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AXEL RUDI PELL – INTERVISTA AL CHITARRISTA TEDESCO 

AXEL RUDI PELL – INTERVISTA AL CHITARRISTA TEDESCO 

AXEL RUDI PELL – INTERVISTA AL CHITARRISTA TEDESCO PER I 25 ANNI CELEBRATI CON UN TRIPLO CD LIVE E RELATIVO DVD E BLUE RAY

Il chitarrista tedesco Axel Rudi Pell, celebra i 25 anni di carriera con un triplo cd live e dvd dal titolo “Magic Moments – 25th Anniversari Special Show”. Una vera festa che ha riunito il gotha dell’hard rock mondiale. Graham Bonnet, Doogie White, Tony Carey, Rob Rock, Jeff Scott Soto, John Lawton ed altri grandi nomi hanno contribuito a rendere speciale questo concerto registrato al Bang Your Head Festival. Noi di Tuttorock ne abbiamo parlato al telefono con Axel e quello che segue è il resoconto dell’intervista.

Ciao Axel e benvenuto tra le pagine di Tuttorock. 25 anni di carriera sono un traguardo veramente importante. Sei soddisfatto di tutto quello che hai fatto fino ad ora?
Ciao, grazie a voi di Tuttorock. Si sono completamente soddisfatto di tutto ciò che ho fatto fino ad ora. Ho anche superato mille difficoltà, ma sono riuscito a creare album di buon livello, almeno per me. Suono il genere che più mi piace e lo faccio sempre con grandi musicisti che mi circondano.

C’è un album che riascoltandolo ora pensi che avresti potuto fare di meglio?
No, non penso, come ti dicevo prima sono soddisfatto, ogni album segna un particolare momento della mia vita e non avrebbe nessun senso cambiare qualcosa.

Quale album della tua discografia preferisci?
Mi viene da dirti che ogni ultimo lavoro è quello che preferisco, perché è la mia ultima fatica, è quello a cui ho cercato di dare il meglio di me. Quindi la mia risposta è “Into The Storm”, un album che mi ha soddisfatto pienamente in tutto e per tutto.

Parlami di questo nuovo live album. È un triplo cd di una sola notte?
Si è stato un unico concerto veramente speciale tenutosi l’11 luglio al Bang Your Head. Per me e per la mia band è stato un avvenimento molto importante ed ho cercato di riunire molti amici che sono stati molto importanti nel corso della mia carriera, come Graham Bonnet, Tony Carey, John Lawton, Vinnie Appice e molti altri. Un’esperienza che non dimenticherò mai!

Hai riunito gli Steeler in questo concerto, la tua prima band. Cosa ricordi di quell’esperienza?
Dovevo farlo, gli Steeler sono stati molto importanti per me ed è stato anche molto divertente ritrovarmi sul palco con i miei primi compagni di avventura, anche se molti anni più tardi ed anche loro hanno accettato con  molto piacere. Abbiamo rivissuto un periodo a cui teniamo molto, ognuno ha la sua strada, ma siamo riusciti a ritrovarla anche se per soli pochi brani e per questo concerto.

Ci sono molti ospiti sul palco insieme a te, come mi hai già accennato. Come sei riuscito a convincerli a partecipare al concerto?

Non ci crederai, ma è stata un’impresa facilissima, ho preso il telefono ho contattato ognuno di loro, ho esposto la mia idea, e forse non ci crederai, ma ho ricevuto subito un si da tutti. Fantastico!!

In “Drum Battle”, Jorg Michael, Bobby Rondinelli e Vinnie Apice, suonano insieme?
No, solo Vinnie Appice e Bobby Rondinelli, Jorg Michael ha partecipato ad altri brani. Sono stati strepitosi!

Cosa mi dici delle cover? Come le hai scelte? Neil Young, Uriah Heep, Deep Purple, Rainbow,  ZZ Top, gruppi anche diversi tra loro!.
Sono gruppi e brani che mi piacciono molto, Deep Purple ed Uriah Heep sono due delle mie bands preferite, poi con Tony Carey sul palco con me come  potevo non suonare qualcosa dei Rainbow? Neil Young mi è sempre piaciuto e gli ZZ Top mi hanno sempre divertito. Ho cercato di scegliere quello che più mi piaceva suonare.

Hai già qualche idea per il nuovo album?
Si, sto scrivendo nuovo materiale, ma non so ancora dirti come sarà e quando uscirà con precisione, sicuramente il prossimo anno, ma è ancora presto per darti anticipazioni.

Bobby Rondinelli è una  new entry, dal precedente album. È subito diventato parte fondamentale della band?
Si, subito, Bobby Rondinelli è un grande batterista e già il fatto che è stato con i Rainbow dice tutto. Ha molte idee ed è una grande persona e gli abbiamo lasciato molto spazio, non solo sono soddisfatto della sua entrata nella mia band, ma ne sono veramente fiero.

Cosa mi dici della tua nuova chitarra la Ritchie Blackmore Custom Shop Tribute Stratocaster che hai usato dal lavoro precedente?
Aaaahhhh!! La mia splendida nuova chitarra, è eccezionale ed ha un suono unico ed in “Into The Storm” mi ha aiutato molto nel creare assoli e riff.

L’hai usata anche in questo concerto?
No, assolutamente no, è molto pregiata, si potrebbe rovinare. Comunque prima o poi dovrò farlo se una chitarra non viene suonata dal vivo, che chitarra è? Prenderò in considerazione la tua idea e sicuramente apparirà in qualche concerto. 

Johnny Gioeli e Bobby Rondinelli sono di origine italiane italiane, ma suoni molto poco in Italia, perché?
Perché, mi rincresce dirlo, ho poco seguito in Italia purtroppo, anche se mi piacerebbe molto suonarci.

Ti posso assicurare che hai molti fans italiani che aspettano questo momento!!
Veramente? La cosa mi fa molto piacere!! Spero di riuscire a tornare a suonare in Italia!

Concludi l’intervista come vuoi, per i nostri lettori ed i tuoi fans italiani.
Grazie a voi di Tuttorock per quest’intervista e fate sentire la vostra voce!! Farò del tutto per tornare a suonare in Italia!!

FABIO LOFFREDO

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