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CARPENTER di scena a VICENZA con il suo INTERNATIONAL ORGAN @ Teatro Comunale Vicenza, gio …

CARPENTER di scena a VICENZA con il suo INTERNATIONAL ORGAN @ Teatro Comunale Vicenza, gio …

Giovedì 15 dicembre l’organista-punk torna al Comunale di Vicenza – unica data italiana – ospite della Società del Quartetto. Alla guida del suo International Touring Organ il fenomeno statunitense propone il Bach originale e sue trascrizioni di Wagner, Piazzolla e Čajkovskij. Teatro esaurito.
 
Giovedì 15  dicembre 2016 – Teatro Comunale Città di Vicenza, ore 20:45
– 107ª stagione concertistica della Società del Quartetto di Vicenza
– stagione artistica 2016-2017 del Teatro Comunale Città di Vicenza
 
Nel gennaio del 2014 Cameron Carpenter aveva entusiasmato il pubblico del Teatro Comunale di Vicenza cimentandosi per la prima volta su un pianoforte con pedaliera, un pezzo unico costruito dalla ditta Borgato. A tre anni da quello storico concerto, giovedì 15 dicembre l’organista americano torna al Comunale, ospite di nuovo della Società del Quartetto di Vicenza ma questa volta in compagnia della sua nuova “creatura”: l’International Touring Organ, un gigantesco “elettrofono” – anche in questo caso uno strumento unico nel suo genere – realizzato recentemente da Marshall & Ogletree su commissione e supervisione dello stesso Carpenter. Lo strumento, che viaggia in due  camion da 7,5 tonnellate, è un enorme organo digitale trasportabile (ci vogliono tre ore di lavoro per assemblarlo) con il quale Carpenter ha realizzato il sogno di potersi esibire in giro per il mondo su uno strumento tutto suo. «Ho sempre invidiato tutti gli altri colleghi musicisti, in particolare gli archi e i fiati, che vanno in tournée suonando il loro strumento personale – ha spiegato Carpenter – mentre noi organisti per forza di cose dobbiamo cimentarci ogni volta su uno strumento diverso, in chiesa o in auditorium. Per superare questo handicap mi sono arrovellato per anni e alla fine ho pensato di sfruttare l’ingegneria musicale campionando i suoni veri dei più importanti organi del mondo e riproducendoli fedelmente in digitale». L’imponente consolle a cinque manuali dell’International Touring Organ, piena di pulsanti e pomelli, sembra il quadro di comando di un’astronave. Ma altrettanto coreografico è il sistema di amplificazione, che in pratica sostituisce le canne dell’organo tradizionale: nello strumento di Cameron si estende per 15 metri, pesa più di 3 tonnellate ed è formato da 10 box ognuno dei quali contiene 4 altoparlanti verticali.

In quasi due anni di vita, l’International Touring Organ, costato 1,2 milioni di dollari, ha già viaggiato in quattro continenti suscitando tanta curiosità, insieme ad appassionati consensi: di fatto, con questa sua rivoluzionaria invenzione Cameron Carpenter sta traghettando nel futuro uno degli strumenti più antichi.

Che il musicista della Pennsylvania fosse un “rivoluzionario” lo si sapeva già da quando il suo nome iniziò ad imporsi, una decina d’anni or sono, prima negli States, poi in Europa, sia per il suo straordinario talento (è l’unico organista al mondo capace di dominare cinque secoli di repertorio), sia anche per l’eccentricità del suo look – cresta punk, giacche sgargianti, pantaloni attillati, scarpe luccicanti di paillettes – che si addice più ad una rock star che ad un organista classico.

Nato a Meadville (cittadina che ha dato i natali anche all’attrice Sharon Stone) nel 1981, a 4 anni Cameron, sfogliando un’enciclopedia per ragazzi, resta folgorato dalla fotografia di un grande organo a canne e da quel preciso momento decide che da grande suonerà l’organo. I genitori assecondano le sue aspirazioni musicali e a 11 anni il ragazzino sbalordisce tutti eseguendo in pubblico il “Clavicembalo Ben Temperato” di Bach. Seguono quattro anni di studio alla The North Carolina School of the Arts (dove inizia ad occuparsi anche di composizione, trascrizione e orchestrazione) e nel 2000 il salto nella Grande Mela per frequentare la prestigiosa Juilliard School, dove si diploma ed ottiene il master in organo nel 2006. Nel frattempo Cameron scrive (e trascrive per organo) decine di brani che propone nei suoi applauditissimi concerti, assieme ai capolavori originali dell’amato Bach al quale, nel giugno di quest’anno, ha dedicato un cd dal titolo “All you need is Bach”. In breve il suo nome diventa popolare in tutti gli Stati Uniti, milioni di persone assistono alle sue performances sul web e molti colleghi “classici”, assieme ai più autorevoli critici musicali, spendono parole di elogio per il suo talento. In Europa Carpenter ha trovato porte aperte alla prestigiosa Philharmonie di Berlino dove è ospite fisso del cartellone organistico. Fra i tanti successi ottenuti in questo primo scorcio di carriera, Cameron Carpenter va particolarmente fiero di essere il primo organista ad aver ottenuto una nomination nella storia dei Grammy Awards.
 
Il programma del concerto di giovedì è in parte incentrato su Johann Sebastian Bach. Ascolteremo il Contrapunctus 9 dall’Arte della Fuga, il Preludio e Fuga in Si minore BWV 544, il Corale O Mensch, bewein dein Sünde groß e la Passacaglia e Fuga in Do minore BWV 582. Completano il programma l’Ouverture dai Maestri cantori di Norimberga di Wagner, Oblivion di Astor Piazzolla, l’Allegro molto vivace dalla Sesta SinfoniaPatetica” di Čajkovskij ed il Carillon de Westminster di Luis Vierne.
 
La 107ª stagione della Società del Quartetto è realizzata in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza.
Il concerto ha inizio alle 20,45. Biglietti esauriti.