Now Reading
MARINA REI – Intervista alla grande cantante

MARINA REI – Intervista alla grande cantante

MarinaREI PH SimoneCecchetti 10 di 159 web
In occasione della data bolognese del tour di Marina Rei, dove ha dovuto fermarsi tre giorni per il continuo sold-out che il Bravo Caffè ha registrato nel gradimento del pubblico, abbiamo avuto la fortuna e l’onore di potere intervistare una delle più grandi interpreti della musica italiana con oltre venti anni di straordinari successi alle spalle , e la ringraziamo della sua gentilissima disponibilità, un vero esempio per tanti giovani che ad inizio carriera sono molto meno avvezzi a concedersi.

Figlia d’arte, quanto è stato importante suo padre per farla intraprendere il percorso musicale? Spesso da giovani si fa proprio il contrario di quello che fanno i genitori, se non addirittura di nascosto.
Io alla fine ho fatto la stessa cosa invece visto che mio padre è batterista, la regola non funziona più in questo caso. Sicuramente intraprendere la carriera musicale è un percorso difficile ed un genitore può avere le sue riserve al riguardo, avendo entrambi i genitori musicisti per me è stato un passo quasi consequenziale, non dico facile, ma avendo un punto di riferimento come questo è venuto naturale intraprendere questa strada piuttosto che un’altra, non facile come percorso, ma come scelta.

Giulio Ragno Favero, uno dei migliori produttori del paese, quanto è stato importante nella realizzazione di Pareidolia? Avevate già collaborato in passato giusto?
Sì, io avevo prima collaborato con Pierpaolo Capovilla con cui avevamo realizzato ‘Mi parli di Te’, in quella occasione mi incontrai con Giulio ad un concerto ed iniziammo una serie di scambi di idee, di musiche, ci trovammo ad altri concerti, e venne fuori l’idea di collaborare su Pareidolia. Certo, è stato un lavoro meraviglioso, molto denso, la cosa bella della musica è che unisce artisti che magari hanno avuto percorsi  diversi, poi con la musica riescono ad avvicinarsi ed a creare qualcosa che appartiene ad entrambi 

Pareidolia mi è parso un disco più rock rispetto al passato, è corretto? E’ stata l’influenza di Favero? E’ una strada che pensa di percorrere ulteriormente?
Giulio ha influito non in maniera forzata, in modo molto naturale, lui ha percepito e visto come sono, io conoscendo lui mi sono affidata a lui in parte e lui si è affidato al mio modo di scrivere, in modo da non fare niente di forzato, ma arrivare ad u risultato che appartenga a me, perché poi sono io che interpreto, scrivo e canto e quindi deve appartenermi come canto. Quindi siamo stati bravi entrambi a trovare la chiave giusta .

La scelta del nome dell’album da cosa è derivata? Il significato di Wikipedia è noto a tutti, ma quello che gli ha dato Lei?
Al di là della definizione del titolo, dell’etimologia della parola, ognuno individualmente può riuscire a creare, ad avere il proprio punto di vista, mi piaceva questa forma di libertà, dove ognuno di noi attraverso il proprio sguardo, la propria esperienza, riesce poi a vedere altro. Per cui partendo dalla definizione della parola, questa sensazione si può trasportare del tutto. Pareidolia è anche il titolo della canzone scritta con ZonaMC, tutti lo definiscono rapper, ma per me non lo è semplicemente, è un artista di grande intelligenza e di grande capacità di scrittura che si contraddistingue abbastanza rispetto alla scrittura dell’hip-hop italiano destinato al mercato radiofonico. In questo caso lui ha dato il via ad una individualità, essendo poi un insegnante di filosofia, quindi non uno sciocco, ma uno che ne sa abbastanza ecco. 

La partecipazione di Rodrigo D’Erasmo nel disco cosa ha aggiunto?
C’è Rodrigo, c’è Enrico Gabrielli, hanno fatto parte a livello musicale dell’album.

Ho il piacere di conoscere personalmente il grandissimo, persona e cantante, Paolo Benvegnù, ha commentato la cover di Mare Verticale?
Paolo è meraviglioso, assieme abbiamo scritto ‘Nei cuori infranti’, lì abbiamo anche duettato assieme. ‘Il mare verticale’ è una canzone bellissima presente nell’album ancora precedente, io ovviamente ho fatto la mia versione, ed abbiamo avuto anche occasione di suonarla assieme alcune volte dal vivo, una a Radio2, poi a ItaliaWave ad Arezzo, in occasione dei 40 anni di Woodstock cantammo assieme, per me è sempre una occasione meravigliosa quando sto con Paolo. Innanzitutto è un uomo di altri tempi con una capacità di scrittura molto poetica, mi parla di Italo Calvino di cui è appassionata, insomma c’è sempre un beneficio a collaborare con altri artisti.

Infrangendo la promessa iniziale di non farLe domande che le avessero già posto, come vede la musica ai tempi dei Talent?
Ah ah, ad ogni intervista viene fuori questa domanda (risate), cosa vuole che le dica? L’attenzione musicale della discografia, rispetto ad anni fa quando si cercavano giovani di talento e si investiva sulle nuove generazioni, sulla capacità artistica, da lì bene o male creava un percorso artistico che era il suo percorso musicale. Adesso è tutto il contrario, si cerca il giovane, si crea il personaggio televisivo, facendolo passare prima per la televisione e facendolo diventare un personaggio televisivo, dopodiché  gli si fa fare il disco. Questo non significa che non ci siano valenze, dico semplicemente che si è ribaltata la situazione. Oggi un ragazzo od una ragazza che vuole iniziare a fare musica, invece di ambire a cominciare suonando nei locali, nei pub, creare la propria identità sul palco, ha l’ambizione è essere preso in uno di questi talent. Oramai è inutile farne una polemica, è la realtà dei fatti, è libertà di scelta, scegliere un percorso piuttosto che un altro, stringere i denti e proseguire nonostante i no, nonostante i rifiuti, tutte le difficoltà che troviamo tutti nella musica, non ci sono sempre momenti di up, ma anche di down, sia nella vita che nella carriera musicale. Ognuno è padrone delle scelte che fa.

Si aspettava un successo come questo con tre date sold-out al Bravo?
E’ andato molto , molto bene, sia in Sicilia che a Londra, Parigi, Bruxelles, uno dei locali dove abbiamo suonato è a pochi metri dalla metro dove c’è stato l’attentato, cosa abbastanza shockante.  Sono contenta soprattutto perché è il mio modo di vivere, non ho altre strade, per un musicista è l’unica strada percorribile. Sono molto soddisfatta di quello che faccio perché è quello che voglio fare, poi chiaramente il fatto che stia andando bene mi rende ancora più felice.

MAURIZIO DONINI

Il concerto al Bravo Caffè di Bologna
Recensione di Pareidolia
http://www.marinarei.net
https://www.facebook.com/marinarei
https://twitter.com/marinarei1
https://www.youtube.com/channel/UCGUzIgKYbJumNp44vswzLKA
https://open.spotify.com/artist/0TUkDO5OBbWdmEqS2hWu8S
http://www.deezer.com/artist/13460