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Tiziano Ferro “Il mestiere della vita tour 2017” – Live @ Stadio Olimpic …

Tiziano Ferro “Il mestiere della vita tour 2017” – Live @ Stadio Olimpic …

Siamo allo Stadio Olimpico di Torino, in un afoso pomeriggio di Giugno, uno dei più caldi degli ultimi 200 anni nella città Sabauda: va in scena Tiziano Ferro, e la città intera si dà appuntamento nel suo Stadio ad accoglierlo. Fra i drammatici recenti fatti di cronaca torinese e le più prosaiche magagne riscontrate in serata, fra bagarinaggi e rivendita di gadget contraffatti, la presenza delle forze dell’ordine è imponente, così come lo sono i necessari ed ormai abituali controlli di sicurezza. Particolarità dell’organizzazione di questo live sarà la – inattesa – divisione del pubblico del “prato” in 3 diversi settori, per meglio facilitare eventuali manovre di emergenza e agevolare le uscite al termine del concerto.

Ma veniamo alla musica. Sembra ieri, ma ormai sono passati ben 16 anni da quel primo singolo – Xdono – che lanciò un giovane Tiziano su tutte le radio e le tv musicali d’Italia, e quello che abbiamo di fronte questa sera, come ben sanno i suoi fan, è un artista maturo, completo, amato e sicuro di sé sul palco. Una volta schierato l’ingente pubblico fra tribune e i vari settori del prato, si accende la scenografia del maestoso palco di Tiziano, il soffitto-schermo gigante dall’alto mostra il suo volto, mentre una vera e propria cascata incornicia i maxischermi; dei bassi rombi introducono l’esplosione iniziale del suono, e migliaia di braccia si alzano al cielo ad immortalare l’ingresso del cantante.

Il nostro protagonista di serata scende lentamente dalla rampa del soffitto, impeccabile nel suo completo scuro nonostante la temperatura agostana, e pian piano si avvicina al pubblico che scandisce le parole del Mestiere della vita, title track del sesto album in studio dell’artista, da cui sono tratti i primi brani della scaletta odierna.; “Solo” è solo una parola crea un bel mood R&B, ma è con L’amore è una cosa semplice Tiziano inizia a muoversi sul palco e a coinvolgere il pubblico, che si esalta esclamando con lui “tu sei il mio cielo”, mentre Ferro si lancia su un acuto finale. Fra un brano e l’altro Tiziano nota i cartelli con la scritta “bentornato a casa”, e dà ragione ai suoi fan, raccontando che Torino rappresenta un po’ la sua città portafortuna, essendo il luogo dove ha esordito come corista, ancora minorenne, proprio in corso di esami di maturità.  Dopo Il regalo più grande, tolta la giacca e con essa le prime formalità, è tempo di presentare al pubblico la band che accompagna Tiziano sul palco, composta da Luca Scarpa, Christian Rigano, Alessandro de Crescenzo, Davide Tagliapietra, Andrea Fontana e Reggie Hamilton, i quali arricchiscono di elementi strumentali la consueta melodia di Indietro, altra hit tratta da Alla mia età del 2008, qui in un medley con My Steelo/Hai delle isole negli occhi. La differenza fra me e te fa battere le mani alle migliaia di fan assiepate nello stadio, è così ormai calata la notte su Torino, e le luci del palco splendono più forti. Si cambia rotta per la più intima Ed ero contentissimo, seguita dalla squarciante crudezza di Sere nere, in cui la voce di Tiziano vibra di energia e il pubblico segue ogni battuta con un urlo dopo l’altro.  

