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STELVIO CIPRIANI, ANONIMO ROMANO @ Salone del Libro di Torino Padiglione I, Independents …

STELVIO CIPRIANI, ANONIMO ROMANO @ Salone del Libro di Torino Padiglione I, Independents …

In prima assoluta al Salone del Libro di Torino la presentazione della biografia del compositore di un cult come Anonimo veneziano e di alcuni fra i più acclamati successi cinematografici degli anni ‘70
a cura di Teke Editori

Intervengono: 
Pino Ammendola, Stelvio Cipriani, Lucia De Paola, Rosario Maria Montesanti

Il Maestro Stelvio Cipriani eseguirà dal vivo al pianoforte alcune delle sue più note composizioni 

Salone del Libro di Torino
Padiglione I, Independents’ Corner

Nell’ambito di «OFFICINA»: L’EDITORIA DI PROGETTO E GLI INCONTRI SERALI FRA LIBRO E MUSICA, il programma curato da Giuseppe Culicchia e dedicato agli Editori Indipendenti

Negli spazi del Padiglione 1 del Lingotto di Torino, nell’ambito del Salone del libro 2016, domenica 15 maggio alle ore 20 (spazio Indipendents’ Corner) verrà presentato in anteprima, a cura di Teke Editori, la monografia di uno dei più rinomati compositori italiani di musica da film: Stelvio Cipriani.
Il titolo del libro, ANONIMO ROMANO, scritto dallo stesso Cipriani insieme a Pino Ammendola e Rosario Montesanti e pubblicato da Teke, richiama uno dei suoi più grandi successi cinematografici: Anonimo veneziano, pellicola diretta da Enrico Maria Salerno e interpretata da  Tony Musante e Florinda Bolkan che  conferì al compositore romano una serie di riconoscimenti internazionali.
Teke Editori continua così, nella collana dedicata ad una serie di artisti giustamente da omaggiare, il suo lavoro di riscoperta testuale e iconografica nell’ambito di cinema teatro e musica: Anonimo romano, alla pari del precedente saggio su Massimo Girotti scritto da Roberto Liberatori,  è infatti un  volume dalle dimensioni importanti, impreziosito da rare e splendide immagini e realizzato con meticolosa attenzione, nell’ambito di un ambizioso progetto grafico.
Modesto e autorevole, disponibile al dialogo, ma severo consapevole del proprio talento, eppure umile, dotato di una solida preparazione musicale e di indubbie capacità conoscitive, oltreché esecutore, arrangiatore e direttore d’orchestra, Cipriani viene analizzato scientificamente e umoristicamente, proprio a partire dai suoi racconti – dalla nascita ai nostri giorni – attraverso una serie di incredibili episodi vissuti che lo descrivono come un artista rimasto sempre fedele a se stesso “tra classicismo e modernità” e un uomo libero che è sempre riuscito a superare con encomiabile nonchalance sia entusiasmanti momenti di gloria professionale che tristissimi accadimenti della sua vita personale.
Un “anonimo” giovinetto che a pochi anni di età era già in grado di suonare alla perfezione fisarmonica e organo e che, poco più che adolescente, si districava tra gli studi di ragioneria e Conservatorio per soddisfare le ambizioni di entrambi i genitori. Lezioni di musica ricevute da un prete in cambio di ottimi vinelli d’annata familiari, incontri casuali e intelligentemente coltivati con stimate figure del mondo musicale, da Nino Rota a Teddy Reno (in quanti sanno che Cipriani fu il maestro accompagnatore di Rita Pavone ai provini?); ideatore, compositore, trascrittore e orchestratore “last minute” di importanti colonne sonore che hanno in alcuni casi “salvato” pellicole rimaste nella storia del cinema italiano, Stelvio Cipriani ha saputo inventarsi la sua vita, familiare e professionale, con estrema semplicità, acuto rigore e determinazione nello studio, che si è saputo comunque anche ritagliare spazi per una collaterale attività di calciatore, affezionatissimo alla sua Roma, giocando anche numerosi “Derby del cuore” con famosi colleghi dello spettacolo.
Dalla prima formazione musicale con i “Principi” che lo porta a suonare, neo-ammogliato, in crociera ai Caraibi alle proficue lezioni di arrangiamento con il noto pianista Dave Brubeck da cui impara e perfeziona metodi di improvvisazione moderna; dalla lunga collaborazione alla Casa di Edizioni Musicali CAM che lo porta a comporre decine e decine di colonne sonore tra cui le serie poliziesche degli anni 70 (prima fra tutti “La%