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FAST ANIMALS AND SLOW KIDS – CONTINUA IL “FORSE NON E’ LA FELICITA’ …

FAST ANIMALS AND SLOW KIDS – CONTINUA IL “FORSE NON E’ LA FELICITA’ …

FAST ANIMALS AND SLOW KIDS
 “FORSE NON E’ LA FELICITA’ TOUR ESTIVO”
 
CALENDARIO DEI CONCERTI
26-ago Empoli (FI) Beat Festival con The Zen Circus
01-set  Perugia – Strozza Music Fest
08-set Fiorenzuola d’Arda (PC) Why Not Festival
09-set Desio (MB) – Parco Tittoni
12-set Reggio Emilia – Festareggio c/o Campovolo
16-set Tonadico (TN) – SotAlaZopa
 
Continua il tour estivo dei Fast Animals and Slow Kids per la presentazione del loro nuovo disco di inediti,  “Forse non è la felicità”, uscito il 3 febbraio per Woodworm Label.
 
Con la prima parte del “Forse non è la felicità tour”, quella indoor, i Fast Animals and Slow Kids hanno collezionato un importante numero di sold out in tutta Italia, portando oltre 3.000 persone all’Alcatraz di Milano e accrescendo il loro già numeroso pubblico.
 
Il 17 agosto 2017 Radio 2 ha trasmesso l’intero concerto dei Fast Animals and Slow Kids, registrato a luglio al Circolo Magnolia di Milano.
 
I brani dell’album “Forse non è la felicità” sono stati trasmessi in anteprima, dal 23 al 27 gennaio 2017, nel programma “Radio 2 Rock’n’Roll Circus”.
 
I Fast Animals and Slow Kids sono stati ospiti, di programmi di qualità come “Radio 1 Music Club”, “Radio 2 Rock’n’Roll Circus”, “140 caratteri” di Radio 24 , “Radio Deejay Tropical Pizza” e “Virgin Generation” di  Virgin Radio.
 
In televisione, i Fast Animals and Slow Kids hanno presentato il disco “Forse non è la felicità” nel TGR Umbria, nel TGR Toscana, nel programma Splendor di Iris TV, a RockTV e a TeleGalileo.
 
“Forse non è la felicità” è stato recensito favorevolmente dalle maggiori riviste di settore: Rumore, BlowUp, Rockerilla, Mucchio, Rolling Stone, Vinile ed Exitwell, che ha dedicato loro un servizio con copertina. Ne hanno parlato, con articoli e interviste, La Repubblica Nazionale , Il Fatto Quotidiano, L’Espresso, D di Repubblica, La Stampa, La Nazione, Il Mattino, Il Messaggero, Il Resto del Carlino, Il Manifesto e molti altri.
 
Hanno parlato di “Forse non è la felicità” e dei Fast Animals and Slow Kids anche riviste come Sportweek de La Gazzetta dello Sport, L’Espresso e D di Repubblica.
 
Hanno dedicato un servizio al gruppo sia il GR1, sia Il TGR Toscana e il TGR Umbria. Inoltre, in televisione, sono stati ospiti del programma “Splendor” di Iris. Inoltre il video  di “Forse non è la felicità”, secondo estratto dal disco, è stato trasmesso da MTV e RockTV. 
 
Qui un estratto di rassegna stampa:
http://www.bigtimeweb.it/news/136-fast-animals-and-slow-kids-/5375-hanno-scritto-di-qforse-non-e-la-felicitaq-dei-fast-animals-and-slow-kids
 
Sito web: www.fask.it
Label & Management:  woodwormusic@gmail.com – www.woodworm-music.com
Distribuzione: info@audioglobe.it – www.audioglobe.it
Ufficio stampa : pressoff@bigtimeweb.it – www.bigtimeweb.it
Booking: fask@locusta.net – www.locusta.net

“FORSE NON E’ LA FELICITA’”
IL NUOVO DISCO DEI
FAST ANIMALS AND SLOW KIDS
(Woodworm/distr. Audioglobe)
data di uscita: 3 febbraio 2017
 
“Forse non è la felicità” è il disco più complesso e audace dei Fast Animals And Slow Kids, perché nato in assoluta libertà espressiva. Energico e penetrante, acuto e talvolta feroce, sviluppa, con sorprendente continuità rispetto ai dischi precedenti, una risposta schietta alle rivoluzioni e ai disordini che la vita impone.
 
“Forse non è la felicità” è stato anticipato dai singoli/video “Annabelle” e “Forse non è la felicità”.
  
Dietro la composizione c’è l’obiettivo di individuare e assorbire quegli stimoli – musicali, sociali o culturali – che, pur facendo parte della nostra quotidianità, rimangono inosservati e inascoltati. Musicalmente parlando, si passa da canzoni che sembrano colonne sonore di film sulle proteste sociali in Inghilterra a pezzi basati su strutture particolari tipiche degli anni ’70; si va dal morbido suono dei vecchi vinili alla svogliatezza e stanchezza delle band lo-fi di inizio anni ’90.
 
Questo tipo di contaminazione, meravigliosamente libera, si nota anche nei testi. I Fast Animals And Slow Kids hanno tradotto in musica esperienze, appunti, ricordi e sensazioni: ci sono i viaggi in macchina di notte di ritorno da un concerto, le passeggiate nel parco sotto casa, il risveglio inaspettato davanti ad un lago, le lacrime regalate allo schermo inerte di un computer, lo stupore davanti ad una quercia stanca ma imponente che sovrasta lo spettacolo del Turnagain Arm in Alaska.
 
I FAST ANIMALS AND SLOW KIDS PARLANO DI “FORSE NON E’ LA FELICITA’”
 
“I primi mesi successivi al tour di Alaska li abbiamo passati a chiederci se la nostra musica avesse un limite, ad interrogarci su ciò che la nostra band sarebbe potuta, o peggio ancora, sarebbe dovuta diventare. La risposta era molto più facile di quello che potevamo aspettarci: stappare una birra e tornare in sala prove.
 
Quando l’abbiamo capito, tutto è diventato limpido; abbiamo riordinato le idee e abbiamo semplicemente suonato insieme, come sempre abbiamo fatto, fregandocene delle aspettative di chiunque e tenendo conto solo di ciò che ci aspettavamo da noi stessi.
 
In questi mesi di saletta, sudore, scazzi, creatività, impegno e leggerezza, in questi mesi in cui siamo tornati ad essere solamente quattro amici che fanno musica insieme, abbiamo forse veramente capito, per la prima volta, che la felicità per i Fast Animals and Slow Kids non è fare i concerti nei palazzetti, non è azzeccare il singolo giusto e passare nelle radio, non è avere un milione di visualizzazioni su Youtube; ciò che realmente ci rende felici è vederci alle otto di sera a casa di Aimone, ridere per un po’, scendere nella nostra sala prove, sperando che non si sia allagata di nuovo, ed infine suonare fino a quando il vicinato ce lo permette.
 
Da questo clima è quindi nato il disco che probabilmente è il più libero e spontaneo che abbiamo mai realizzato finora. Se i dischi precedenti erano pensati come un’unica canzone lunghissima, “Forse non è la felicità” è la risultante delle mille influenze e mille stimoli che abbiamo captato negli anni e che speriamo di esser riusciti a fondere in qualcosa di riconoscibile e personale”