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THE ZEN CIRCUS – DOPO AVER VINTO IL “PREMIO PIMI 2018” CONTINUA IL TOUR …

THE ZEN CIRCUS – DOPO AVER VINTO IL “PREMIO PIMI 2018” CONTINUA IL TOUR …

THE ZEN CIRCUS
 
“IL FUOCO IN UNA STANZA TOUR ESTIVO”
 
I CONCERTI
02-ago Livorno – Effetto Venezia
04-ago Lamezia (CZ) – Color Fest
07-ago Molfetta (BA) – Eremo Club
08-ago Melpignano (LE) So What Festival
09-ago Teatro Greco di Tindari (ME) – Indiegeno Fest
23-ago Riolo Terme (RA) – Frogstock Festival
24-ago Brescia – Festa di Radio Onda d’Urto
25-ago Vinadio (CN) – Balla coi Cinghiali
26-ago Fabrica di Roma (VT) – FDB Festival – NUOVA DATA
01-set Reggio Emilia – FestaReggio
02-set Prato – Settembre/Prato è Spettacolo
 
Dopo l’uscita di “Il mondo come lo vorrei”, terzo video e singolo estratto dall’ultimo album “Il fuoco in una stanza” (Woodworm Label/La Tempesta) e la partecipazione al Concerto del Primo Maggio di Piazza San Giovanni a Roma, gli Zen Circus proseguono il loro tour estivo.
 
Lo scorso 17 luglio, gli Zen Circus sono stati eletti dal MEI artisti indipendenti dell’anno, vincendo il “Premio PIMI 2018” per la loro carriera ventennale all’insegna della coerenza e della continua ricerca di qualità musicale e testuale. La cerimonia di consegna è in programma il 29 settembre sul palco del Teatro Masini di Faenza durante le giornate del MEI 2018.
 
Inoltre, il 19 luglio, la band è stata premiata ad Aulla (MS) in occasione del Premio Lunezia, con una menzione speciale per l’album “Il fuoco in una stanza”.
 
Le date del tour, nelle più importanti rassegne estive nazionali, rappresentano una serie di nuove occasioni per godere dal vivo dell’energia trascinante della band, che continua a conquistare un folto pubblico. Sono state, infatti, 15.000 le presenze registrate nei primi 7 grandi eventi indoor, a confermare la potenza espressiva e la forza catartica che gli Zen Circus, da veri artigiani della musica, riescono a creare salendo sul palco.
 
L’album, uscito lo scorso 2 marzo per Woodworm Label e La Tempesta, nella settimana di uscita, è entrato direttamente al 7° posto nella classifica dei dischi e al 1° posto dei vinili più venduti in Italia secondo FIMI/Gfk, complice anche la cura minuziosa dell’ossatura dell’artwork dell’album.
“Il fuoco in una stanza”, dalla data di uscita, è rimasto per ben 10 settimane in classifica (FIMI/Gfk). 
 
Il disco è stato presentato in numerose trasmissioni televisive e radiofoniche, raccogliendo un crescente interesse anche da parte della stampa e della critica.
Tra le ultime apparizioni televisive, la band è stata ospite musicale della settima puntata della terza stagione della fiction di Rai1 “Tutto può succedere” (9 luglio).
Inoltre, il programma di culto di Rai3 “Blob” ha trasmesso integralmente il nuovo video de “Il mondo come lo vorrei” nella puntata di domenica 8 luglio.
 
È possibile leggere un primo estratto di rassegna stampa de “Il fuoco in una stanza” a questo link:
http://www.bigtimeweb.it/hanno-scritto-di-il-fuoco-in-una-stanza-degli-zen-circus/
 
“IL FUOCO IN UNA STANZA” – IL DISCO
L’album affronta e sviscera i rapporti affettivi che segnano la nostra esistenza e determinano la nostra identità. Si tratta di un album musicalmente e narrativamente eterogeneo, dedicato alla ricerca di un senso molto più profondo dell’esistenza dove il sentimento di una madre, di un padre, un figlio o un amante sono, alla fine, espressioni della stessa verità. 
 
Dall’album “Il fuoco in una stanza” sono stati estratti tre singoli e video: “Catene”, “Il fuoco in una stanza” e “Il mondo come lo vorrei.
 
Link al video “Catene”: https://www.youtube.com/watch?v=Vv3R3VcvLSA
Link al video “Il fuoco in una stanza”: https://www.youtube.com/watch?v=2u_7F_eD0h0  
Link al video “Il mondo come lo vorrei”: https://www.youtube.com/watch?v=tp2xVoDkkcM
 
LA BAND PARLA DEL DISCO “IL FUOCO IN UNA STANZA”
Parlare degli altri parlando di se stessi. E viceversa.
Una volta abbiamo cantato che “gli altri siamo noi, gli altri siamo tutti” e con questo album abbiamo voluto approfondire entrando direttamente nelle stanze dei nostri personaggi, ovvero noi stessi e le persone alle quali siamo indissolubilmente legati da catene più o meno invisibili. Narrare senza fronzoli o eccessivo romanticismo (ma nemmeno troppo bieco e posato cinismo) di tutti quei rapporti umani che ci definiscono e ci rendono quello che siamo; il paradosso dell’individualità che esiste davvero solo quando può essere testimoniata da altre anime simili, gli altri appunto.
Se nella celebre stanza di Gino Paoli si intravedeva il cielo, nelle stanze di questo disco si vedono fuochi più o meno benevoli, fiamme o veri e propri incendi di vita.
Un album di cui andiamo molto fieri, lavorato costantemente fin dal Maggio 2016, ovvero quattro mesi prima che uscisse “La terza guerra mondiale”.
È il disco su cui abbiamo lavorato di più in studio nella nostra carriera; musicalmente eterogeneo e poliglotta nella narrazione per lo scopo di avvicinarsi a noi, tutti diversi ma tutti uguali: figli, madri, padri o amanti.