstrap
  3. Chapter
  4. Adelie
  5. At the Top of the Hill, They Stood…
  6. Pythagoras on the Line
  7. The Life of an Emperor
  8. Gentoo Origin
  9. Midnight Sun

 
Credits:
Etichetta: Erased Tapes
 
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