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PROGRESSIVAMENTE FREE FESTIVAL 23. Edizione – LIVE @ PLANET CLUB (ROMA 17-20/09/2015)

PROGRESSIVAMENTE FREE FESTIVAL 23. Edizione – LIVE @ PLANET CLUB (ROMA 17-20/09/2015)

ELLESMERE – LA FABBRICA DELL’ASSOLUTO – ARCADELT – ​(ROMA 17-09-2015) 

Il Progressivamente Festival giunge alla 23° edizione, nel corso degli anni hanno calcato il palco del Festival nomi nazionali ed internazionali, come Van Der Graaf Generator, Banco Del Mutuo Soccorso, King Crimson, Jethro Tull, Riverside, Le Orme, Marillion, solo per citarne alcuni. Quest’anno è incentrato sulle nuove generazioni e sulle figure storiche, un Festival all’insegna del tricolore. Dedicato a Chris Squire, bassita degli Yes e a Giancarlo Golzi, batterista del Museo Rosenbach e dei Matia Bazar, scomparsi recentemente, il Progressivamente Festival ha aggiunto la parola Free, perché ogni serata è stata ad ingresso libero, quindi frutto della passione di Guido Bellachioma e di Paolo Carnelli, organizzatori delle quattro serate. La prima serata ha dato spazio a nuovi gruppi come gli Ellesmere, nati circa un anno fa e che vede nel suo organico Paolo Carnelli alle tastiere, Roberto Vitelli alla chitarra, già bassista dei Taproban, Daniele Pomo, che condivide gli Ellesmere con un’altra bellissima realtà del nostro rock progressivo, le RanestRane, Massimo Greco alla chitarra e Alex Mevi al flauto, che hanno appena pubblicato “Les Chateaux De La Loire”, un lavoro molto intimista, una lunga suite di più di 40 minuti, dove a prevalere sono strumenti acustici, come chitarra e flauto.  Dal vivo gli Ellesmere hanno eseguito una versione ridotta, un puzzle di circa venti minuti e al flauto a sostituire John Hackett, c’è stata la preziosa presenza di Alex Mevi ed il tutto è iniziato con la voce narrante e registrata di Anthony Phillips, primo chitarrista dei Genesis. Venti minuti di rock progressivo romantico e classicheggiante per una nuova realtà musicale che avrà sicuramente altre ottime storie da raccontare.
 
La seconda band a salire sul palco è composta da cinque giovani ragazzi al loro esordio discografico per l’etichetta Black Widow e al loro primo concerto in assoluto. Loro si chiamano La Fabbrica Dell’Assoluto, hanno suonato come se fossero una band già rodata da tantissimi anni. Il loro rock progressivo è molto ispirato dagli anni 70, tastiere, Hammond, Moog in grande evidenza, una voce acuta e potente, una performance strepitosa, alcuni brani avrebbero potuto far pogare il pubblico come ad un concerto degli Slayer, ma stiamo parlando di rock progressivo, suonato però con grande tecnica, passione e con un certo bagaglio culturale. Hanno eseguito per intero “1984: L’Ultimo Uomo D’Europa”, un album che sicuramente proietterà la band molto in alto e la voce di Claudio Cassio e le tastiere di Daniele Fuligni hanno lasciato sicuramente il segno e gli altri ragazzi della band non sono stati assolutamente lì a guardare, producendo basi ritmiche e grandi momenti chitarristici di tutto rispetto. Ospite alla voce Pino Ballarini, storico cantante del Rovescio Della Medaglia che ha duettato con Claudio Cassio in “La Canzone Del Castagno”.
 
Sono gli Arcadelt a chiudere la serata, altra band romana con già più di venti anni di esperienza alle spalle, uscì infatti nel 1994 “Enjoy”, primo album molto legato al sound dei Genesis, poi una lunghissima pausa fino al 2010 ed eccoli in grande forma per una performance molto teatrale grazie alla mimica del cantante Pierfrancesco Drago, con il volto pitturato ispirandosi al Peter Gabriel degli anni 70. Ma gli Arcadelt non sono una clone band dei Genesis, perché nel loro sound c’è anche tanta originalità, un chitarrista come Fabrizio Verzaschi che dà colore a tutti i brani. In scaletta brani nuovi come “Behind The Curtain” e datati come “Flight On A Marzipan’s Throne”. Anche per gli Arcadelt un ospite d’eccezione, Arturo Stalteri, tastierista che legò il suo nome ad un’altra realtà del progressive italiano degli anni settanta, i Pierrot Lunaire. Arturo ha suonato e cantato con gli Arcadelt due storici brani dei Pierrot Lunaire, “Ouverture XV” e “Sotto I Ponti”. Il concerto prosegue con “The Heartbeat”, definita dalla band come una canzone d’amore, sempre con la presenza di Stalteri e con altri ottimi brani come “Blue Side” e “Caledonia”. La prima serata si chiude con “The Bullet-Tear”, altro brano estratto dal primissimo lavoro della band. 

