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DHAMM – Live @ “Fiume DiVino” (Fontanelice BO 26-6-2015)

DHAMM – Live @ “Fiume DiVino” (Fontanelice BO 26-6-2015)

Sono passati vent’anni. Scriverlo fa già una strana impressione. Il 1995, con tutti i suoi difetti fu un anno ricco di sorprese e particolarmente fervente soprattutto per ciò che riguarda la musica italiana, territorio generalmente piatto e fermo sulle sue posizioni. L’edizione datata 1995 di quella del famigerato Festival di Sanremo vedeva un Pippo Baudo scatenato e avveniristico annunciare  -con bizzarra creatività- l’esibizione di una band di “capelloni”,  ovvero i Dhamm! Quello che potrebbe sembrare un banale episodio ha un’importanza tutt’altro che rilevante se consideriamo il contesto in cui ciò stava avvenendo. Il caso dei Dhamm si dimostrò fin da subito peculiare, a partire dalla scelta del look molto simile a quello di certe band americane come Skid Row, Guns n’ Roses e Bon Jovi. Anche la tematica trattata in “Ho bisogno di te” (rapporto padre-figlio) risultava insolita per un festival bon-ton come Sanremo. 
E’ il singolo della rèunion, che il 27 settembre 2013 ha segnato il ritorno della band in attività, ad aprire il concerto, La gente giudica attacca subito con il suo ritmo veloce e un testo in cui è difficile non ritrovare una sorta di rivincita verso i luoghi comuni. Dal 2000 di Sautiva ritroviamo i suoni grunge ed affascinanti di Vertigini, canzone di grande fascino che cattura sempre con il suo ritmo ondulato e dai toni scuri. Fa da contraltare il nuovo ritmo pop della band con la lucida Considerata l’ora ed il suo andare spensierato. I toni più pop della nuova edizione dei Dhamm continuano sempre pescando nell’ultimo lavoro e dopo l’allegra Si salvi chi può, si prosegue la serata con la romantica ballad Mediamente rapiti dal cuore, ed ancora tornano a galla gli antichi amori per i suoni più rock grungeggianti con l’intrigante Apnea, galoppanti progressioni di accordi si susseguono su un cantato perfetto. Ed ancora toni sentimentali, adatti ad una serata ad alta intensità, con la dolce Il mare in tempesta, note tonde e levigate su un testo poetico di grande bellezza. E non può mancare la vincitrice di Sanremo Giovani 1994, l’immarcescibile Irene scorre tra arpeggi e solfeggi che incantano oggi come ieri. Nel 2004 vinse il Premio Speciale della Giuria a Sanremo aggiungendoci un indimenticabile duetto con Bill Wyman,  Alessio stasera la canta con i Dhamm nella notte magica di Fiume DiVino qui a Fontanelice, ma la magia non cambia. Dopo due cover come Take on me e You spin me round che con la loro carica esplosiva da disco anni ’80 ribaltano i fans assiepati sottopalco, si torna ai giorni nostri con la melodica Energia. E si piomba in Disorient Express andando a pescare L’uomo di cartone, polemica e tosta, si fa seguire da una sulfurea Matteo 18.21, con la chitarra torrida che brucia sopra un bel testo. Ed è sempre questo validissimo album del 2010 a tenere banco con le acri L’incubo di Alice e l’ancora più agre Spazio libero, giri sulle corde di grande spessore con suoni quasi prog che si mescolano all’anima grunge della band. A questo punto entra un brano che trovo semplicemente stupendo, Zona nera è una di quelle canzoni il cui testo deve fare invidia a fior fiore di celebrati cantautori moderni, la trama che le sta sotto è un intreccio musicale di un fascino tragico nella sua compostezza, impossibile non rimanere presi nel vortice di questa Zona nera. Dolorosa e sofferente Il cielo sotto, ci ricorda che questi ragazzi non sono esattamente di primo pelo, siamo in pieno 1997 e ci restiamo con l’altrettanto bella Sono qui, sono i loro vecchi singoli a tenere banco in questo gran finale. I capelli erano decisamente lunghi e le camicie piene di fiori sgargianti quando cantavano la tossica Ho bisogno di te, La macchina del tempo ha i motori al massimo e si va a concludere questa indimenticabile serata con la hit del 1996, Tra cielo e terra, dove siamo adesso, sul palco con i Dhamm

Un concerto di grande spessore, lungo e mai noioso, ottimi musicisti che producono, cosa per niente scontata, ottima musica. Non fate l’errore di pensare ad una di quelle band italiane specializzate in lagnosità strappalacrime che riempiono gli stadi e vuotano le menti, anche se l’ultimo album è più pop, l’anima batte rock e si sente dai testi forti e dalle note abrasive. Aggiungendo la grande simpatia e disponibilità di tutto il gruppo, possiamo solo dire, Welcome back Dhamm!!!!

MAURIZIO DONINI
Photoset by Andrea Brusa

Setlist:
La gente giudica
Vertigini
Considerata l’ora
Si salvi chi può
Mediamente rapiti dal cuore
Apnea
Il mare in tempesta
Irene
Basterà
Take on me
You spin me round
Energia
L’uomo di cartone
Matteo 18.21
L’incubo di Alice
Spazio libero
Zona nera
Il cielo sotto
Sono qui
Ho bisogno di te
Tra cielo e terra

Membri: 
Alessio Ventura – voce
Dario Benedetti – chitarra
Mauro Munzi – batteria
Daniele Valentini – basso
Alex Massari – 2ª chitarra

L’intervista alla band
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