Now Reading
THE WAR ON DRUGS – Live @ Fabrique, Milano 18-11-2017

THE WAR ON DRUGS – Live @ Fabrique, Milano 18-11-2017

L’attesa è finita. Gli War on Drugs si affacciano sullo stage di un gremitissimo Fabrique e attaccano subito e senza troppi fronzoli con la consueta In chains, canzone tratta dal magnifico A deeper understanding cui spetta solitamente aprire la setlist del presente tour.
La band di Adam Granduciel pare in ottimo stato di forma e ne è la riprova anche il secondo brano in scaletta, quella Baby missiles dall’incedere chitarristico che richiama per certi versi in causa il vecchio amico e sodale Kurt Vile (membro della band ai tempi di Wagonwheel blues, ndr).

Alternando momenti più malinconici (Pain, Knocked down e la superlativa Strangest thing) con cavalcate che riportano alla memoria Neil Young (vedi la coda di An ocean in between the waves) gli War on Drugs giocano la partita su più livelli. Merito appunto di una band nel suo insieme ormai rodata e in grado di toccare corde più sensibili come pure di trascinare l’ascoltatore in fughe strumentali in cui synth mai troppo invadenti fanno da tappeto sonoro per la chitarra di Granduciel.

Dopo aver rispolverato un’ottima Buenos Aires beach dal primo disco datato 2008 ecco che l’atmosfera si tinge di rosso e parte -ça va sans dire- Red Eyes che, con riflesso pavloviano, fa scattare verso l’alto gli smartphones dell’eterogeo pubblico accorso al live.
Segue a ruota la struggente Thinking of a place  mentre una piccola ovazione accoglie il singolo Holding on che ci riporta in un Midwest del cuore fatto di polaroid anni 80 e luci al neon lungo l’interstate.

C’è ancora spazio per le gemme In reverse e Lost in dream prima del tripudio di Under the pressure con i conseguenti saluti e ringraziamenti all’entusiasta platea.  Pochi istanti e la band è nuovamente sul palco per regalare Burning (la loro Dancing in the dark, Boss docet of course) e chiudere quindi in maniera -quasi- obbligata con You don’t have to go.
Sentire e vedere questi War on Drugs è un pò come andare ad un concerto della E Street Band…nel 1984 però; il santino di Springsteen come pure quello del compianto Tom Petty sono sempre a portata di mano senza che per questo la proposta risulti un mero revival. Al contrario ciò cui si è assistito è stata un’epifania di emozioni, alcune trattenute sotto pelle altre urlate verso il cielo di una fredda notte autunnale.
“Is an old memory just another way of saying goodbye?”
 
FABIO PLODARI
 
Credits: si ringrazia Comcerto per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
 
 
THE WAR ON DRUGS
Official Website | Instagram | Twitter | Facebook
COMCERTO
Official Website | Instagram | Twitter | Facebook | Email