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Tears of Sirens: su YouTube il video di Turning Points dal primo album HUM

Tears of Sirens: su YouTube il video di Turning Points dal primo album HUM

Tra theremin e chitarre, cajon, piano e suoni elettroacustici, rumori e, per la prima volta, cantato, il duo torna a raccontare ed esplorare scenari apocalittici attraverso una dolcezza nostalgica ed eterea come quella di echi di sirene. Nel singolo scelte e cambiamenti da affrontare al di là della stanchezza e della fragilità.

Si intitola Turning Points il nuovo singolo e video dei Tears of Sirens, duo composto da Fabio Properzi (già autore Sugar, attivo nei Kinky Atoms e nei Kubriq, oltre che come solista) e dalla talentuosa thereminista Giulia Riboli; il brano anticipa il primo album del progetto, HUM, che segue l’apprezzato EP The Abyss del 2015.
Il singolo, presentato in anteprima in streaming su Ondarock, sottolinea come i percorsi esistenziali siano costellati da scelte da affrontare: si è esposti alla stanchezza e alle fragilità, ma occorre cercare la propria strada per un cambiamento che parta da sé stessi. Tra luci abbaglianti, calore ed ombre, sirene delle tentazioni, suoni suadenti e colori poetici il brano e il video avanzano tra bassi sinuosi e cambi di ritmo, che freme ipnotico quasi a destabilizzare prima dell’approdo finale. 

Nel singolo su una base elettronica il theremin di Giulia Riboli stende il suo canto dolce e malinconico, che qui si fa però spiraglio umano di speranza, mentre la voce di Fabio Properzi apporta le sue sfumature emozionali, fino ad una chiusa dall’intensità poetica.
Tra gli strumenti musicali il theremin incarna l’etereo e l’incorporeo per definizione, dato che, come è noto, lo si controlla senza mai toccarlo; analogamente sintetizzatori come il theremini e le drum machine sono spesso comunque contrapposti alla materialità di suoni più analogici e tangibili. I Tears of Sirens però cambiano le regole del gioco, perché sono tutt’altro che chiusi in una semplice definizione stilistica o in una prigione di cristallo di suoni rarefatti: il loro primo disco, che sarà pubblicato il 9 giugno in digitale dall’etichetta californiana Magnatune, adotta infatti soluzioni lo-fi e ingloba sperimentazioni, che, oltre al pannello di una stufa a gas e a sonaglietti vari, adoperano con gusto vintage anche una macchina da scrivere Lettera 22, per generare, tra campionamenti e loop, insolite ritmiche che spesso sembrano elettroniche, ma che hanno solitamente una fonte originale e acustica. Il duo d’altronde spariglia le carte fin dall’intento di base di fare uscire il theremin dai soliti contesti obsoleti, classici o effettistici, in cui spesso è ancora relegato, rendendolo protagonista e voce emozionale dei pezzi; per la prima volta agli ingredienti di fascinazione di questo progetto si aggiungono però anche le voci in sette degli undici pezzi, talora anche confondendosi con lo stesso suono del theremin.
Il duo propone in definitiva sonorità contemporanee, ma non algide, sofisticate e vuote sonorità elettroniche modaiole da club, né si lascia sedurre dai suoni di plastica di produzioni senza anima: anche proprio grazie al theremin come canto delle sirene alla fine del tempo, la musica dei Tears of Sirens immerge l’ascoltatore piuttosto in un’eleganza nostalgica, che mescola melodia e suoni materici, sonorità impalpabili, ma anche “artigianali” e rigorosamente homemade.
Fedeli allo spirito dell’EP The Abyss, i Tears of Sirens, tra suoni delicati e sinistri, si mantengono anche questa volta al di qua dei sogni o di idealizzazioni ottimiste, cantando il mondo odierno con realismo e un pizzico di amarezza: le loro sirene contemplano e scandagliano scenari per lo più apocalittici in HUM, mentre lacrime e ululati di theremin si stagliano verso il cielo come l’ultimo grido d’allarme dell’umanità.
Il progetto dei Tears of Sirens ha attirato subito l’attenzione di testate come Rockerilla, Rockit, L’Isola che non c’era, Shiver, Mescalina, Son of Marketing e I Think Magazine, ed è stato elogiato per la sua raffinatezza dalla critica di settore. Il duo ha partecipato con una sorprendente Silent Night (ribattezzata Sinuous Night) alla ricca compilation natalizia in free download di Mescalina.it Free Christmas 2014, che ha superato le 10.000 visualizzazioni e includeva altri 57 brani, per lo più inediti, di artisti come Garbo e Luca Urbani, Linda and the Greenman (nuovo progetto di Linda Messerklinger  e Gigi Giancursi, ex Perturbazione), Intercity, Brönsøn, Il Disordine delle Cose, Andrea Tich, Alì e il Fratello, Magellano, Davide Tosches, Francobeat, Carlot-ta, Dario Buccino e Johann Sebastian Punk. Il singolo Nebula è stato inserito invece nella compilation in streaming di Son of the Marketing My AweSOMe Winter Preview Vol. 2 tra le più interessanti novità nazionali e internazionali del momento.

A giugno i Tears of Sirens musicheranno a Bergamo in tempo reale un vecchio film muto degli anni ’20, Das Cabinet des Dr. Caligari (Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Weine.

Fabio Properzi, compositore, cantante, polistrumentista e produttore artistico; già mente e penna degli Ameba 4, con cui nel 2006 ha partecipato a Sanremo Giovani e ad Arezzo Wave, pubblicando con Sugar Music il disco d’esordio.
Dal 2005 al 2012 lavora come autore per la stessa etichetta, con la quale tutt’ora collabora.

Ha partecipato nel 2007 all’album Deconstruction Of Postmodern Musician di Corrado Rustici. Con Roberto Matarrese ha fondato il duo di indietronica dei Kinky Atoms, elogiato anche da riviste come Rumore e Suono, mentre con Ermal Meta si è cimentato nel progetto indie-folk dei Kubriq.

Giulia Riboli si è accostata al theremin nel 2009, grazie anche all’eclettico thereminista italiano Vincenzo Vasi; nel 2011 ha frequentato i corsi della virtuosa tedesca Carolina Eyck alla Theremin Summer Academy di Colmar (Francia). Ha militato in varie formazioni (avvalendosi anche di collaborazioni del calibro di Davide Merlino, Davide Calvi), spaziando dalla musica cantautorale e cinematica, alla musica jazz.
È stata protagonista di eventi di particolare suggestione, come un live su una piattaforma, al centro di un laghetto di montagna (1900 m), mostre d’arte contemporanea, eventi privati di grandi marchi internazionali.

Info: Facebook  YouTube  Ufficio stampa: Violet Press Office – Ambrosia J. S. Imbornone violetpress@rocketmail.com