![]() I Matmata si formano a Orzinuovi nel 1994, dando forma concreta alle intuizioni artistiche del cantante/chitarrista/compositore Gianmario Ragazzi e dell’amico batterista Nicola Saini. Dopo l’ingresso nel gruppo di Marco Ravelli, al basso, e anni di “rodaggio” live, durante i quali frequentano assiduamente i (corto)circuiti sotterranei del rock alternativo, nel 2003 arriva la svolta: la band pubblica per Edel l’eponimo disco d’esordio – intitolato “Matmata”, appunto – e salpa alla volta di un tour nazionale che nel giro di pochi mesi li vede suonare in lungo e in largo la Penisola al fianco di Malfunk, Linea 77, Shandon e One Dimensional Man. “Forse è meglio” è il brano apripista dell’album, che vale alla formazione svariati passaggi televisivi tra le realtà emergenti del panorama italiano, sui canali tematici Rock Tv e Matchmusic. Dopo alcune primavere di silenzio, nel 2008 i Matmata tornano tutto d’un botto ad affacciarsi sulla scena: Billy Corgan, leader degli Smashing Pumpkins, li sceglie personalmente per l’opening-act della data milanese al Forum di Assago e di quella al Palamalaguti di Bologna, dove i Matmata presentano i nuovi pezzi dal vivo davanti a quasi diecimila spettatori sfoggiando un suono più intimo, maturo e rarefatto, benché pervaso da quei ruvidi accessi di rabbia elettrica e furore post-grunge che da sempre ne caratterizzano la linfa stilistica. Il nuovo corso diventa istantanea discografica qualche mese più tardi; febbraio 2008, esce il secondo album “In Attesa del Cielo”: tredici canzoni in bilico tra inquietudine rock e morbide ballate che – grazie anche al nuovo contratto di booking firmato con Bigfsh – valgono alla formazione orceana l’apertura di tutte le date italiane dei tour di Baustelle e Marlene Kuntz. Non solo: salgono sul palco dell’Heineken Jammin’ Festival nella giornata che vedeva headliner Vasco Rossi. Ora presentano il loro terzo lavoro, Limen. Bella e piacevole la melodica Tutto in una stanza che apre l’album, la voce segue un andamento ondulato coccolandosi nella trama dolce, toni acid rocknell’affascinante Uno, molto più interessante della classica e zuccherosa Se chiudo gli occhi. Pregevoli inserti musicali in sottofondo sulla torbida Lacrime e sangue, altra canzone da tenere fra il meglio dell’album. Rivedibile la cover di Strange world, meglio la malinconia e suadente Lei è noi, con un testo molto poetico su una trama minimale, ma perfetta per la traccia. Di buon livello anche le tre tracce finali con una menzione per la brillantezza di Dovunque che io sia. Un disco interessante e di ottimo livello, partecipazioni sontuose come quella di GNUT, da poco recensito con il suo lavoro singolo, al bravissimo violoncellista Mattia Boschia, al famoso Ké (il non entusiasmo per la cover nell’album è probabilmente dovuto all’amore sconfinato che porto per la versione originale). La trama musicale è sempre precisa e dettagliata e si fonde alla perfezione con un cantato sempre nelle righe che interpreta molto bene le canzoni presenti nell’album, con punti di eccellenza sopra descritte. Un terzo lavoro decisamente interessante questo che la band di Orzinuovi ci ha presentato. MAURIZIO DONINI Voto 7/10 ![]() Tracklist: Tutto in una stanza Uno Se chiudo gli occhi Lacrime e sangue Sono un segreto Sulle rive del fiume Fino all’ultimo Strano mondo (strange world) Lei è noi Come gli alberi d’inverno Dovunque che io sia Salvami Testi e musiche: Gianmario Ragazzi Arrangiamenti: Matamta e Gnut Produzione Artistica: Gnut Registrazioni e mix: Guido Andreani Mastering: Alessandro Di Guglielmo CON LA PARTECIPAZIONE DI: Gnut: chitarra elettrica, glockenspiel e cori. Mattia Boschi: violoncello. Kevin Grivois: voce in 'Strano mondo'. Data di uscita: 31 Marzo 2016 Label: Artist First MATMATA: Gianmario Ragazzi: voce, pianoforte, rhodes. Nicola Saini: batteria e percussioni. Enrico Mantovani: chitarre, pedal steel guitar, mandolino. Elvis Cavalleri: basso elettrico, armonium. MATMATA http://www.matmata.it https://www.facebook.com/pages/MATMATA/32495739770 ARTIST FIRST http://www.artistfirst.it
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Febbraio 2019
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