Now Reading
LE CAPRE A SONAGLI – “CANNIBALE IN MARE” è IL PRIMO VIDEO ESTRATTO DA & …

LE CAPRE A SONAGLI – “CANNIBALE IN MARE” è IL PRIMO VIDEO ESTRATTO DA & …

Le Capre a Sonagli parlano del video di “CANNIBALE IN MARE”:
Un rito voodoo in un’angusta soffitta, una lente e un orecchio distorti da un ritmo tribale ed ossessivo.
Misticismo e clangore, l’oscurità dissolta dalla luce del fuoco e il racconto di un uomo solo che mangia le sue carni.
Religione e cannibalismo s’incontrano nel cerchio della band, un’allucinazione collettiva che muove i corpi e il tempo attraverso il canto di un ossesso.
  
“CANNIBALE” TOUR – CONCERTI DI PRESENTAZIONE
 20/4 Milano Serraglio
21/4 Sommacampagna (VR) Malkovich (in apertura a Fast Animals and Slow Kids)
 22/4 Arezzo Karemaski (in apertura a The Zen Circus)
 23/4 Grosseto Festival Resistente

  
Etichetta: Woodworm Label –  www.woodworm-music.com – woodwormusic@gmail.com
 
Booking: Antenna Music Factory – www.antennamuscifactory.com – info@antennamusicfactory.com
 
Ufficio Stampa e Promozione: Big Time – www.bigtimeweb.it – pressoff@bigtimeweb.it
 
 “CANNIBALE”
IL NUOVO DISCO DI
LE CAPRE A SONAGLI
 (Woodworm Label / distr. Audioglobe)
data uscita: 10 marzo
  
S’intitola “CANNIBALE” il terzo disco di LE CAPRE A SONAGLI, uscito il 10 marzo per Woodworm Label (distr. Audioglobe). Un lavoro stoner folk, che unisce garage, ritmi tribali e ancestrali, psichedelia e fuzz, prodotto da Tommaso Colliva (Muse, Franz Ferdinand, Damon Albarn, Afterhours, Calibro35, Ministri).
 
Una voce tesse le trame dei brani, narrando storie e situazioni che attingono dalla mitologia classica, dalla paure per gli uccelli o per i pagliacci, a partire da importanti eventi storici o violente lotte animali. A dare unità al progetto, il punto di vista del gruppo, obliquo e disarmante, secondo cui se la Morte viene trattata in maniera grottesca e non spaventevole, la Sfiga è una nonna che porta iella; un sacrificio umano diventa la scelta personale di una donna che si immola per la sua divinità; Icaro un folle a cui il Padre raccomanda di stare attento a non scottarsi.
 
La scrittura del disco è durata circa un anno e si è articolata di due fasi distinte: nella prima – quella “garage” – hanno preso vita i brani dall’andamento veloce, distorti sia nella sonorità che nelle tematiche, nella seconda quelli distensivi. Tutte le canzoni sono state scritte in saletta da Le Capre A Sonagli e hanno visto nella batteria il motore creativo, arricchito poi da chitarre sporche e suoni ricavati da catene, piatti rotti e seghe circolari.
 
Grazie al costruttivo lavoro con il produttore Tommaso Colliva la voce ha trovato una nuova strada, diventando più comunicativa ma rimanendo immersa nell’immaginario bizzarro che contraddistingue la band, e gli strumenti acustici come la “chitarra indiana”, le percussioni o gli strumenti a fiato hanno esplorato nuove efficaci soluzioni per dialogare con le distorsioni elettriche e noise, in un ensamble del tutto originale.