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MALDESTRO “NON TROVO LE PAROLE” TOUR

MALDESTRO “NON TROVO LE PAROLE” TOUR

Martedì 02/06 – Roma
Eutropia

 Venerdì 12/06 – Napoli
Musicology c/o Mostra d’Oltre Mare

Venerdì 19/06 – Vicchio (FI)
Etnica

 Maldestro è in tour con la sua band per promuove il suo esordio discografico dal titolo “Non trovo le parole”, il quale ha avuto grande riscontro da parte della stampa. La poetica di Maldestro arriva dritta al cuore dell’ascoltatore, grazie a una rara capacità di scrittura. 

MALDESTRO
“NON TROVO LE PAROLE”
(2015 – MAROCCO MUSIC / AREALIVE – DISTRIBUZIONE: Icompany)

 Maldestro, nome d’arte di Antonio Prestieri,  ha trenta anni, napoletano, scrive, canta e suona le sue canzoni. “Non trovo le parole”, suo esordio discografico, contiene versi che, pur sviluppandosi nella forma tipica della ballata, raccontano l’amore, la rabbia, la speranza, il disagio e la disperata voglia di vivere di un giovane poeta dei nostri tempi.  Maldestro è stato il cantautore rivelazione del 2013 con  il brano “Sopra il tetto del Comune” storia di un operaio licenziato che cerca soluzione ai suoi problemi arrampicandosi sul municipio. La canzone, inviata quasi per scommessa ai più importanti Premi musicali italiani, ne ha fatto man bassa (Premio Ciampi, Premio De André, SIAE, AFI e  fra i vincitori di Musicultura 2014).
 Maldestro si avvicina al pianoforte a nove anni, lasciato poi per approfondire gli studi di teatro. Ma la musica è una passione che gli rinasce, come sfogo di una creatività effervescente e come contrapposizione ad una vita non proprio pianeggiante. Imbraccia la chitarra e libera le proprie liriche, di una profondità e di una poesia rare in una generazione cresciuta a suon di talent show, di cui egli è esatto contrario; tanto la superficialità e l’estetica prevalgono nei primi, tanto il messaggio, la concretezza, la visione lucida ma piena di vita sono il cuore della sua musica.

 “Io sono nato qui
Dove chi passa stringe i pugni e taglia corto
Dove lo Stato passa solo se c’è un morto
Dove la musica non esce da una viola
Ma dal tamburo freddo di una pistola”
(Da “io sono nato qui”)


 E di concretezza Maldestro ne ha dovuta mettere – molta – in campo da subito, nella sua vita. Come è noto ormai, il suo cognome è uno di quelli di cui o ci si vanta o vi si sfugge. Nato a Scampia, figlio dell’ex boss Tommaso Prestieri, grazie alla madre vi si allontana. E proprio a quest’ultima sono dedicate parole bellissime con la poesia “Occhi di madre” presente nel booklet del disco (“Ti ho preso la mano occhi di madre, quando la mia era minuta e di piuma…”). Mantiene il suo cognome, pur avendo ripudiato l’appartenenza a quel mondo.

Di tutto ciò parla, in maniera esaustiva e definitiva, in documentario che la BBC ha realizzato nel 2011 e che ha fatto il giro del mondo.
http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-14105576


 Da Anni Maldestro è impegnato sui temi della legalità e della sensibilizzazione dei giovani, sull’importanza della cultura come fulcro su cui lavorare per sconfiggere la criminalità organizzata. Incarna uno degli esempi più importanti di come, pur nascendo in contesti sociali estremamente difficili, sia possibile liberarsi dalle catene del destino scritto, del crimine come unica via percorribile.