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JACOPO RATINI – Intervista al cantante

JACOPO RATINI – Intervista al cantante

Ciao Jacopo, piacere di conoscerci, innanzitutto raccontaci come è nata la tua passione per il canto e la conseguente decisione di intraprendere questa carriera? Sei arrivato anche a Sanremo nel 2010.
Fin da quando avevo 10 anni ho iniziato a scrivere canzoni, poi al liceo il solito giro delle band, quando sono andato all’università la musica è andata momentaneamente in secondo piano, pur restando sempre una passione che seguivo. Arrivato all’ultimo anno ho preso forza per intraprendere la carriera musicale in pieno, autoproducendomi un EP e cominciando il giro dei locali live. Ho iniziato a partecipare a vari concorsi come Musicultura, vincendoli sempre, questo mi ha dato la convinzione di proseguire in questo percorso arrivando a firmare un contratto con la Universal. Poi la grande soddisfazione di arrivare a Sanremo, un’esperienza molto bella.
 
In un mondo in cui l’immagine è diventata predominante, tu sei molto impegnato sulla scrittura, a dare importanza ai versi, fra le altre cose infatti ho letto del Salotto Bukowski, di cosa si tratta esattamente?
E’ un salotto dove si mettono a confronto le poesie di Bukowski, anche quelle meno commerciali, con la musica italiana. Parliamo di critica sociale, di sesso in Bukowski, ma di Disperato Erotico Stomp di Lucio Dalla. Ho cercato di mettere assieme le mie due grandi passioni, la musica italiana e Bukowski, di cui sono un grande collezionista. Siamo arrivati ad avere 700 persone in questo Salotto, ed ho puntato sul Bukowski più serio e sentimentale, piuttosto che quello sesso, alcool e cavalli.
 
Tu dai sicuramente molta importanza alla scrittura, fra l’altro hai anche una laurea in psicologia, è una materia che trasmetti anche nelle tue canzoni?
Mi diverto e mi piace giocare con le parole creando testi e melodie, brani originali ed intelligenti, restando in un campo sempre accessibile a tutti.
 
A cosa ti ispiri quando componi?
E’ molto variabile, di solito vengo colpito da qualcosa, sono una persona che ama camminare molto e quindi vengo colpito da molte cose. Altre volte la mia attenzione viene catturata da una parola, una frase, piuttosto che la scena di un film che mi rende l’idea possa essere tradotta in una canzone. Può anche capitare che scrivo una melodia con parole a caso e poi sistemo il tutto.
 
Ho letto che ti occupi del Mons di Roma, di cosa si tratta?
E’ un locale al centro di Roma, a Campo de Fiori, di cui seguo la Direzione Artistica e la programmazione musicale. Io e lo staff del locale riusciamo così a dare visibilità a musicisti emergenti oltre che ospitare personaggi già conosciuti.
 
Del tuo nuovo album, uscito da pochi mesi, cosa ci dici? Lo stai portando in tour?
L’album è uscito il 9 novembre 2018, con la velocità di oggi tutto pare diventare vecchio subito, ma un album ha anche bisogno del suo tempo. Ora abbiamo già fatto alcune date, il 28 giugno prossimo sarò all’Auditorium Parco della Musica invitato da Gastaldo e Assante de La Repubblica, assieme a Fabrizio Moro e tanti altri importanti rappresentanti della musica romana. Sul mio sito poi ci sono tutte le date in aggiornamento.
 
Hai realizzato un video Youtube usando la tecnica della doppia esposizione, di cosa si tratta?
Cerco di fare dei video che abbiano un senso, avevo visto un video dove usavano questa tecnica, con una figura in cui poi passavano altre immagini, un video matrioska diciamo. Nel mio caso ho passato le 50.000 visualizzazioni, e sono molto soddisfatto.
 
MAURIZIO DONINI

Autore

Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee. https://www.mauriziodonini.it