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EVERSIN – Intervista alla thrash metal band siciliana

EVERSIN – Intervista alla thrash metal band siciliana

Gli Eversin hanno le idee chiare, loro sono una thrash metal band e sono fieri di esserlo. Con il nuovo album “Armageddon Genesi”, affilano ancora dei più i loro artigli e ci consegnano un album duro, veloce, claustrofobico e trascinante, ma che non disdegna affatto la melodia. Abbiamo parlato con Ignazio Nicastro, il bassista e con Angelo Ferrante, il cantante.  

​Benvenuti tra le pagine di Tuttorock.net. Presentatevi ai nostri lettori, come nascono gli Eversin?

Ignazio Nicastro: Gli EVERSIN nascono verso la fine del 2008 da una idea mia, di Giangabriele Lo Pilato (chitarra) e di Angelo Ferrante (voce). Dopo aver provato diversi batteristi, nel 2013 a noi si è unito in pianta stabile Danilo Ficicchia (batteria). Abbiamo pubblicato quattro album tutti per la My Kingdom Music, ultimo dei quali è “Armageddon Genesi” uscito alla fine di giugno. Da circa quattro anni abbiamo iniziato a calcare palchi di livello internazionale e fortunatamente possiamo vantare di aver partecipato ad alcuni dei più grandi festival europei tra cui il Rock Avaria ed il Rock Off e di aver diviso il palco con gente come Iron Maiden, Slayer, Megadeth, Annihilator, Carcass e molti altri.
 
Perché avete deciso di dedicarvi completamente al thrash metal?
Angelo Ferrante: E’ la musica con cui siamo cresciuti, quella che più di altre ha caratterizzato la nostra formazione musicale. Le nostre radici sono ancorate al Thrash degli anni ’90 con qualche passaggio al Thrash degli anni ’80, ma il nostro modo di comporre è sempre stato molto particolare, il genere che proponiamo non è sempre di facile assimilazione, il nostro è un Thrash Metal molto articolato, particolare e moderno che poco ha a che vedere con il classico Thrash. Noi siamo ben coscienti che il percorso musicale che abbiamo scelto di intraprendere è un percorso molto rischioso, abbiamo sempre seguito il nostro istinto componendo sempre ciò che ritenevamo più opportuno, senza mai pensare a come sarebbe stato accolto un album cosa che nel corso degli anni ci ha esposto a moltissime critiche ma allo stesso tempo ha fortificato in noi il desiderio di essere sempre una band riconoscibile e con una forte personalità.
 
Come è stato il processo compositivo? Come sono nati i brani?
Ignazio Nicastro: scriviamo molto per conto nostro, registriamo le nostre idee e poi le studiamo assieme in sala prove. Le idee del singolo vengono comunque modificate più volte da tutta la band, infatti da sempre siamo soliti arrangiare i brani diverse volte fino a raggiungere la giusta formula. Per “Armageddon Genesi” il processo compositivo è stato più o meno lo stesso degli altri album, e come sempre non ci siamo fermati a pensare come avrebbe dovuto suonare il nuovo materiale, cosa di cui, in tutta sincerità non ce ne è mai importato nulla. Noi componiamo musica per noi stessi, perché amiamo farlo, perché ci fa star bene, se poi riusciamo a piacere che ben venga.

Perché “Armageddon Genesi”, che significato ha il titolo?
Ignazio Nicastro: E’ un ossimoro che vuole stare a sottolineare la doppia natura dell’essere umano, una natura che sembra esser sempre più bipolare ed instabile. L’uomo genera distruzione e su questa fonda le basi per la sua crescita politica ed economica.
 
Quale è invece il significato dei testi?
Ignazio Nicastro: Scrivendo i nuovi testi ho cercato di far coesistere la storia e  l’attualità con quanto scritto nella Bibbia, soffermandomi in particolare sugli scritti di San Giovanni. Ho provato a fare luce sull’Armageddon, la fine suprema, questo dio apparentemente morente che viene continuamente evocato dalla razza umana nei più svariati modi. Secondo la Bibbia la battaglia finale tra il bene ed il male avrà luogo presso l’altipiano israeliano di Har-Megiddo, cosa che va ad alimentare il più classico immaginario collettivo. Io invece ho voluto vedere nell’Armageddon un concetto puramente astratto, un’idea che, oggi, potrebbe essere realizzata dall’uomo attraverso la tecnologia da lui stesso creata, attraverso l’estremismo religioso o attraverso la smania di potere.  Ho provato a far luce sull’idea di una sorta di eutanasia auto inflitta nel nome del progresso, dell’evoluzione o del credo religioso. In fin dei conti la genesi dell’Armageddon che ogni giorno viviamo coincide con la genesi di tutta la merda che l’uomo nel corso degli anni ha creato.
 
