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Ola Ola Ola…Tu sei Luca Bassanese

Ola Ola Ola…Tu sei Luca Bassanese

Sono anni che ormai seguo questo ragazzo, o meglio, questi ragazzi, da quando la prima volta li vidi ad una festa del  mio paese di origine, Taurasi (Av), questo tipo che in quel momento stava cantando con una maschera sul viso “Santo Subito”, mi colpì subito, tanto che chiesi di loro e scoprii con piacere che venivano dalla provincia di Vicenza, ad un passo da dove abito.
Mi misi in contatto con lui e da li il gioco è fatto, ci siamo incontrati molte volte e ho visto svariati loro concerti. 
Ma chi è Luca Bassanese? Luca Bassanese è attore, scrittore, musicista e cantastorie… ma prima di tutto Essere Umano. Sono tre le tappe importanti che segnano la strada che Luca Bassanese deciderà di intraprendere nel suo percorso artistico: l’ascolto assiduo del Volume III di Fabrizio De André, il contatto quotidiano con il padre armonicista e l’incontro con il compositore, autore e regista Stefano Florio con il quale inizia un sodalizio artistico ed umano che lo porterà a collaborare nella realizzazione dei suoi album e dei suoi spettacoli.
Artista in sintonia con i movimenti ambientalisti e di impegno civile, viene scoperto dal grande pubblico nel 2004 quando con il brano Confini, è vincitore alla XV edizione del Premio Recanati Musicultura. Lo stesso brano verrà utilizzato poi dal movimento No dal Molin come sigla per l’omonima trasmissione su radioSherwood. Le sue canzoni e i suoi spettacoli sono pieni di semplicità e fantasia, riesce sempre a metterti di buon umore, dona energia e magia ogni volta che lo si incontra. I suoi cd e i suoi concerti sono veri e propri inni all’allegria!
Nessuno può rubarti nulla se ciò che hai di più caro è la tua coscienza, nessuno può rubarti nulla se ciò che hai di più caro sono i tuoi pensieri!” (da “Confini”)
 
Ciao Luca, ho visto che tu e Stefano Florio siete stati in giro per l’Italia per la registrazione del nuovo album, come mai questa scelta di registrare in posti diversi e soprattutto non proprio vicinissimi a casa? 
E’ la musica che ti porta nei luoghi più improbabili ed è così che anche quest’ultimo album è stato registrato tra la Francia e l’Italia, tra Parigi, il Veneto e la Versilia, mentre si è scelta la Valle D’Itria per le registrazioni degli strumenti popolari realizzate all’interno di due Trulli dell’800 nella splendida Campagna di Cisternino.

Sappiamo bene che con i tuoi testi c’è poco da scherzare, o forse sarebbe meglio dire che riesci a far divertire molto il pubblico pur parlando di argomenti molto seri, in questo nuovo album quali saranno i temi affrontati? 
Attraverso uno sguardo che si lascia attraversare dallo stupore si può osservare la realtà per poi trasformarla in bellezza ed è per questo che lascio da parte ogni disillusione cercando sempre un punto di vista altro da condividere con le persone che mi circondano, d’altra parte tutto può sempre cambiare perché nulla in questo mondo resta uguale. Quest’album è prima di tutto il racconto ed il raccolto di tante esperienze incontri, viaggi, è un giardino con a fianco un orto dove uno spaventapasseri innamorato della luna osserva il mondo e lo racconta nel suo sentirsi parte stessa di questo pianeta, nel suo lavoro quotidiano d’essere custode della terra.
 
Sono tantissimi anni che ormai collabori, o meglio che crei, insieme a Stefano Florio dei pezzi davvero molto belli, un binomio di grandissima qualità, i premi vinti in questi anni non si contano più, e anche  le presenze in vari festival e  trasmissioni televisive a  livello nazionale. Quest’anno a cosa puntate? Quali saranno i festival a cui vi iscriverete? 
Dopo il Premio Recanati Musicultura, i riconoscimenti sono giunti senza alcun tipo d’iscrizione, giungendo a conferma di un percorso artistico, come l’attestato di merito per l’impegno Civile (Premio Nazionale Marcello Torre) oppure l’ultimo premio per la miglior colonna sonora originale, Premio Icilio Sadun dedicato a Roberta Bartali, al Carnevale di Viareggio. Situazioni strane ed anomale ma perfettamente in sintonia con la scelta fatta in questi dieci anni di cammino umano ed artistico.

Ci hai abituati spesso a duetti illustri, come quelli con Antonio Cornacchione, Dario Fo, Don Gallo, nel nuovo album ci saranno altri duetti illustri? 
L’album composto da dodici tracce inedite vede la collaborazione de Il Coro delle Mondine di Bentivoglio per la canzone “NO O.G.M. La terra è nostra!” e dello scrittore e attivista ambientalista Jacopo Fo sia per “NO O.G.M. La terra è nostra!” che per il testo di “Ola ola ola (tu sei Superman, tu hai venduto Peter Pan)“, esegesi di un capitalismo dove Superman ha venduto Peter Pan ed ora vola nell’illusoria libertà sopra le miserie del quotidiano.

Avete già una data approssimativa per l’uscita  dell’album? 
L’uscita ufficiale sarà il 22 aprile in occasione della giornata mondiale della terra. 

Tra le tue opere si annoverano tre libri, il mio preferito è “Oggi Ho Imparato A Volare”, dedicato ad ogni creatura ferita nel tentativo di un volo,( … il titolo dice tutto), scritto a quattro mani con Elisa Bedin, stai lavorando a qualche nuovo scritto?
Ho alcuni scritti già pronti che spero presto di pubblicare, poesie, racconti ed un libro che racconta la storia percorsa fino ad oggi tramite foto e interventi durante manifestazioni, incontri, dibattiti e concerti.

Sempre a proposito del libro, ho una domanda che ho sempre desiderato porti, e sul quale, sto tra l’altro improntando gran parte della mia futura mostra fotografica, “può l’amore, non corrisposto, o riposto nella persona sbagliata, far sì che quell’ anima non riuscirà mai più a spiccare il volo dalla paura?” 
Le ferite non sono facili da rimarginare e tal volta ce le portiamo dentro come delle amiche infedeli, auguro a tutti e anche a me stesso di riuscire sempre a trasformare ogni dolore in qualcosa di importante, per avere radici profonde che ci stringono alla terra come alberi che non temono la tempesta.

Artisticamente cos’altro ci regalerà Luca Bassanese in questo 2015?
Stiamo preparando i nuovi concerti e sarà meraviglioso poter condividere nuove canzoni, nuovi pensieri. Ogni volta sarà qualcosa di diverso, un modo per conoscersi meglio, per sentirci più vicini.

Daniele Di Chiara (DiKi)