MARCO ANGELO – INTERVISTA AL CHITARRISTA ‘MISTERIOSO’, MA ABILE CREATORE DI ARCHITE …

Marco Angelo è un chitarrista di grande talento, ha diviso il palco con grandi chitarristi internazionali come Paul Gilbert e Gus G. e anche con grandi nomi del panorama rock e metal italiani, come Pino Scotto, Alteria, Necrodeth ed altri. Tre album all’attivo ed uno di prossima pubblicazione e noi di Tuttorock non potevamo non scambiare quattro chiacchiere con lui. Ciò che segue è il resoconto dell’intervista.
 
Ciao Marco e benvenuto su Tuttorock.net. Inizierei subito con il chiederti chi o cosa ti ha dato l’input per diventare chitarrista.
Ciao Fabio, grazie a Tuttorock.net per questa intervista. Tutto è cominciato in modo casuale, trovando una chitarra malridotta e abbandonata a pochi passi da casa. Dopo aver strimpellato qualche nota a caso, decisi di rimetterla in sesto. Da quel momento comincio’ il tutto, in modo naturale.
 
Quali sono i tuoi gusti musicali?
Ho sempre apprezzato il rock-grunge delle band di Seattle (Nirvana e Mudhoney su tutti).
Ascolto anche molti altri generi, tra cui non manca il buon heavy metal.
 
Quali sono ichitarristi che ti hanno più influenzato?
Ogni chitarrista ha sempre qualcosa da dire che trovo molto interessante. Chitarristi come i vari Steve Vai, Satriani, Gilbert, Malmsteen, Bettencourt, Romeo e Wylde hanno sicuramente caratterizzato il mio percorso.
 
So che suoni anche il basso, perché hai però deciso di diventare un chitarrista?
Semplicemente per un discorso di feeling. Con la chitarra “mi trovo a casa”.
 
Come crei un assolo?
Ci  sono mille situazioni per crearlo ma in un unico modo. Deve essere spontaneo. A volte capita di sognarlo e la mattina dopo di scriverlo.
 
E’ più importante la tecnica o il feeling?
Entrambi sicuramente. Il giusto feel porta anche allo svilupo della tecnica. La tecnica senza feeling è un’auto da corsa senza freni.
 
Quale chitarrista per te riesce ad unire le due cose alla perfezione?
Ce ne sono parecchi. I grandi maestri della chitarra rock , prima elencati, ne sono la prova vivente.
 
Entriamo nei termini più tecnici, quale strumentazione usi e perché!
Principalmente utilizzo Amplificatori Masotti-Mezzabarba Custom Amplification, Effettistica e Cabinets della Shiva Audio Devices, chitarre del maestro liutaio Enrico Mojentale.
Prevalentemente tutto made in Italy. Questo perche’ ho creduto e credo tutt’ora nell’operato di queste persone, dove spicca la loro grande passione nella realizzazione dello strumento ai massimi livelli , senza compromessi.
 
Hai condiviso il palco con chitarristi come Paul Gilbert e Gus G. Raccontaci queste esperienze.
Un’anno meraviglioso. Due esperienze incredibili che mi hanno portato a conoscere due grandi uomini, oltre a due grandi maestri assoluti dello strumento. Momenti di assoluto divertimento dove ho potuto apprendere varie cose. Un grande onore e soprattutto una grande fortuna aver fatto parte ad eventi con persone di questo calibro.
 
So che hai un soprannome, The Hooded Guitar, perché?
E’stato coniato da dei soldati americani, questo per il mio modo di vestire, nonche’ mia filosofia di vita: il mistero.
 
Spesso celi il volto quando suoni, con un cappuccio ed un’aria sempre un po’ misteriosa, perché?
Questo fatto rappresenta il mistero stesso. Tale non ha volto e permette di raggiungere il livello ottimale di concentrazione, necessaria per produrre e gestire la musica con tutte le sue infinite sfumature.
 
Cosa mi dici delle tue produzioni? Hai all’attivo se non erro tre album!
Esattamente. Inoltre sto lavorando ad un quarto che uscira’ per la fine dell’anno prossimo. Oltre a cio’ ho in programma varie collaborazioni in studio per conto di alcune band.
 
Un quarto in lavorazione, che strada prenderà?
Doveva essere un album di musica “ambient”, ma ho deciso di virare completamente la rotta.
Sara’ un album molto aggressivo e d’impatto. Ho gia’ le idee abbastanza chiare su come strutturarlo. Il tempo mi dira’ se avro’ ragione.
 
Sei pronto per il NAMM? Ho saputo che parteciperai.
Prontissimo. Ringrazio ancora Shiva Audio Devices, azienda di Ospedaletto Euganeo(Padova) che ha creduto in me e che mi ospitera’ nel suo stand. Oltre a cio’ in queste ultime ore sto ricevendo delle conferme per dei concerti a Los Angeles, tra cui spicca lo storico locale Whysky a Go Go. Una grande soddisfazione, nonche’ un sogno che si realizza.
 
Sei anche insegnante di chitarra, che consiglio daresti a chi prende in mano la chitarra per la prima volta?
Ci deve essere la giusta dose di divertimento e serieta’ nei confronti della musica e dello strumento.
Nell’approccio iniziale non ci si deve spaventare, nè vedere le cose in modo troppo difficile.
La giusta dose di pazienza e positività porterà al risultato.
 
Grazie Marco, se vuoi hai un po’ di spazio per dire quello che vuoi.
Ne approfitto per ringraziare tutta la redazione di tuttorock.net ed i suoi lettori. Non losciate che nessuno porti via i vostri sogni. Rincorreteli fino all’ultimo affinchè diventino realtà.
 
FABIO LOFFREDO
 
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