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VINICIO CAPOSSELA “Ombra. Canzoni della Cupa e altri spaventi” – Live @ …

VINICIO CAPOSSELA “Ombra. Canzoni della Cupa e altri spaventi” – Live @ …

Dopo il tour estivo “Polvere”, con cui Vinicio Capossela ha presentato la prima parte del suo album “Canzoni della Cupa” uscito lo scorso 06 maggio 2016, attraverso uno spettacolo all’aperto “in una specie di campo di stoppie, un’evocazione insieme ancestrale, agreste e di frontiera”,  il 27 febbraio al Teatro Colosseo di Torino ha avuto inizio il tour “Ombra. Canzoni della cupa e altri spaventi” con cui sta portando nei teatri italiani la seconda parte dell’album avventurandosi “nella zona dell’Ombra, zona meno definita, dove il materico scompare per lasciare il campo alla proiezione dell’inconsistente”.

Quando le luci nel teatro si spengono, nel buio echeggiano suoni e rumori notturni, ci si ritrova come immersi in un bosco in una notte di plenilunio. Un cigolio anticipa l’avvio della musica e Vinicio Capossela si intravede, nell’Ombra, seduto al pianoforte. A spezzare le ombre qualche raggio di sole fino a quando le grotte e le caverne trivellate fanno passare la luce. Sul pianoforte uno specchio a rappresentare il suo rovescio, lo specchio dell’anima. Lo spettacolo è dedicato alla seconda parte del suo ultimo album, ma all’interno trovano il loro posto anche altri brani del repertorio di Vinicio Capossela, che al mondo apparente delle Ombre sono legati a doppio filo e ne subiscono la sorte.

Il 01 marzo 2017, il giorno del quinto anniversario della morte di un grande del panorama della musica italiana: Lucio Dalla, il tour ha toccato la città di Bologna presso il Teatro Europauditorium. Vinicio Capossela ha voluto ricordare la sua memoria attraverso l’interpretazione di un suo pezzo: “Itaca”, proprio nella sua città, nella “sua Itaca”.

 “Viviamo nell’illuminazione violenta e artificiale, abbiamo perso i mezzi toni, le ombre sono fisse, nude e nitide… per questo vogliamo restituire il tremore alle ombre, la loro mobilità fragile.” – spiega Vinicio Capossela parlando del tour e dell’Ombra –  “Perché l’Ombra non ci segue, ci spinge, è lei a coprire noi calpestandoci. Perdere l’ombra è perdere l’anima, è passare dal neon accecante della vita al nulla della morte. Abbiamo bisogno della nostra ombra per farci interi. L’ombra è come una grande scatola in cui abbiamo buttato fin da bambini le cose che abbiamo temuto di mostrare. L’inconscio personale e quello collettivo stanno in questa grande scatola. Un’Ombra che non nasconde, ma rivela: sentimenti, assenze, malebestie, animali totemici, radici, proiezioni, ritrovamenti, defunti, archetipi, draghi, duplicità, governi, personalità. Ogni volta che una passione ci proietta oltre noi stessi genera un’Ombra… l’Ombra questo confine labile tra luce e tenebra, tra coscienza e incoscienza. Tra sogno e consapevolezza. In questa ipnosi si propone di trasportarci questo spettacolo. A mezzo di strumenti ad arco e a corde, a mezzo di ombrografi, generatori d’ombre a valvole e manuali. Un concerto per umbrafili alla corte di Ipnos, il sonno che incanta. Uno stato ipnotico in cui è consentito addormentarsi, o uscire da sé, ma non usare uno smartphone”.

LOREDANA LANZONI
Photoset by ANDREA BRUSA
 
Credits: si ringrazia l’Ufficio Stampa Teatro EuropAuditorium per la squisita disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.


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