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I Bye Bye Japan, capeggiati dal bassista Massimiliano Amoroso, stampano il loro primo vini …

I Bye Bye Japan, capeggiati dal bassista Massimiliano Amoroso, stampano il loro primo vini …

I Bye Bye Japan, capeggiati dal bassista Massimiliano Amoroso, stampano il loro primo vinile. Il 45 giri contiene il singolo “Time to do something” ed il b-side “Dildo Rules 2.0”. La copertina, come già fu per il nome scelto dalla band, si ispira al film “Lost in translation” di Sophia Coppola.

“Time to do something” vede l’esordio della cantante, Valentina Cassarino, in veste di autrice di testi della band. Mentre gli ottimi arrangiamenti sono completati dalle chitarre di Fabrizio Mascali e le ritmiche serrate di Andrea Tascone alla batteria.

Sonorità decisamente No-Wave caratterizzano entrambi i pezzi. Il primo ha riverberi di furore tipici della New York di fine anni ’80 (Sonic Youth su tutti), con un bridge che ricorda i suoni cupi in stile Cure. La band non sembra fare il verso a nessuna altra formazione, eppure il campo da gioco in cui si muove è facilmente individuabile. Forti sono le declinazioni in stile Garbage, da sottolineare l’ottimo lavoro fatto in fase di produzione dal catanese Daniele Grasso.

Nel b-side viene fuori un suono compatto e vagamente ”Voo-doo” che non può non riportare ai lavori del Jack White post White Stripes. Non scandalizzi il testo, frutto di un’ intelligente provocazione, rispetto a ciò che i media propongono di continuo senza che più vi si ponga alcuna attenzione. La registrazione è stata affidata al palermitano Fabio Rizzo. Il mastering è stato curato da Filippo Strang .

I Bye Bye Japan danno ora appuntamento per la prossima uscita del loro primissimo video. Nel frattempo stanno lavorando a nuovi pezzi per il primo album su cui, scaramanticamente non vogliono dire nulla.