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THE SONICS – Live @ Barrumba, Pinarella di Cervia 7-11-2015 by Hub Music Factory

THE SONICS – Live @ Barrumba, Pinarella di Cervia 7-11-2015 by Hub Music Factory

Poteva sembrare la libera uscita di un gruppo di anziani da una casa di riposo, fino a quando non hanno iniziato a suonare. Ciò che  appare chiaro dopo pochi riff dall’inizio dell’esibizione è che questa non è una celebrazione, non è una sorta di visita al museo per poter dire “li ho visti”: questo è un gran concerto di rock’n’roll. Sono i Sonics, tasselli fondamentali della storia del rock, capostipiti del garage rock americano. Nascono nel 1960, pubblicano il primo disco nel 1965 e centinaia di band da allora li citano come fonte di ispirazione. Nel loro sound micidiale – che all’epoca deve aver sconvolto ben più di una persona per la violenza sonora, la velocità di esecuzione e la sensualità dei brani – affonda le radici il punk che doveva ancora essere immaginato e tutto ciò che da esso è poi derivato.

Ascoltare oggi brani come Psycho, Cinderella, Have Love Will Travel e The Witch da chi li ha scritti 50 anni fa ha dell’incredibile, ancor più incredibile è la credibilità dell’esecuzione (scusate il gioco di parole).  Certo l’età gioca a loro sfavore, come potrebbe essere altrimenti, esiste una parte molto “fisica” nel rock’n’roll che non prevede fiato corto o artriti, ma questo ha a che fare con la biologia; il modo in cui suonano invece ha a che fare con l’attitudine, quell’ingrediente segreto che fa la differenza: e di attitudine qui ce n’è tanta. Allo stesso livello peraltro sono i brani del nuovo album, uscito quest’anno, “This Is The Sonics“, dove per fortuna non hanno sentito l’insano bisogno di “adeguarsi” ai tempi o di innovare un sound che fu innovazione pura quando le prime note uscirono da quel garage di Tacoma, vicino a Seattle, dove tutto è cominciato.

Non ritengo sia il caso di indugiare in inutili distinguo su chi abbia dato la migliore prestazione tecnica, e neanche di sottolineare il fatto che molti pezzi li canta il bassista perchè Gerry Roslie non riesce più a reggere un’ora suonando le tasteriere e cantando (in quel modo!), perchè il risultato è stata una unanime continua ovazione da parte del pubblico. Un pubblico non a caso, va sottolineato, ma chiaramente preparato e conscio di ciò che è venuto ad ascoltare (cosa non scontata); del resto la Romagna è terra di beat, garage e rock’n’roll, e non credo possa esserci posto migliore in Italia per ospitare questo concerto. Si può infine parlare per ore della necessità/utilità di questi ritorni fuori tempo, ma quando assisti a un live che ti fa rimanere per ore il sorriso stampato sulla faccia, nessuna colta disquisizione in merito potrà farmi pentire di essere stata questa sera a vedere The Sonics!

Angela Zocco