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VÖK – Intervista alla band islandese

VÖK – Intervista alla band islandese

Lunedì 19 febbraio gli islandesi Vök saranno a Bologna in concerto al Covo Club di viale Zagabria 1. E’ la seconda volta che i Vök arrivano in Italia dalla lontana Reykjavík  – più lontana paradossalmente di quanto lo sia New York, musicalmente parlando –  per farci ascoltare il loro sound elettronico etereo, elegante e coinvolgente. Al debutto sulla lunga distanza con l’album “Figure”, uscito nell’aprile dello scorso anno,  i  Vök hanno già subito un cambio importante nella line-up nonostante la recente formazione (nascono nel 2013) dato che il chitarrista originale Olafur Olafsson ha lasciato la band poco tempo fa, sostituito in breve tempo da Guðrún Veturliðadóttir che ha riportato l’equilibrio del numero pari nella band formata anche da Margrét Rán Magnúsdóttir (voce solista, tastiera e chitarra),  Andri Már Enoksson  (sassofono e synth), ed Einar Hrafn Stefánsson  (pecussioni). Ma lasciamo che siano i  Vök a raccontare qualcosa di più, dato che Andri ha rilasciato a Tuttorock questa intervista pochi giorni prima della loro esibizione bolognese.
 
Siamo tutti d’accordo, credo, che la musica non possa essere definita da una etichetta. Detto ciò, il sound dei Vök è spesso raccontato come “dream pop”. Ti senti a tuo agio con questa definizione?
Personalmente mi piace, è una formula che non ho sentito usare per molte altre bands. Naturalmente non mi piacciono le semplificazioni eccessive, ma diciamo che va bene.
 
Negli ultimi anni l’Islanda è emersa nel panorama musicale europeo come una delle nazioni più prolifiche (Uk a parte naturalmente). Secondo te è una questione di “moda” o qualcosa è cambiato veramente nel tuo paese per quanto riguarda la produzione musicale?
Penso che l’Islanda abbia incominciato ad essere riconosciuta musicalmente negli ultimi 10 o forse 20 anni ed è una situazione interessante quella in cui ci troviamo ora. Internamente siamo sempre stati piuttosto competitivi tra noi ed ora stiamo allargando la portata della nostra competitività ad un livello mondiale. Non fraintendermi: l’atmosfera nell’ambito della scena musicale islandese è molto aperta e collaborativa e quell’attitudine competitiva risulta essere comunque utile.
 
Ho letto che in passato la risposta alla noiosa domanda “cosa significa il vostro nome” è stata “E’ un termine descrittivo che non ha una traduzione in inglese”. Se ti ripeto la stessa domanda, la risposta non cambia?
Questa parola in islandese è molto complicata da tradurre e spiegare, perchè nella nostra lingua significa molte cose, può descrivere qualcosa di luminoso e bello, ma anche buio e pauroso, può essere unita ad altre parole per cambiarne il significato, come il titolo della nostra canzone ” Við Vökum”(i Vök cantano sia in inglese che in islandese ndr) che tradotto nel contesto può diventare “Rimarremo svegli”, “essere vökum” signfica stare svegli. Quindi non voglio infastidirti con una noiosa traduzione…
 
Quali sono le vostre nuove band preferite?
Proprio l’altra sera abbiamo suonato con una band molto cool che si chiama Marylou In Time, sono molto interessato a scoprire cosa faranno in futuro!
 
E il futuro prossimo dei Vök come lo immagini?
Non molto tempo fa il nostro chitarrista Oli se ne è andato, ma il risultato è che io, Margret ed Einar siamo più uniti e concentrati sui nostri obiettivi. Siamo felici per Oli e gli auguriamo il meglio per le sue nuove avventure, ma nel frattempo abbiamo trovato un nuovo talentuoso chitarrista Guðrún Veturliðadóttir e stiamo lavorando a della nuova musica, la nostra audience e il nostro team stanno crescendo: il futuro per noi si prospetta molto luminoso!

ANGELA ZOCCO
 
 
Band: 
Margrét Rán Magnúsdóttir (lead vocals, keyboard, guitar, synths) 
Andri Már Enoksson (saxophone, synths, sampler) 
Guðrún Veturliðadóttir (guitar, bass guitar)
Einar Hrafn Stefánsson (percussion) 
 
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