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THE BRIAN JONESTOWN MASSACRE – Live @ Zona Roveri Music Factory, 3-9-2016

THE BRIAN JONESTOWN MASSACRE – Live @ Zona Roveri Music Factory, 3-9-2016

THINK è la parola che appare nei cartelli appesi al palco della band e rivolti verso il pubblico, PENSA, non c’è altra parola migliore che possa identificare la musica dei BJM, come vengono comunemente chiamati. Se la loro musica non fosse fatta per far pensare Newcombe sarebbe già arrivato al successo mainstream che la sua arte geniale meriterebbe. Controverso ed autodistruttivo, non è ancora dato sapere quanto il suo pessimismo sia reale o voluto dall’ambiente, riarrangiatore di canzone di Charles Manson, resta il fatto che quando sale sul palco con la sua band si è sicuri di assistere ad uno spettacolo indimenticabile. Pochi effetti, niente fronzoli, se non dedicati alla musica, con un assortimento di pedaliere, chitarre particolari, che fanno della line-up a corde dei BJM una delle più esplosive e colorate possibili.

Magnetico ed accentratore senza volerlo essere, regala una set di 3 ore di musica immaginifica, un alternative rock tanto scuro e potente, pochi, anzi nessun balzo questa sera, l’approccio della band è quasi shoegaze, ma quanto ricco di note e colore.  Newcombe si posiziona di lato lasciando il centro del palco al tamburello di Gion, l’alone che l’accompagna da sempre lo ammanta di toni depressive e quasi votato al suicidio, sul palco appare più che altro in piena forma, ma anche un uomo che ha raggiunto, con i favoriti grigi, una certa pace con sé stesso ed il mondo che lo circonda. Gioca con il pubblico ed i compagni, la musica scorre per tre ore in maniera sublime, una notte magica dove il tempo passa senza che te ne accorgi.

Il personaggio di Newcombe mantiene un’aura di mistero che inspira riverenza dalla prima all’ultima fila, sotto le lenti scure degli occhiali da sole che non toglie nemmeno per un istante, rimane l’incognita dello sguardo di un musicista che ha fatto di eccessi e tormento un marchio di fabbrica. Tra i primi a sperimentare con i suoni distorti, in una nicchia musicale dove la staticità è morte. Anton Newcombe con i Brian Jonestown Massacre ha perpetrato per oltre per 20 anni di carriera una contaminazione sonora, che oggi, sul palco bolognese, riflette su stessa e chiude il cerchio di un’evoluzione infinita.

L’icona di Anemone è  sempre immarcescibile, canzone rappresentativa della band, ma i successi sono tanti, da Pish in giù, non hits da mainstream charts, ma caramelle d’autore da scartare con gusto e dovizia. La musica dei BJM va assaporata come un vino d’annata, un millesimato che deve essere distillato lentamente, un palco affollato di musicisti, ma dominato dalla figura carismatica di Anton, l’acustica sempre perfetta del Zona Roveri restituisce ogni dettaglio. I BJM sul palco creano un muro di suono torbido ed affascinante, la fusione degli strumenti con la voce evocativa di Newcombe formano una miscela lisergica che fa dondolare a ritmo la marea umana che ha riempito la salda del Zona Roveri Music Factory.

“Energia”, chiama il leader dei BJM, per uno show di psichedelico rock che ipnotizza e pare non avere fine. La setlist è un regalo per il pubblico, dalle glorie dei primi album fino all’immancabile tributo per il genio di Bowie. Newcombe e compagni lasciano il palco Bolognese in fiamme, con l’emozione dolce e pungente di nostalgia che solo artisti di questo calibro sanno evocare.

MAURIZIO DONINI & BEATRICE BELLETTI
Photoset by DANIELE AVERSANO
 
Credits: si ringrazia Covo Club per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento con Zona Roveri Music Factory.

Setlist:
Servo
The Devil may care (Mom & Dad don’t)
You have been disconnected
Telegram
That girl suicide
Jennifer
Groove is in the heart
This is why you love me
She’s gone
Lantern
Yeah Yeah
Whoever you are
Goodbye butterfly
Wisdom
(David Bowie I love you) since I was six
Never ever
Whatever happened to whatever hippie bitch
Who?
Pish
Leave it alone
Prozac vs. heroin
Anemone
Government beard
Here comes the waitin days, weeks & moths
When jokers attack
Sailor
Never the less
What you isn’t
Just for today
Going to hell
Open heart surgery
 
Band:
Anton Newcombe – voice, guitar
Joel Gion – tambourine. (1994–1999, 2001, 2004–present). Also a singer/ songwriter solo artist.
Ricky Maymi – guitar (formerly drums & bass). (1990–1993, 2003–present).
Rob Campanella – keyboard, organ (and occasionally guitar). (2000–present). Also of the psychedelic band, The Quarter After.
Dan Allaire – drums (2002-present)
Collin Hegna – bass/guitar. (2004–present)
Ryan Van Kriedt – guitar. (2015-present). Also of The Asteroid #4 and Dead Skeletons.
 
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