Now Reading
Intervista ad Alessandro Pedretti degli Sdang + Anteprima video “Il primo giorno di …

Intervista ad Alessandro Pedretti degli Sdang + Anteprima video “Il primo giorno di …

A fare una bella chiacchierata con noi oggi c’è Alessandro Pedretti, la metà esatta del duo Sdang, l’altra metà è Nicola Patenghini.
Siete al vostro primo cd, “La malinconia delle fate”, secondo se contiamo l’Ep “Il giorno delle altalene”, ma perché senza parole?
-Molto semplice, io sono un batterista, Nicola un chitarrista, poi Nicola è anche un batterista e io un po’ chitarrista e facciamo i  compositori entrambi.
Volevamo dare il massimo con i nostri strumenti. Abbiamo creato il primo Ep per vedere se funzionava, ed in due è tutto più semplice, anche organizzare date, spostamenti, spese e quant’altro.
Alla fine ha funzionato, siete piaciuti.
-E’ andata abbastanza bene, abbiamo un bel po’ di date, e abbiamo testato dal vivo e capito che il progetto funzionava, trovando un buon riscontro.
Avete trovato difficoltà nel creare e dare un senso, una definizione quadrata alle musiche?
-I brani nascono così, entriamo in sala, ci scaldiamo e cominciamo a suonare, ad un certo punto comincia a nascere qualcosa, vediamo i punti più interessanti e ci lavoriamo. ci sono infinite possibilità.
Capita sempre più spesso di vedere artisti che hanno una loro forma, una loro fisionomia e una volta raggiunto un certo successo cercano di allargarlo diventando schiavi dello showbiz. Tu cosa ne pensi?
-Non è facile, ci sono mille situazioni diverse, diventi famoso ma ti devi piegare alle situazioni, devi per forza scendere a patti col sistema. Uno dei miei miti è Steven Wilson, non solo non ha mai sbagliato un disco ma ha sempre fatto la musica che voleva fare. Si può fare della buona musica anche trovando dei compromessi.
Quando diventerete famosi vi piegherete?
-Se Sdang arriva a fare concerti importanti in uno stadio vuol dire che il mondo sta cambiando.
Parlami del nome Sdang.
-E’ nato per caso ma ci piaceva, un qualcosa che identificava un po’ la nostra musica.
Vi sentite maturati rispetto al primo Ep?
-Diciamo che il primo Ep era un “vediamo cosa ne viene fuori”, questa è un’evoluzione del precedente senza scostarci troppo, è più curato, anche gli stessi live sono un’evoluzione del disco, è un continuo migliorarci.
-E avete un bel po’ di date in vari posti d’Italia.
-Sì, ho cercato di abbracciare tutti i i miei contatti e di tirarne fuori un tour interessante, tra festival e concerti. Siamo una piccola realtà con dei buoni propositi.
Qui a Brescia ci sono un bel po’ di artisti ma comunque ne state venendo fuori bene, e lo si nota appunto dal numero di concerti che avete.
-Sì, ci stiamo divertendo molto, facciamo cose, andiamo in giro a suonare, siamo stati a Malta con i Plan de fuga, siamo stati in Svizzera ma niente ti viene portato a casa, ti devi fare il mazzo per andare a prendertelo.
Chi volete ringraziare per il  nuovo cd? Sdang chi ringrazia?
– Le nostre etichette di sicuro, La fornace, Taxi driver, Lala booking, Nina di Astarte Agency che ci da una grossa mano, e ringraziamo chi crede nel progetto e chiunque ci sta dando una mano. e ringrazio il coraggio che ci ha fatto tentare e ci fatto provare tantissime emozioni.

Daniele “DiKi” Di Chiara

ANTEPRIMA VIDEO “IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA”