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MISS MOG: è disponibile dal 15 aprile FEDERER, primo disco sulla lunga distanza degli ent …

MISS MOG: è disponibile dal 15 aprile FEDERER, primo disco sulla lunga distanza degli ent …

E’ disponibile dal 15 aprile “Federer“, disco di debutto sulla lunga distanza dei Miss Mog pubblicato da Dischi Soviet Studio in formato fisico e digitale con distribuzione Audioglobe e Believe Digital.
“Federer” nelle scorse settimane è stato anticipato dal video del singolo di lancioVenety Fair“, girato dalla giovane videomaker veneta Petra Errico che, con un paziente lavoro di post-produzione manuale, ha reso anonimi i volti dei passanti che scorrono durante il clip coprendoli con 6500 maschere.

I Miss Mog sono un gruppo che non sai bene come prendere. Apparentemente potrebbero sembrare l’ennesima formazione synth-pop, con peculiarità tipo quella di non amare i bpm troppo accelerati ma di giocarsela su variazioni raffinate di un suono gustosamente vintage, di prediligere un songwriting d’alta fattura, spesso velato d’ironia, e di cercare trovate melodiche capaci di infilarsi in un attimo sottopelle.

Poi, ascolto dopo ascolto, dalle loro canzoni emerge un carattere da osservatori attenti, quasi da entomologi sociali verrebbe da dire, che fa di “Federer” una piccola grande raccolta di fotografie in formato canzone del nostro presente, con il beat che spinge quanto basta, giù lungo il crinale esistenziale delle vite di ognuno.

Poiché in fondo di questo parla “Federer”: di noi, come individui e come collettività. E lo fa con una leggerezza pensante che – anche grazie alla produzione di Beppe Calvi – diventa arguzia di dettagli e strutture popular architettonicamente calcolate su un suono ricco di tastiere e sequenze che sa essere retrò e anche moderno (anzi: modernista). Ma pure abilità nel costruire canzoni che ti ritrovi a cantare in automobile o sotto la doccia e scopri che parlano di te e in fondo ciò non è poi tanto bello.
Il tutto all’ombra dell’unico mito imbattibile – ma che tutti i tennisti nascostamente hanno sogna di battere – del nostro tempo.

I Miss Mog, in altre parole, raccontano del nichilismo a bassa intensità di una generazione, quella dei trenta-quarantenni, che non è riuscita a fare alcuna rivoluzione e tutto sommato si adegua ad un mondo dove il gossip domina e qualsiasi prospettiva di cambiamento di uno stato delle cose indecente si risolve in una rimessa a nuovo della propria identità in dissolvenza attraverso una dieta
(“Complesso B”).
Tutte caratteristiche che sorreggono un disco di songwriting electro come raramente capita di incontrarne, dotato della leggerezza di una piuma dai colori settantiani che si posa sulla nostra pelle sfregandola come in una tortura esistenzialista. Malinconica e confortante, ironica e dolceamara, ma sempre così (terribilmente) pop.

Link
http://www.missmog.it
https://www.facebook.com/MissMogMusic