Now Reading
Vicenza@Net Music: Don Airey sceglie i Real Illusion, Arjen Lucassen i Last Will.

Vicenza@Net Music: Don Airey sceglie i Real Illusion, Arjen Lucassen i Last Will.

Da 15 anni il contest musicale Vicenza@NetMusic rappresenta una garanzia di qualità nello scovare e mettere in vetrina nuove bands e talenti della scena musicale underground. Mai come quest’anno però l’occasione era ghiotta per cogliere un ulteriore certificato di prestigio, vista le presenza nella giuria votante di 2 nomi leggendari come Don Airey, tastierista dei Deep Purple, recentemente impegnato a promuovere il loro glorioso album d’addio “inFinite” ed il “Long Goodbye Tour”, ed Arjen Lucassen, promotore del progetto Ayreon.
I trionfatori del “Premio della Critica” presieduto da Airey sono stati i progster veronesi “Real Illusion”, pure “primo posto con un po’ di margine…” secondo il giudizio del celebre tastierista britannico. Per i Real Illusion si tratta di un’immensa soddisfazione viste le numerose novità intervenute in seno al gruppo recentemente, come il cambio del cantante – grazie all’inserimento del dotatissimo nuovo screamer Andrea Vilardo – ed i preparativi del nuovissimo materiale in vista del follower del debut-abum Impheria. Indubbiamente gli elementi di spicco della band sono il miscuglio ben bilanciato tra la tecnica del progressive ed il gusto melodico dell’AOR. Un genere sicuramente non immediato, ma in grado di regalare sensazioni che si possono schiudere ascolto dopo ascolto.
L’altro premio “The Source” se lo aggiudicano invece i Last Will, una scelta non facile da parte di Lucassen, che ha parlato di una vera e propria “professional choice”, a testimonianza di come il buon Arjen abbia preso molto sul serio questo ruolo. Il quartetto vicentino si caratterizza per un forte impatto visivo, grazie all’uso di maschere ed un make-up particolarmente tenebrosi e vampireschi, e propongono un potente dark metal con inserti di musica classica sinfonica ed un curato impasto vocale nei chorus.
Tanta carne al fuoco e tante prospettive insomma per queste promettenti bands che portano a galla nelle loro composizioni abilità ed ispirazioni notevoli, anche se i rispettivi margini di miglioramento sono ancora tutti da esplorare.

Ivan Faccin