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WHITESNAKE + Hardcore Superstar + The Answer – Live @ Pistoia Blues Festival, 15-7-2 …

WHITESNAKE + Hardcore Superstar + The Answer – Live @ Pistoia Blues Festival, 15-7-2 …

Il traffico dei vacanzieri ci coglie impreparati ed invece che per le 18, orario previsto dell’inizio della giornata rock al Pistoia Blues Festival, arriviamo quando i due primi gruppi, due band italiane, hanno già fatto il loro dovere. Cornice pittoresca la Piazza del Duomo di Pistoia che ospita il festival, grande musica in una conchiglia rinascimentale. Il dedalo di viuzze è pieno di deliziosi negozietti e botteghe tipiche, una cittadina che appare subito accogliente e disponibile. In un periodo di polemiche continue, è necessario spendere due parole sull’organizzazione perfetta del Festival, con assenza di file, varchi presidiati con educazione, punti ristoro e tribune, ed un responsabile come David presente in prima persona in loco per risolvere ogni eventuale problema, il risultato è evidente.
Si inizia a suon di rock, l’Irlanda può essere considerata una delle culle del rock, con una concentrazione di band di alto livello stupefacente rispetto al numero degli abitanti, non fanno eccezione i The Answer. Abituati a calcare i palchi con band mondiali sono bravissimi e lo dimostrano, la tempesta di chitarre elettriche di Under the sky è la intro, un Cormac in stato di grazia che esplode sul palco con una band che lo sostiene alla grande, la tossica Preachin’ con i suoi giri di accordi è sempre una chicca, forti venature blues che si inseriscono nella trama. Chiudono il breve set con 2 brani che anticipano il prossimo album, lasciano un poco di amaro in bocca, tanta qualità avrebbe meritato un tempo almeno raddoppiato, ma non ce li faremo sfuggire a dicembre quando, il simpatico e disponibilissimo Neeson ci anticipa verranno in tour.
Setlist:
Under the Sky
Preachin’
Come Follow Me
Thief of Light
Solas
 
Band:
Cormac Neeson – voce
Paul Mahon – chitarra
Micky Waters – basso
James Heatley – batteria
 
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Suoni decisamente più duri per gli Hardcore Superstar, la sempre più prolifica Svezia regala molti di questi gruppi, gli HSS sono una delle eccellenze prodotte, e meritatamente. Un set di canzoni accuratamente scelte tra le loro tante hits, dall’aggressiva Hello/goodbye con il suo attacco al fulmicotone alla storica My good reputation all’invito ad alleviare il caldo con una buona birra di Last call for alchohol. Un popolo colorato è il contorno su cui si tuffa Jocke Berg scendendo tra il pubblico a sciorinare tutta la sua bravura, e finendo, onor suo, nel backstage a fine live scambiando con un ragazzo disabile la sua maglia con una degli Speed Stroke.
 
Setlist :
Hello/Goodbye
Touch The Sky
Liberation
My Good Reputation
Someone Special
Last Call for Alcohol
We Don’t Celebrate Sundays
Dear Old Fame
Above the Law
Moonshine
 
Membri:
 Jocke Berg – vocals
Vic Zino – guitar
Martin Sandvik – bass
Adde Andreasson – drums
 
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E’ una Piazza del Duomo stracolma con gente arrivata da ogni dove quella  che accoglie I Whitesnake. Un nome evocativo, la storia del rock che si presenta sul palco, l’emozione che diventa realtà, ed un pizzico di orgoglio nazionale per la presenza dell’amico Michele Luppi con le sue tastiere e la sua voce superba da protagonista nella band. Il discorso voce è un poco il leit-motif che accompagna la band negli ultimi tempi con i presunti problemi di David, in realtà i problemi sono che la voce è lo strumento che più risente del passare del tempo, e pretendere che a 64 anni abbia la stessa forza dei 30-40 è assurdo. Poi si può ricorrere a strumenti ‘furbeschi’ come pianisti ghost dietro il tendone o loop che innalzano artificialmente il tono, noi preferiamo la cruda realtà, dove magari ti fai supportare da una band con i suoi back-vocals e chorus.
 
La premessa serve a spiegare che il concerto è stato strepitoso, ma infarcito di numerosi solo per permettere a Coverdale di rifiatare, in molti passaggi è stato evidente che non ce la faceva ad arrivare alle vette cui ci aveva abituato, a volte si è dovuto assentare durante l’esecuzione, chiaro che una voce alla Johnny Cash è più adatta a sopportare gli anni di una che fa della brillantezza e dell’estensioni in alto come quella dell’ex Deep Purple. E ricordiamo che anche i live dei DP sono pieni di solo session, non è che Gillian sia un ragazzino…. Ma dove non arriva con la potenza e la voce non è più squillante, Coverdale ci mette la classe, come un giocatore di basket che non può più schiacciare ma ti incanta con un backdoor. Lui inonda di temperamento, interpretazione, voglia e passione, e trasmette tutto questo al pubblico in adorazione, non dimenticandosi di indossare una camicia bianca con bandiera tricolore che fa sempre effetto, come la sua chioma fluente che non risente del passare del tempo.
 
Una band che sul palco non si risparmia, un cambio camicia che ci fa vedere Coverdale con la camicia nera a sottolineare i riccioli biondi, Hoekstra è grandioso nel mettere insieme sapienza sulle corde e scenografia, il suo atteggiarsi sul palco meriterebbe un set fotografico personale, non da meno il già richiamato Michele, il drumming imperioso di Aldridge, il granitico basso di Devin e la chitarra di Beach. Assieme ai brani dell’ultimo album non possono mancare i deliri dei grandi successi, da Is this love, che fa sciogliere tutti in un ideale abbraccio ed un tripudio di smartphone a modo di accendini, alla travolgente  Still of the night, per non scordare una epica Here I go again. Una serata che ci fa tornare a casa con occhi sognanti e la mente piena di gratitudine per chi ancora porta questa musica alle nostre fameliche orecchie.
 
Setlist:
My Generation (The Who song)
Bad Boys
Slide It In
Love Ain’t No Stranger
The Deeper the Love
Fool for Your Loving
Ain’t No Love in the Heart of the City / Judgement Day
Guitar Solo
Slow an’ Easy
Bass Solo
Crying in the Rain
Drum Solo
Is This Love
Give Me All Your Love
Here I Go Again
Encore:
Still of the Night
We Wish You Well
Always Look on the Bright Side of Life (Monty Python song)
 
Band:
David Coverdale – voce
Joel Hoekstra – chitarra
Reb Beach – chitarra
Michael Devin – basso
Michele Luppi – tastiera
Tommy Aldridge – batteria
 
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MAURIZIO DONINI
Photoset by DANIELE AVERSANO
 
Credits: si ringrazia la DAVVERO COMUNICAZIONE per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.