ELLESMERE 
Setlist:
Excerpt From Les Chateaux De La Loire 
Members : 
Roberto Vitelli : Chitarra
Paolo Carnelli : Tastiere
Daniele Pomo: Batteria e percussioni
Massimo Greco: Chitarra
Alex Mevi: Flauto

LA FABBRICA DELL’ASSOLUTO 
Setlist:
01.I Due Minuti Dell’Odio
02.4 Aprile 1984
03.Chi Controlla Il Passato Controlla Il Futuro
04.Chi Controlla Il Presente Controlla Il Passato
05.O’Brian
06.Bipensiero
07.La Ballata Dei Prolet
08.L’Occhio Del Teleschermo
09.Giulia
10.Lo Sguardo Nel Quadro
11.Processo di Omologazione
a.Il Risveglio
b.La Tortura
12.2+2=5
13.La Stanza 101
14.La Canzone Del Castagno
15.Amava Il Grande Fratello
 Members:
Claudio Cassio: Voce e cori
Daniele Fuligni: Hammond, Minimoog, Mellotron e pianoforte
Marco Piloni: Basso
Michele Ricchiardi: Batteria e percussioni
Daniele Sopranzi: Chitarra
 Special Guest: 
Pino Ballarini: Voce in “La Canzone Del Castagno” 

ARCADELT 
Setlist:
Behind The Curtain
Flight On A Marzipan’s Throne
Ballad Of Friendship
Ouverture XV (Pierrot Lunaire cover)05.Sotto I Ponti (Pierrot Lunaire cover)
The Heartbeat
Dog In Chains
Blue Side
Caledonia
The Bullet-Tear 
Members:
Pierfrancesco Drago: Voce
Fabrizio Verzaschi: Chitarra
Giacomo Vitello: Tastiere
Sandro Piras: Batteria
Fabio Cifani: Basso
 Special Guest:
Arturo Stalteri: Tastiere, voce e clarinetto indiano in “Ouverture XV”, “Sotto I Ponti” e The Heartbeat”
 
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LO ZOO DI BERLINO – OSANNA – TAPROBAN
​(ROMA 18-09-2015)
 

Ad aprire la seconda serata del Progressivamente Free Festival spetta allo Zoo Di Berlino, altra band nata circa venti anni fa, anche se solo nel 2000 produce il primo demo. Il loro sound non è solo rock progressivo, ma ci sono inserti di jazz rock, di hard rock, di space e molta psicadelia e la performance che hanno offerto è stata molto energica e particolare, a tratti anche sperimentale, il tutto sempre molto accessibile ad ogni amante del rock progressivo. Subito un tributo all’indimenticabile Francesco Di Giacomo del Banco Del Mutuo Soccorso con una elettrizzante versione di “R.I.P.” e prosegue con “Rizoma”, brano strumentale dalle sonorità molto ricercate e con “SU.SY”, dalle più marcate atmosfere progressive e psichedeliche. Vengono omaggiati anche gli Area con “La Mela D’Odessa” e “Elefante Bianco” e la P.F.M. con “E’ Festa” e la parte finale con “Impressioni Di Settembre”. Pino Ballarini torna anche stavolta sul palco ed insieme allo Zoo Di Berlino omaggiano il Rovescio Della Medaglia con due brani storici, “La Mia Musica”, estratto da un piccolo capolavoro come “Contaminazione” e “L’Ammonimento”, da “La Bibbia”.
 
La notte è ancora lunga ed è la volta di una band storica, gli Osanna, usciti da poco con “Palepolitana”, ottimo album che racchiude anche una rivisitazione di “Palepoli”. La band di Lino Vairetti è riuscita a dar vita ad un  concerto veramente unico, vivace e molto professionale e vengono subito eseguiti brani dall’album “L’Uomo”, che nel 1971 diede vita a questa splendida storia musicale e “In Un Vecchio Cieco” e “Vado Verso Una Meta” hanno un nuova veste ma che rispetta le sonorità del passato e in “L’Uomo”, la band omaggia Jimi Hendrix perché la stessa sera ricade l’anniversario della sua morta. Gli Osanna continuano con grande grinta, suonando alcuni brani senza intervallo l’un l’altro, come un medley e scorrono via brani vecchi e nuovi, come bellissime versioni di “’A Zingara”, “Palepolitana” e “There Will Be Trime”. Lino Vairetti presenta la band in “Fuje A’ Chistu Paese”, una divertente “tarantella prog” ed il finale è per un tributo a Francesco di Giacomo con “Non Mi Rompete”. La serata non è ancora finita, perché spetta ai Taproban  chiudere la serata.
 
