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MIKE TRAMP – Intervista al frontman dei Band Of Brothers

MIKE TRAMP – Intervista al frontman dei Band Of Brothers

Storico frontman dei White Lion e Freak Of Nature, Mike Tramp ha mosso i primi passi nel mondo della musica suonando nei locali danesi. Il grande successo risale alla metà degli anni ’80 quando esce Fight Survive, l’album d’esordio con i White Lion e da lì un percorso costellato di grandi soddisfazioni per Tramp. Con la sua personale vena da songwriter che lo avvicina a cantautori del calibro di Bon Dylan, Bruce Springsteen e Tom Petty, Mike Tramp dal 2012 ha messo tutte le sue energie in tour acustici in solo in tutto il mondo. Lo scorso febbraio ha pubblicato il suo Maybe Tomorrow, con il quale ha raggiunto grandi apprezzamenti da parte di pubblico e critica in tutta l’Europa e dal marzo 2017 è in tour con la sua band con quello che è un vero “Classic Rock Show”.  La sua voce riconoscibile e forte, la sua grande presenza sul palco e molte canzoni dei White Lion e Freak Of Nature in scaletta hanno reso questo tour un’esperienza straordinaria per tutti i fan.

 
Michael, piacere di conoscerti. Dato che siamo entrambi sessantenni, vuoi dirmi che musica hai sentito prima nella tua vita?
Ciao Maurizio. Sì, negli anni sessanta successe di tutto. Grazie a mia madre, sono cresciuto in una casa dove venivano costantemente ascoltati Elvis Presley, Bob Dylan, Roy Orbison, e non molto tempo dopo, mio fratello maggiore ha iniziato ad ascoltare Led Zeppelin, Beatles, Stones, Slade e Black Sabbath, nonostante ciò ci sono voluti alcuni anni prima di essere pronto ad assorbire tutto. Tutto è iniziato così.
 
Come è nata la decisione di diventare un musicista?
Non è mai stato pianificato, la musica era qualcosa che faceva parte di ogni giorno. Amavo cantare e suonare canzoni in compagnia dei miei amici. Ma non ho mai avuto sogni da rockstar. E poi quando avevo 15 anni e 1/2, sono entrato, quasi  direttamente, in una band professionista con membri di una decina di anni più vecchi, stavano cercando un giovane front-man. Il resto è storia.
 
Cantante e chitarrista, qual è il tuo rapporto con il tuo strumento?
Sono lo stesso di quando ho imparato a suonare e cantare la prima volta. Per me la chitarra e la voce sono sempre state qualcosa che ha fatto sorridere gli altri. Sono cresciuto fortemente orientato sulla folk-music e non è cambiato. Tutte le mie canzoni, White Lion, Freak of nature e 10 album di Mike Tramp da solista, sono stati scritti tutti allo stesso modo, poi sono diventati versioni hard rock delle band di cui facevo parte.
 
Nella tua carriera hai avuto vari gruppi e generi, dall’hard rock al grunge al cantautorato, in cui ti ritrovi meglio?
Come dicevo prima, scrivo le canzoni  senza pensare al risultato finale, a dove andrò a metterla. Forse Freak Of Nature è l’eccezione, dal momento che abbiamo scritto insieme come una band, tutti assieme in un cerchio.
 
Quali differenze trovi tra il mondo musicale del passato e quello della musica liquida di oggi?
Non riesco davvero a dare la spiegazione corretta, ma posso dirti che mi sento a disagio. Non è più un modo vero di fare musica, ma una specie di via meccanica, per cui si mettono insieme delle cose che poi vengono chiamate musica. Forse sarebbe più facile se avesse una propria categoria e non fosse messa assieme a quella dei miei eroi, che mi hanno dato la spinta ad andare avanti.
 
Hai vissuto e lavorato in vari paesi, quali differenze hai notato?
Le mie canzoni provengono dalla voce e dalla chitarra, e non fa differenza se vivo a New York, Los Angeles, Copenaghen o Jakarta. Sono sempre Mike Tramp, non scrivo perché devo farlo, succede ogni volta che prendo la chitarra in mano.
 
Conosco musicisti molto bravi in Danimarca, hai ancora delle connessioni? Ora quale scena musicale c’è in Danimarca?
Ho il mio giro, i musicisti sono i miei migliori amici. Non mi preoccupo davvero del resto.
 
Cosa ci dici del tuo nuovo album da solista?
Sono su un’autostrada infinita, dove con ogni album si imparano nuove cose, i fantasmi sono sepolti e nuovi posti esplorati. La mia vita è la mia musica, la mia musica è la mia vita, non è un lavoro, non è una moda, è un modo di vivere.
 
Di questo mondo musicale affollato di programmi televisivi talent, cosa ne pensi?
C’è molta ingiustizia. Ci sono alcune delle vecchie grandi band, che non sono più grandiose, ma vanno ancora in tour, la gente paga una fortuna per i biglietti e questi suonano come merda. Poi ci sono talenti veri e propri che non arriveranno mai al successo, e poi ci sono io.
 
Ti aspettiamo a Milano ad aprile, cosa prometti ai tuoi fan?
Ho una grande band, ho una grande scaletta e sono un vero affare imperdibile.
 
MAURIZIO DONINI
 
 
Arriva in Italia con Barley Arts l’onda rock’n’roll di Mike Tramp & Band Of Brothers: non prendete impegni lunedì 30 aprile, al Legend Club di Milano ci sarà energia pura nell’aria. I biglietti sono disponibili sui circuiti ufficiali Mailticket e Ticketone; diffidate dai canali di vendita non ufficiali.
 
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