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RICK SPRINGFIELD – Intervista al cantautore, musicista e attore australiano

RICK SPRINGFIELD – Intervista al cantautore, musicista e attore australiano

Rick Springfield è uno di quegli Artisti eclettici e capace di attraversare vari generi musicali come il pop, il rock, l’AOR, l’hard rock e il blues e di essere anche un rinomato attore di film e fiction. Noi di Tuttorock abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con lui in occasione dell’uscita del suo disco blues “The Snake King” e ciò che segue ne è il resoconto.
 
Ciao Rick e benvenuto tra le pagine di Tuttorock, per noi è un vero onore poterti intervistare. Iniziamo a parlare di “The Snake King”. Come sono nati i brani?
Ho fatto un sogno e in esso ho ascoltato il verso del “Serpente Bianco”. Mi sono alzato e ho scritto il sogno e quello è stato l’inizio della direzione dell’album. Il ritmo delle canzoni è arrivato subito dopo.
 
Perché un album di blues? Siamo abituati a sentirti con altre sonorità!
A causa del soggetto che avevo in testa, il mondo è al suo punto critico, il male è ovunque, dov’è Dio? Il male, il sesso, il blues mi sembrava la musica giusta per raccontare quello che ho nella mente. Non sono rimasto solo nel film che avevo nella mente, quel sogno di cui ti ho parlato prima, ho lasciato che le canzoni prendessero la propria strada.
 
Perché il titolo “The Snake King”?
Il Re Serpente è una figura, un personaggio che può essere il Diavolo, ma a volte anche Dio, due punti di vista che ho voluto raccontare.
 
Cosa mi dici dei testi? Sembrano un po’ religiosi! Hanno a che fare con il difficile momento in cui viviamo?
Non sono propriamente religiosi, ma si basano su immagini religiose. Un’immagine molto potente per me, vedo il male ovunque e mi chiedo sempre dove sia Dio nel mondo.
 
Oltre al blues mi sembra di sentire molto rock americano come Bruce Springsteen, Bob Dylan, Tom Petty e Jackson Browne in alcuni brani, specialmente in “Orpheus In The Underworld” e “In The Land Of The Blind”. Ti piacciono questi musicisti?
Ovviamente, anzi penso che quello che hai ascoltato è Bob Dylan. Copiamo tutti Dylan. Bruce Springsteen lo fa, Tom Petty lo ha fatto e ha anche collaborato spesso con lui e Jackson Browne ne è stato molto influenzato. Quindi si Bob Dylan è una pesante influenza su di me, ma io rubo solo il meglio.
 
Quale è “The Land Of The Blind”?
Queste canzoni sono tutte interpretative, quindi non posso realmente spiegarle, ma mi danno molta soddisfazione. Sto solo cercando di far capire al mondo che è ora di svegliarsi e che stiamo sprofondando veramente nel baratro.
 
Nella tua lunga carriera hai suonato rock, hard rock, AOR, blues. Quali sono i veri gusti musicali di Rick Springfield?
Tutti quelli che hai citato, si vede che mi conosci bene e mi fa molto piacere. Io amo tutti i tipi di musica.
 
Quale è secondo te il tuo album migliore?
“The Snake King” eheheh!
 
Sei anche attore, hai qualche progetto cinematografico?
Per ora cinema no, ma sto facendo alcune cose per la TV e tanti concerti.
 
Ti senti più musicista o attore?
Tutti e due. Entrambi scaturiscono dal mio bisogno di eprimermi. Penso che siano molto legati tra loro.
 
Suonerai in Europa? Spero in Italia.
Lo speriamo tutti, la mia band è Killer e vogliono che l’Europa se ne accorga.
 
Come hai incontrato la Frontiers Records?
Non lo so con precisione, ma so che ci sono stati di mezzo molti fan che volevano che uscissi di più allo scoperto.
 
Ok grazie Rick, chiudi l’intervista come vuoi per i tuoi fan e per i nostri lettori.
Grazie a te, a Tuttorock e ai fan italiani e grazie per averci seguito per tutto questo tempo, spero di incontrarvi presto in una sala concerti, i Europa e nelle tue vicinanze.
 
FABIO LOFFREDO
 
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