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HASA-MAZZOTTA – Intervista a Maria Mazzotta & Redi Hasa

HASA-MAZZOTTA – Intervista a Maria Mazzotta & Redi Hasa

Dopo la recensione del loro album, ecco l’intervista ai due bravissimi artisti:

Fate un genere di musica molto particolare, potremmo dire folk-popolare, avete mai incontrato difficoltà nel trovare luoghi dove esibirvi?
Maria: No, non abbiamo mai riscontrato difficoltà. Spesso ci esibiamo nei teatri, che sono il posto ideale per i momenti intimi dei nostri live che richiedono silenzio ed ascolto.
Redi: Assolutamente no. Una volta siamo stati ospiti degli Afterhours ad un festival organizzato all’Aquila a favore delle popolazioni terremotate, ci siamo trovati a suonare sullo stesso palco di tanti gruppi della scena rock-underground italiana. A fine esibizione abbiamo venduto tutti i dischi, non mi sembra che ci siano state difficoltà d’integrazione.
 
La musica del Salento e l’Albania: come si coniugano le due cose?
Maria: Se si ricerca nelle musiche tradizionali, ossia quelle che avevano una funzione specifica, si riscontrano tantissimi punti in comune. In una ninna nanna ad esempio possiamo trovare legami a livello ritmico e melodico, in un canto d’amore tematiche ricorrenti a molte culture. Il tarantismo, ad esempio, come fenomeno di trance e di musicoterapia per la guarigione, è ricorrente in altre culture. Se si ricerca dunque nella funzione del canto e nello stato d’animo che ne scaturisce, i punti in comune sono diversi.
Redi: Le musiche tradizionali salentina e albanese sono differenti, ma hanno una comune origine nella terra. Sono le storie che creano un ponte tra le due sponde dell’Adriatico. Vivo nel Salento da vent’anni e ho avuto modo di entrare nella dimensione profonda della musica tradizionale salentina – pizzica, canti alla stisa, canti di lavoro, di protesta: non parliamo di “taranta”, che è un termine che non esiste nella definizione delle forme musicali salentine tradizionali – e di capirla. 
 
Cosa volete raccontare con la vostra musica?
Maria: Con la nostra musica raccontiamo le nostre emozioni, le nostre impressioni. Cerchiamo ispirazione in altri linguaggi, altre culture e tradizioni per trovare similitudini e riconoscere che le barriere in fondo non sono quelle che ci vogliono far credere.
Redi: Noi stessi, le nostre esperienze e ma anche le storie di uomini e donne di altri paesi. Se nel primo disco abbiamo navigato nelle musiche tradizionali, in “Novilunio” confermiamo piuttosto un suono nostro. Abbiamo scritto pezzi inediti – sono otto su dieci – per trovare un suono e un linguaggio musicale che ci appartenessero nel profondo. 
 
Italiano, griko, anche francese, come usate le diverse lingue che fanno parte del vostro repertorio?
Maria: Nel nostro repertorio, oltre all’italiano, ai dialetti e al francese utilizziamo molte lingue come greco, albanese, arbëreshë e rumeno, perché crediamo che ogni lingua sia una ricchezza, possieda una sua forza e rispecchi il carattere di un popolo insieme a tutta la sua storia.
 
Puglia ed Albania sono due territori a cavallo tra est ed ovest, quali influenze esprimono ed ispirano la vostra arte?
Maria: Sicuramente l’influenza maggiore viene dalle nostre radici, dalle musiche tradizionali, da quei suoni che hanno accompagnato gran parte della nostra vita e che ci scorrono nel sangue.
Redi: Siamo legati alle musiche tradizionali delle nostre terre e non solo. La musica è un linguaggio universale. Io non ho un solo Paese nel cuore: i nostri viaggi sono una continua scoperta, e noi continuiamo ad aver fame delle musiche di tutto il mondo.
 
Che cosa ascoltate nel tempo libero?
Maria: Ascolto di tutto, con preferenza per la world music.
Redi: Ascolto tutta la musica che mi fa emozionare e che sia di qualità. Sono molto legato ad Harve Eriksen, un trombettista norvegese, ma anche a Bach, e naturalmente a Robert Plant. 
 
Avete già programmato un tour di presentazione del disco?
Maria: Certo, da novembre saremo in tour in Italia, Francia e Belgio, nel 2018 sicuramente toccheremo altre nazioni. Contiamo di avere il piacere di performare in qualche occasione con gli ospiti che hanno suonato nel disco.
Redi: Il tour partirà il 19 novembre da Mestre e toccherà le principali città italiane ed europee. Le date si trovano sulla nostra pagina Facebook, Hasa-Mazzotta.
 
MAURIZIO DONINI

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