Anche il nome Eversin ha un significato particolare?
Ignazio Nicastro: Eversin sta a significare il peccato perpetuo, la natura stessa dell’uomo. Con la scelta di questo moniker abbiamo voluto sottolineare la vera essenza dell’essere umano, un eterno e recidivo peccatore. La storia ce lo insegna, la letteratura, la stessa scienza: l’uomo è dedito all’autodistruzione ed all’annientamento dei suoi simili e degli altri esseri. Il peccato contro Dio, contro la Natura, contro l’esistenza è e sarà sempre parte dell’essere umano. 
 
Stessa formazione da molti anni, vi stringe una forte amicizia?
Angelo Ferrante:  Come nelle migliori famiglie ci sono spesso attriti tra di noi, ma alla base di tutto c’è il rispetto reciproco ed il rispetto dei ruoli all’interno della band. Ci conosciamo da tanti anni, eravamo amici ancor prima di intraprendere questa bella avventura assieme e quindi la cosa ci ha molto giovato. Penso che il conoscersi a fondo sia un punto a nostro a favore sia nella composizione della nostra musica che nei rapporti all’interno del gruppo. Ormai ci capiamo con uno sguardo e siamo ben coscienti di ciò che possiamo proporre in sede di composizione senza che questo rappresenti un problema. Secondo me la chiave di tutto sta in una parola che dovrebbe essere cara un pò a tutti ed è “appartenenza”, penso di parlare a nome di tutta la band quando dico che noi tutti siamo fieri di appartenere agli Eversin.
 
Quali sono gli album che vi hanno cambiato la vita e che hanno contribuito alla nascita degli Eversin?
Ignazio Nicastro: Slayer-Divine Intervention, Testament-The Gathering, Sepultura-Chaos a.D., Megadeth–Rust in Peace, Grip Inc.–Power of Inner Strenght.
Angelo Ferrante: Iron Maiden–Powerslave,  Annihilator–Never Neverland, Sepultura–Chaos a.D., Ozzy Osbourne–Bark at the Moon,  Metallica–And Justice for All.
 
Quali differenze ci sono tra i vostri quattro album?
Ignazio Nicastro: Davvero troppe per essere elencate. Posso dire con orgoglio che non abbiamo mai fatto un disco uguale al precedente, anzi, abbiamo usato i nostri album come punti di partenza per sviluppare qualcosa di sempre diverso. Sarebbe stato facile per noi fare un “Trinity parte 2”, l’album ha avuto un successo davvero notevole come mai prima era accaduto e quindi non sarebbe stato affatto difficile riciclare qualche idea. Invece lo abbiamo preso come spunto per sviluppare “Armageddon Genesi” che, seppur presentando le caratteristiche che ci hanno reso un nome molto noto al mondo del Metal, è un disco molto diverso da “Trinity”.
 
Quale è il brano di “Armageddon Genesi” che più vi rappresenta?
Ignazio Nicastro: Penso sia la title track, è un brano davvero incredibile e probabilmente quello che useremo come punto di partenza per sviluppare le nuove composizioni. Purtroppo è stato scritto da Giangabriele, ahahahah.
Angelo Ferrante:  Senza alcun dubbio “Soulgrinder”. E’ un macigno, una sorta di marcia militare inarrestabile ed ha un ritornello dannatamente efficace e violento.
 
