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Hugo Pratt e Corto Maltese – 50 anni di viaggi nel mito 4/11/2016–19/3/2017 @ Pala …

Hugo Pratt e Corto Maltese – 50 anni di viaggi nel mito 4/11/2016–19/3/2017 @ Pala …

HUGO PRATT e CORTO MALTESE
50 anni di viaggi nel mito
4 novembre 2016 – 19 marzo 2017
Museo della Storia di Bologna – Palazzo Pepoli
Via Castiglione 8

A 50 anni dalla nascita di Corto Maltese, apparso per la prima volta nel 1967 in Una ballata del mare salato, CMS.Cultura e Genus Bononiae. Musei nella Città, col sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, portano a Bologna una grande antologica per celebrare Hugo Pratt e il suo personaggio più famoso.

Hugo Pratt e Corto Maltese 50 anni di viaggi nel mito, dal 4 novembre 2016 al 19 marzo 2017 a Bologna, Museo della Storia – Palazzo Pepoli, è curata da Patrizia Zanotti e realizzata in collaborazione con Cong-Hugo Pratt art properties.

L’esposizione presenta oltre 400 opere tra disegni, acquerelli, chine, riviste e rarità. In mostra non solo Corto Maltese ma anche Anna della Giungla (1959), Ernie Pike del 1961, Sg.t Kirk del 1955, e ancora le incredibili tavole e acquerelli di Wheeling e degli Scorpioni del Deserto che conducono il visitatore-viaggiatore nell’Etiopia del 1941-1942 e nelle cui storie a personaggi dell’immaginario si sovrappongono personaggi storici.
Come una sorta di mostra nella mostra, saranno esposte tutte insieme per la terza volta da quando sono state create, le 164 tavole originali di Una ballata del mare salato, un classico della letteratura disegnata

L’esposizione, attraverso le opere di Pratt, accompagna il visitatore in un viaggio tra finzione letteraria e biografia; un avvincente racconto segnato da incontri fortuiti, alterne vicende intessute in un panorama storico-geografico che abbraccia l’Africa dell’Italia fascista, come la magia alchemica di Venezia e molto altro ancora dacché, come scrive la curatrice Patrizia Zanotti “in questa mostra abbiamo cercato di intrecciare la vita e lo spirito di Hugo Pratt e di Corto perché sono le due facce della stessa personalità”.
Questa mostra intende dunque rendere omaggio a Hugo Pratt e alle sue creazioni oltre che al suo alter ego Corto Maltese. Mille suggestioni condurranno i partecipanti tra le acque dei Mari del Sud fino ai profumi dei vicoli di Samarcanda, in un percorso che sarà una vera esperienza multisensoriale per vivere con ogni senso un percorso espositivo studiato per essere goduto da appassionati del fumetto e non. I Servizi educativi di Genus Bononiae propongono per l’occasione un’offerta didattica rivolta al mondo della scuola e alle famiglie con iniziative appositamente dedicate e numerose possibilità per le scuole e per le famiglie.
www.mostrapratt.it

“Per quattro mesi il Museo della Storia di Bologna – dichiara Fabio Roversi – Monaco, presidente Genus Bononiae – apre le porte ai disegni e agli acquarelli di Hugo Pratt. I visitatori di Palazzo Pepoli, attraverso le avventure del suo personaggio più famoso, Corto Maltese, saranno accompagnati in un lungo viaggio in terre lontane e in mondi fantastici e avventurosi.
La mostra – allestita in alcune sale del Palazzo che ospita il percorso dedicato alla storia, alla cultura e alle trasformazioni di Bologna – ben si adatta alla vocazione del complesso museale, percorso che rimane intatto, e che allo stesso tempo vuole offrire una testimonianza puntuale, ma sempre nuova e dinamica, dell’ingegno e della creatività di un civiltà per secoli gloriosa.
L’avventura che ci prepariamo ora a vivere con Corto Maltese, sarà molto apprezzata dai bolognesi, dai turisti e dai moltissimi appassionati delle vicende dell’affascinante pirata, nato dalla mano felicissima di un artista tra i più fertili del novecento.”
“Accarezzavo da anni il sogno di celebrare il racconto romantico e letterario di Pratt con una grande mostra – dice Giulia Fortunato titolare di CMS.Cultura – Hugo Pratt, a tratti come Omero, mi ha accompagnata nel guardare con occhi diversi albe dalle dita di rosa, ma anche sguardi di popoli e genti. Pratt ha lasciato l’incoraggiamento a non perdere mai lo spirito di curiosità, di avventura, di apertura verso il diverso, l’altro, l’ignoto. In un momento storico come quello in cui viviamo, una mostra su Hugo Pratt fa riflettere su alcuni grandi capitoli del ‘900 e permette di guardarci allo specchio con spirito critico”.

Ma la “letteratura disegnata”, come definiva Hugo Pratt, il fumetto è anche declinazione della poesia che – come scrive Antonio Calabrò nel catalogo edito da Rizzoli-Lizard – “ha tanti strumenti per esistere, compreso il tratto d’una matita, un velo di colore acquerello, il segno grafico che fa pensare a un’onda marina. Attraversa miti, leggende, sogni, Corto marinaio. E incubi. Vi si immerge, sino ai confini della follia. E poi ne esce, memore d’una lezione appresa da un maestro rabbino, nel ghetto di Venezia, sull’abitudine dei veneziani d’aprire una porticina, in fondo a una corte, “per andarsene verso altri mondi, altre storie”. Salvandosi, ricominciando a vivere.