Anche i Taproban sono una band che ha una solida storia alle spalle, nati nel 1996, 4 ottimi lavori e al festival hanno offerto circa 45 minuti di prog di classe, sinfonico e avvolgente. “Lo Sguardo Di Emily”, “L’Enigma Della Sfinge” e “Octopus!” sono una piccola parte della loro performance e la cover di “In The Dead Of Night” degli UK è ben fatta ed inaspettata. Gianluca De Rossi domina con le sue tastiere, ben supportato dal basso di Roberto Vitelli e dal nuovo batterista Ares Andreoni. Ciò che seguirà nelle successive due serate, sarà la celebrazione del rock progressivo italiano degli anni 70. 

LO ZOO DI BERLINOSetlist:
01.R.I.P. (Banco Del Mutuo Soccorso cover)
02.Rizoma
03.SU.SY.
04.La Mela D’Odessa/Elefante Bianco (Area cover)
05.Trilogia
06.E’ Festa/Impressioni Di Settembre (Premiata Forneria Marconi cover)
07.La Mia Musica (Rovescio Della Medaglia cover)
08.L’Ammonimento (Rovescio Della Medaglia cover)
Members:
Andrea Pettinelli aka Shelving: Hammond, piano Rhodes, synth e voce
Diego Pettinelli aka Echo: Basso
Mauro Mastracci aka Volpe: Batteria
Special Guest:
Pino Ballarini: Voce in “La Mia Musica” e “L’Ammonimento”
 
OSANNASetlist:
In Un Vecchio Cieco
Vado Verso Una Meta
Ce Vulesse
L’Uomo
Intro Animale
Mirror Train
Taka Boom08.‘A Zingara
Fenesta Vascia
Michelemma
Letizia
Canzone Amara
Palepolitana
Preludio
Antotrain
There Will Be Time
Fuje ‘A Chistu PaeseEncore
Non Mi Rompete (Banco Del Mutuo Soccorso cover)
Members:
Lino Vairetti: Voce, chitarra acustica e armonica
Gennaro Barba: Batteria
Nello D’Anna: Basso
Pako Capobianco: Chitarra elettrica e acustica
Sasà Priore: Tastiere
Irvin Vairetti: Voce e synth
 
TAPROBANSetlist:
Ves Ml’Tahghach
Lo Sguardo Di Emily
L’Enigma Della Sfinge
Samurai/Oceans’ Breath
Octopus!
In The Dead Of Night (UK cover)Members:
Gianluca De Rossi: Tastiere e voce
Roberto Vitelli: Basso
Ares Andreoni: Batteria
 
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LA NUOVA RACCOMANDATA CON RICEVUTA DI RITORNO – METAMORFOSI (ROMA 19-09-2015) 

La terza serata è dedicata a chi ha contribuito a scrivere alcune delle più belle pagine del rock progressivo italiano. La prima band a salire sul palco è La Nuova Raccomandata Con Ricevuta Di Ritorno. L’allora Raccomandata Con Ricevuta Di Ritorno, nacque a Roma nel 1972 e lasciò alla storia uno dei migliori album del genere, “Per… Un Mondo Di Cristallo”, un perfetto esempio di come il rock progressivo italiano riusciva a competere in grande stile con quello inglese, poi lo scioglimento, il cantante Luciano Regoli è diventato un rinomato pittore ed il ritorno è nel 2010, il nome cambia in La Nuova Raccomandata Con Ricevuta di Ritorno e “Il Pittore Volante” è il nuovo album, più moderno, più rock, ma ugualmente molto vicino al progressive. E’ da poco uscito “Live In Elba”, un ottimo live e la band lo presenta per l’occasione. “Il Cambiamento” mette in risalto la grande voce di Luciano Regoli, potente, acuta e perfetta, ma poco riconosciuta, c’è anche “Roul”, un prog dalle tinte blues e “Il Fuoco” mette in risalto la voce della nuova corista Sarah Trinciarelli. Non potevano mancare brani dal loro primo lavoro e “Sogni di cristallo”, “Il Mondo Cade Su Di Me”, “Su Una Rupe” e “Un Palco Di Marionette” sono avvolgenti anche con questa nuova veste. A chiudere il concerto una affascinante versione di “Baby I’m Gonna Leave You” dei Led Zeppelin, dove vengono aggiunte parti di sax che la rendono quasi jazzata.
 
Tocca ora ad un’altra band storica, i Metamorfosi che in anteprima hanno suonato l’intero “Purgatorio”, album non ancora uscito e che concluderà la trilogia dedicata alla Divina Commedia di Dante Alighieri, iniziata con “Inferno” del 1973 e continuata con “Paradiso” del 2004. La versione offerta dal vivo non è proprio quella definitiva, ma già fa capire che sarà un ottimo lavoro di rock progressivo e sinfonico, con la voce di Jimmy Spitaleri ancora in forma e le tastiere di Enrico Olivieri sempre dominanti. Un lungo concerto, guidato anche dalla voce di Olivieri che sembra condurci per mano spiegando le varie fasi del concept. C’è spazio anche per il bis e una piccola parte di “Inferno” ci riporta indietro di molti anni.

