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LA TARMA – Intervista, “UN NUOVO PIANETA MUSICALE, DALLA LUNA ALLA TERRA” …

LA TARMA – Intervista, “UN NUOVO PIANETA MUSICALE, DALLA LUNA ALLA TERRA” …

Note nuove, un cantautorato raffinato, ma attualissimo. Immagine accattivante, falsetti che si mescolano a recitazione di fraseggi decisi. Testi attuali e azzeccati, che si muovono su ritmi orecchiabili e freschi. La Tarma è davvero un’eccezionale artista donna, capace di contenere in sé classicità e modernità per poi restituire brani di alta qualità, mai scontati e sofisticati.
Cos’altro aggiungere? Lasciamo parlare lei, in questa breve intervista che ci racconta “il giusto” lasciando però quella briciola di mistero che serve per incuriosire!

Ciao Marta (questo il tuo nome all’anagrafe), tu nasci artisticamente e anagraficamente a Reggio Emilia e sei stata “scoperta” da una cantautrice d’eccellenza come Cristina Donà! Davvero un bel colpo, se posso permettermi!
Ci racconti un po’ la tua storia e questa tua avventura nel mondo della musica?
Cristina é stata di una gentilezza rara: ha apprezzato ciò che scrivevo quando mi ha conosciuta e mi ha messa in contatto con le persone con le quali lavorava, grazie alle quali l’anno scorso  é nato Antitarma, il mio primo album. Dall’esperienza con la mia prima etichetta, Qui Base Luna, ho conosciuto Beatrice Antolini, che mi ha introdotta alla realtà di SRI, l’etichetta con cui lavoro attualmente.

Domanda d’obbligo: come mai la scelta del  nome “La Tarma”?
E’un nome al quale sono molto affezionata, me lo porto dietro sin da piccola, questo da un punto di vista puramente affettivo. Dal punto di vista linguistico, si tratta dell’anagramma del mio nome.

“4 Pezzi Facili”, tuo ultimo album, si compone di cover tratte dal repertorio degli anni ’40, ’50, ’60. Perchè questa scelta?
Sentivo l’esigenza di fare qualche cosa in netta rottura col mio passato, e così mi sono tuffata nel passato storico della canzone italiana (e non solo) e ho raccolto queste quattro perle; a quel punto mi sono detta che le avrei trattate esattamente come se fossero pezzi miei, e così ho fatto: le ho arrangiate e interpretate esattamente come –parallelamente- facevo coi pezzi che stavo scrivendo di mio pugno.

Tu sei una donna, cosa pensi della scena femminile musicale italiana? Credi vi sia parità o esistono pregiudizi da parte del mondo maschile?
Credo che esistano dei pregiudizi, sì. Da una cantante donna ci si aspetta che sia rispettata tutta una gamma di standard che esulano il discorso musicale, e spesso in questo modo la qualità della voce e dell’uso della voce passa in secondo piano. É un peccato, perché credo che a molti talenti genuini vengano tarpate le ali in questo meccanismo. Per i cantanti maschi la questione del look non credo sia secondaria, sono vittima anche loro di stereotipi e pregiudizi, ma credo che per il genere maschile la soglia di tolleranza sia più ampia: se l’italiano medio vede in un video un cantante brutto, forse si consola pensando che perlomeno é simpatico o sta dicendo cose intelligenti, ma se vede una cantante brutta, cosa pensa? Ciò ovviamente assumendo come canoni di bellezza quelli televisivo-mediatici generici.

Cambiando argomento e tornando alla musica: preferisci cantare in italiano o in inglese?
Ad essere sincera, ho una predilezione per la lingua inglese, ma  non ne ho fatto una scelta stilistica perché cantare in inglese oggi per un italiano non é più molto originale.

Chi sono i tuoi artisti preferiti?
Parto con l’elenco dei classici? Björk, Kate Bush, Tori Amos, Peter Gabriel, Jeff  Buckley, i Radiohead, i Cure, Jan Garbarek, Elisa, Carmen Consoli, i Baustelle, Franco Battiato. Questi ed altri che sto sicuramente dimenticando mi hanno influenzata molto negli anni dove si scopre la propria identità musicale. Ultimamente sono rimasta impressionata da James Blake.

In quest’epoca in cui domina il precariato lavorativo e sentimentale tu come ti poni? Come hai superato la crisi? Hai un lavoro o ti mantieni con la musica?
Per il momento mi sto concentrando su finire gli studi in Conservatorio, a breve, poi capirò come sbarcare il lunario; spero di poter lavorare –oltre che nella musica leggera- nell’ambito delle colonne sonore, che in fondo é ciò che  ho studiato. Mi sento piuttosto ottimista, a dispetto della realtà che mi circonda.

Ci sono concerti in vista?
Domenica 13 settembre al “Tutto Molto Bello”, il torneo di calcetto delle etichette indipendenti organizzato a Bologna da Sfera Cubica e che coinvolge moltissime realtà musicali.

Grazie Marta, rock on!
Grazie a te!

DAFNE D’ANGELO

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