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MUSICA a Roma ::: PATRIZIO FARISELLI 23 aprile al Teatro Villa Pamphilj

MUSICA a Roma ::: PATRIZIO FARISELLI 23 aprile al Teatro Villa Pamphilj

IMPROVVISAZIONI DIURNE
Conferenza/concerto di Patrizio Fariselli
DOMENICA 23 APRILE – SALA TEATRO – ore 18 – Ingresso 10 euro – E’ consigliata la prenotazione
 
Domenica 23 aprile, alle ore 18, al Teatro Villa Pamphilj di Roma arriva un ospite straordinario per un evento molto speciale: la conferenza/concerto sul tema dell’improvvisazione musicale di Patrizio Fariselli, storico pianista e tastierista degli Area accanto a Stratos, Capiozzo, Tofani e Tavolazzi,
Fariselli è un musicista il cui percorso è frutto della frequentazione di numerosi linguaggi musicali e delle più variegate esperienze artistiche, dal prog-rock al jazz, attraverso l’improvvisazione radicale e la musica contemporanea di matrice cageana per giungere fino alla composizione di colonne sonore e di musiche per l’infanzia. Un appuntamento da non perdere.
 
LA MUSICA COME ESPERIENZA DI CREAZIONE E CONDIVISIONE. Di Patrizio Fariselli
Se potessimo abbracciare con un improbabile colpo d’occhio tutta la storia della musica occidentale noteremmo immediatamente che l’improvvisazione ne ha dominato la pratica per gran parte del suo corso, dai primordi sino alla codifica gregoriana della musica sacra. In seguito, salvo sporadici casi, nella musica colta si è progressivamente perso il piacere dell’estemporaneità e della variazione in favore di composizioni compiute e ben ponderate.
Il jazz e parte della musica contemporanea, ma anche la grande diffusione di musica orientale e africana, già nel secolo scorso, hanno fornito ai musicisti gli strumenti per superare la dicotomia compositore-esecutore restituendo la figura di un musicista più consapevole delle dinamiche profonde della creazione musicale.
L’educazione musicale tradizionale, finalizzata a preparare professionisti (esecutori o compositori a scelta) non favorisce la pratica e la comprensione dell’estemporaneità che tuttora rimane per molti, nei suoi tratti fondamentali, un fenomeno misterioso. È necessario consapevolizzare che non c’è composizione senza improvvisazione. Gli ostacoli che si interpongono alla capacità di autodeterminazione necessaria per affrontare correttamente l’improvvisazione (oltre che la composizione, poiché sono solo modi diversi di gestire la creatività) sono quasi sempre di natura psicologica o frutto di rigidità preconcette. Altrettanto vale per gli ascoltatori che, non avendo una partitura preesistente cui fare riferimento, per valutare correttamente una performance, devono inoltrarsi con i musicisti in territori che possono cambiare forma e senso in ogni istante. Gli ascoltatori non solo devono attivare gli stessi circuiti neurali degli improvvisatori, ma disporsi empaticamente a “entrare in risonanza” con un divenire sonoro che si genera quasi nello stesso istante in cui si ascolta. Le mie conversazioni, attraverso un percorso di ascolti e di esempi pratici, sono volte a individuare e riconoscere gli intimi processi che sottendono la pratica e l’ascolto della musica improvvisata intesa come matrice prima dell’esperienza musicale. La discussione e l’analisi introspettiva sono gli strumenti attraverso cui è possibile inquadrare la fenomenologia dell’improvvisazione in un contesto coerente per avvicinarsi a quella soglia oltre la quale il flusso dell’azione prevale sul controllo razionale.
La fisica del suono, l’orecchio e l’origine della musica. La dimensione sociale della musica. Improvvisazione e composizione. Musica e stati di coscienza non ordinaria. Ciclicità e trance.
Questi sono alcuni degli argomenti trattati nelle mie conferenze-concerto. La musica al di là degli artifizi che l’hanno generata.
 
Teatro Villa Pamphilj : Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a​,  00152 ROMA 
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 18,00
Info e prenotazioni: tel. 06 5814176  dal martedì alla domenica​ – promozione@teatrovillapamphilj.it