LA NUOVA RACCOMANDATA CON RICEVUTA DI RITORNOTracklist:
01.Il Cambiamento
02.Roul
03.Il Fuoco
04.Sogni Di Cristallo
05.Il Mondo Cade Su Di Me
06.Su Una Rupe
07.Un Palco Di Marionette
08.Babe I’m Gonna Leave You (Led Zeppelin cover)Members:
Luciano Regoli: Voce
Gianluca D’Alessio: Chitarra
Paolo Manziotti: Basso
Emanuele Carradori: Batteria
Alessandro Tomei: Sax e flauto
Maurizio Pariotti: Tastiere
Sarah Trinciarelli: Voce e cori
 
METAMORFOSISetlist:
PURGATORIO
01.Eco Dagli Inferi
02.Catone
03.Angelo Nocchiero
04.Negligenti
05.La Malastriscia
06.Porta Del Purgatorio
07.Superbi
08.Invidiosi
09.Iracondi
10.La Chiesa E L’Impero
11.Accidiosi
12.La Femmina Balba
13.Avari
14.Golosi
15.Lussuriosi
16.Paradiso Terrestre
17.Beatrice
18.Il Carro E L’Aquila
19.E Rinnovato Volo
Encore
INFERNO
20.Selva Oscura
21.Porta Dell’Inferno
22.Spacciatore Di Droga
 Members:
Jimmy Spitaleri: Voce
Enrico Olivieri: Hammond, piano e tastiere
Fabio Moresco:Batteria
Leonardo Gallucci: Basso
 
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AGORA’ – LIVE @ PLANET CLUB
(ROMA 20-09-2015)
 

La quarta e ultima serata del Progressivamente Free Festival, prevede l’esibizione di una sola band, i marchigiani Agorà, un’altra faccia del rock progressivo, quella più sperimentale e contaminata dal jazz rock di gruppi come Weather Report, Perigeo e Area. Gli Agorà si formano nel 1974 e l’anno successivo pubblicano “Live In Montreux”, a cui fa seguito nel 1976 “Agorà 2”. Anche per loro, come per la stragrande maggioranza dei nostri gruppi prog, c’è lo scioglimento, ma ritornano discograficamente nel 2013 con “Ichinen”, ottimo lavoro che oltre al progressive ed al jazz rock, apre anche a contaminazioni world. La performance degli Agorà è stata veramente di alto livello, musicisti di grande professionalità hanno rivisitato in lungo ed in largo la loro discografia, offrendo momenti di vera Arte espressa in musica e “Sierra San Quirico”, “Sensei” e “Coda di Rondine” hanno impreziosito il primo set, con la chitarra di Renato Gasparini, il violoncello di Gianni Pieri, il sax di Ovidio Urbani, ma anche con l’altra chitarra di Gabriele Possenti e la sezione ritmica di Lucio Cesari e Massimo Manzi, rispettivamente basso e batteria e con l’aggiunta di un ospite, il flautista Marco Agostinelli. Il secondo set del concerto inizia con l’arrivo di un altro grande ospite, Patrizio Fariselli degli Area, che ha dipinto virtuose architetture sonore con le sue tastiere impreziosendo altri ottimi brani come “L’Orto Di Ovidio”, “Punto Rosso” e “Ichinen”. Stavolta il Festival è veramente finito, per me uno dei migliori di questi 23 anni e la novità è che tutte le serate sono state registrate ed usciranno in cd ed in dvd, non so se completamente o in parte, ma la certezza è che a Roma esiste un Festival come questo e anche se l’appuntamento è per il prossimo anno, il ricordo di questa edizione rimarrà per un bel po’ di tempo.      
 
Tracklist:
Set 1
01.Progressive Suite
02.Serra San Quirico
03.Sensei
04.Costa Dell’Est
05.Reset
06.Coda Di Rondine
Set 2
07.Tall El Zatar
08.Puro
09.L’Orto Di Ovidio
10.Punto Rosso
11.Ichinen
12.Oak Ballad
13.Piramide Di Domani
Encore
14.Cavalcata Solare
Members:
Ovidio Urbani: Sax
Renato Gasparini: Chitarra
Massimo Manzi: Batteria
Lucio Cesari: Basso
Gabriele Possenti: Chitarra Acustica
Gianni Pieri: Violoncello
Special Guests:
Marco Agostinelli: Flauto
Patrizio Fariselli: Tastiere
 
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FABIO LOFFREDO