A seguire, si balla facendo un grande passo indietro nel tempo, appunto con Xdono, qui in una versione più ritmata, con Ferro che fa cantare il pubblico sul mantra del ritornello. Il sole esiste per tutti, brano dal testo nuovamente più personale e profondo, emerge dal buio del palco abbellito dalle chitarre elettriche, e diventa un medley con Senza scappare mai più, anch’essa resa più energica grazie alle due chitarre sul palco. Breve cambio di mood con l’eclettica E Raffaella è mia, scandita dal battito delle mani del pubblico, che sul prato erboso si scatena a saltare e ballare al suo ritmo incessante. Prendiamo tutti fiato mentre Tiziano ringrazia il pubblico per la calma e la gentilezza con cui si è sottoposto a tutti i controlli per le importanti misure di sicurezza. Subito dopo, Ti scatterò una foto spinge la leva dell’acceleratore sulle emozioni dei fan, che sembrano urlare al cielo all’unisono per tutti gli amori perduti (“non basta più il ricordo, ora voglio il tuo ritorno”); preso dall’entusiasmo, il pubblico grida il nome di Tiziano, e lui risponde gridando a sua volta il nome di Torino e invitandoci a cantare insieme per il successivo set acustico (Imbranato/Troppo buono/E fuori è buio), composto da lui, 2 chitarre e trentamila voci. Lento/Veloce, atteso tormentone dell’estate di quest’anno, fa divertire Tiziano che sfoggia per l’occasione con un look streetwear, facendo un po’ il ragazzaccio fra i sorrisi e le linguacce. Non può mancare ovviamente Rosso relativo, brano portafortuna di Tiziano, poichè ne ha lanciato il successo a livello anche internazionale, ed è strabiliante come dall’epoca della sua pubblicazione come singolo non abbia perso nulla del suo impatto live e sia ricordata parola per parola (nonostante il dichiarato e voluto nonsense) dal pubblico di tutte le generazioni presenti.

E ancora, Stop! Dimentica, la più rock Xverso, sottolineata dai fuochi artificiali che infiammano il palco, la romantica L’ultima notte al mondo; commovente la cover di Luigi Tenco Mi sono innamorato di te, eseguita solo da voce e piano, al termine della quale Tiziano si inchina fra gli applausi. Incanto fa sgorgare i sorrisi del pubblico per la sua spontanea gioiosità, e il vero incanto, dichiara Tiziano, stasera è stato proprio il pubblico di Torino, raccolto nello stadio, e proprio Lo stadio fa ballare e alzare anche tutte le persone in tribuna per un primo stop al concerto. Il bis in questo caso è triplo, con Il conforto, Non me lo so spiegare, con il suo ritornello indimenticabile in cui ci troviamo a ondeggiare cantando l’ormai proverbiale ritornello, e la chiusura ultima, affidata a Potremmo ritornare, una sorta di messaggio benaugurante per i prossimi tour; alla fine Tiziano va a posizionarsi sotto la cascata e si gode una doccia liberatoria, e lascia il palco alle chitarre per un assolo finale, fra i boati del pubblico.
 
Un concerto dalle tante emozioni, fatto interamente di grandi hit radiofoniche, conosciute da tutto il pubblico, e vissuto con entusiasmo dai fan, ma anche un concerto assolutamente godibile dal punto di vista della performance vocale: se non fosse per gli abbellimenti aggiuntivi presentati in sede live, i brani di Tiziano sarebbero pressoché indistinguibili dalla versione su disco, la sua voce infatti non perde mezza nota, non cede mai in potenza nel corso delle due ore di spettacolo. L’impressione è quella di avere davanti un artista preparatissimo, ma anche divertente e divertito, felice di emozionarsi e far emozionare il pubblico.
Potremmo ritornare, per Tiziano!

IRENE DOGLIOTTI
Photoset by ANDREA BOSCHETTI

Credits: si ringrazia Torino Concerti & LiveNation per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

Setlist:
Il mestiere della vita
“Solo” è solo una parola
L’amore è una cosa semplice
Valore assoluto
Il regalo più grande
My Steelo/ Hai delle isole negli occhi/ Indietro
La differenza fra me e te
Ed ero contentissimo
Sere nere
Xdono
il sole esiste per tutti/ Senza scappare mai più/ E Raffaella è mia
Ti scatterò una foto
Imbranato/ Troppo buono/ E fuori è buio
Per dirti ciao!
La fine
Lento/veloce
Rosso relativo
Stop! dimentica
Xverso
alla mia età
L’ultima notte al mondo
Mi sono innamorato di te
Incanto
Lo stadio
Encore:
Il conforto
Non me lo so spiegare
Potremmo ritornare

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