Avete condiviso il palco con grandi nomi dell’heavy metal, qualche aneddoto?
Angelo Ferrante:  Potrei raccontare dozzine di aneddoti dai più simpatici ai più imbarazzanti, ma quello che ricordo con più piacere è quanto successo al Rock Off in Turchia quando suonammo con i Megadeth. Erano le 16, ci saranno state 6000 persone e faceva un caldo esagerato. Veniamo praticamente catapultati sul palco dopo tre minuti dal nostro arrivo. La mia entrata era prevista dopo un brano strumentale, quindi mi nascondo dietro le quinte aspettando che i ragazzi finissero il pezzo. Faccio ingresso sul palco giusto un minuto prima di iniziare a cantare e succede l’inaspettato: un’ ovazione incredibile degna dell’ingresso on stage delle più grandi star del mondo. Rimasi praticamente folgorato tanto che mi voltai più volte perché pensavo che assieme a me fosse entrato qualcuno o che stesse accadendo qualcosa. Rimasi incredulo per almeno la prima metà del primo brano, poi riuscì a tramutare l’ansia e lo stupore in energia positiva. Ad oggi, quello del Rock Off, è probabilmente il miglior concerto che gli Eversin abbiano mai fatto.
 
Come è nata la collaborazione con Ralph Santolla?
Ignazio Nicastro: Tutti noi siamo da sempre fan di Ralph e del suo stile unico, io essendo un fan sfegatato dei Deicide, conosco a memoria ogni singola nota suonata da lui sui dischi della band di Benton. Per “Soulgrinder” era necessario un assolo particolare, diverso dallo stile di Giangabriele, non tanto per la mera esecuzione ma proprio per l’aspetto creativo vero e proprio. Giangabriele ha uno stile molto istintivo per quanto riguarda gli assoli, uno stile quasi brutalmente improvvisato, cosa che su “Soulgrinder”, a causa della struttura quadrata del brano, strideva non poco. Serviva un qualcosa di molto tecnico ma allo stesso tempo scorrevole e abbastanza memorizzabile. Chi meglio di quel genio di Ralph? Lo feci contattare dal nostro tour manager e dopo qualche giorno ci inviò un unico assolo, quello che potete ascoltare sul brano. Ci disse che sentiva che era il solo giusto, cosa che nessuno di noi mise in discussione. In seguito ci sentimmo un altro paio di volte, giusto per parlare un po’ del disco, poi la brutta notizia. Posso confermare che l’assolo che ha registrato per noi è il suo ultimo assolo.
 
Cosa avete provato dopo la notizia della sua scomparsa?
Angelo Ferrante: Eh, la notizia ci ha davvero rattristato, Ralph era un amico, una persona disponibile e gentile, la sua scomparsa è stata una gravissima perdita per la nostra musica e non soltanto.
 
Cosa mi dici della collaborazione con Lee Wollenschlaeger?
Ignazio Nicastro: Per la title track cercavamo un growl particolare, cupo ma allo stesso tempo molto aggressivo e cattivo. Ho subito pensato a Lee e l’ho contattato personalmente via Facebook. Successivamente, dato che si dimostrò subito interessato, gli ho inviato il brano ed i testi. Il suo growl così opprimente e violento è perfetto per il climax oscuro e negativo del brano, sembra sia stato scritto appositamente per la sua voce
 
Progetti futuri?
Ignazio Nicastro: Abbiamo suonato in Estonia il 29 giugno assieme ai Lacuna Coil ed agli I Am Morbid di Dave Vincent ed il giorno successivo ci siamo recati in Grecia al Chania Rock Fest, in cui abbiamo suonato l’anno scorso, per presentare ufficialmente l’album ai supporters greci. Sono già in programma altre date live per la fine del 2018 e i primi mesi del 2019 che però, non essendo ancora state ufficialmente confermate da chi di dovere, non posso anticipare.
Angelo Ferrante: Ci sarà un altro disco degli Eversin, puoi starne certo, infatti nel poco tempo libero di cui disponiamo, come anticipava Ignazio, abbiamo già iniziato a gettare le basi per qualche nuova canzone
 
Chiudete l’intervista come volete, anche un invito ad entrare nel vostro mondo e ad ascoltare “Armageddon Genesi”.
Ignazio Nicastro: Grazie mille a te Fabio per lo spazio ed il supporto che ci stai dando, sono contento che “Armageddon Genesi” ti sia piaciuto. Un saluto allo staff di TuttoRock ed ai vostri lettori. A presto.
Angelo Ferrante: Grazie mille per il supporto e per le bellissime parole che hai speso per il nostro nuovo disco. A presto. Stay Thrash.
 
FABIO LOFFREDO
 
Members:
Ignazio Nicastro: Basso
Angelo Ferrante: Voce
Giangabriele Lo Pilato: Chitarra
Danilo Ficicchia: Batteria
 
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