PAUL GILBERT “World tour 2016” – Live @ Zona Roveri Music Club, Bologna …

Questo è il periodo dei chitarristi quindi noi di Tutto Rock non ci siamo lasciati sfuggire neppure lui.

Parliamo di Paul Gilbert, chitarrista dalle netevoli doti tecniche e alla elevata velocità con la quale esegue fraseggi sulla sua Ibanez. Inserito al quarto posto da GuitarOne nella lista dei più grandi shredders (i virtusi dello slego per intenderci) di tutti i tempi, mentre Guitar World lo ha menzionato tra i 50 chitarristi più veloci di tutti i tempi. Partito giovane, a 13 aveva già una sua cover band, a sedici viene pubblicato sulla rivista Guitar World e a diciassette entra a studiare al studiare al GIT – Guitar Institute of Technology dove ne esci diplomato due anni dopo e nel quale tornerà come insegnante. Ha militato nei Racer X, con un sound di nicchia più strutturato esaltato da fraseggi complicati per poi fondare con Billy Sheehan nei più conosciuti Mr. Big che proponevano un rock più melodico aperto al grande pubblico senza per questo sminuire le doti tecniche di Gilbert. In questo Tour 2016, porta il suo ultimo lavoro “I Can Destroy” la maggior parte dei pezzi in scaletta sono del nuovo album e la maggior parte sono cantati, cosa che negli album precedenti di Gilbert non sempre è successo. Guardo il Palco è vedo l’essenziale, una imponente batteria centrale, a sinistra amplificatore basso e a destra due amplificatori Marshall per la chitarra (anche se ne ha suonate quattro diverse durante tutto il concerto).

Il concerto inizia con un Medley di suoi pezzi tutti suonati e tutti di fila senza fare una pausa, è stata una mezz’ora di pura tecnica e velocità passando da uno stile Heavy metal con suoni potenti fino ad un blues più melodico con continui alti e bassi e cambi di tempo impressionanti.
Si ferma un attimo, presenta i suoi compagni sul palco, Thomas Lang (Batteria) e Pete Griffin (Basso), si rimette in sesto, saluta il pubblico che ancora stravolto non riesce a trattenere un boato e via di applausi si riparte con “One Woman Too Many”, tratto dal suo ultimo lavoro.
Il tutto fila alla perfezione, pubblico di nicchia, attento, come accade sempre in concerti di questo tipo dove non vai per parlare con il tuo amico di come è andata la serata ma vai per ascoltare ciò che ti piace. Diciamo che in tre sul palco di casino nel hanno fatto parecchio, “Enemies (In Jail)” è stata l’occasione per sentire un assolo di tutto rispetto di Pete Griffin con il suo basso e alla fine di “Better Chords” è stato il momento di Thomas Lang con la sua imponente batteria, vi assicuro che è stato da brivido, anche lui ha messo in campo stili diversi con botte di rullante e doppia cassa da togliere il fiato.
La cosa che impressione di Gilbert è la versatilità, pezzi che racchiudono stili diversi, tra i fraseggi ci trovi allegria e melodia, il live rispecchia le sue sonorità proposte dal disco con improvvisazioni che legano perfettamente il tutto lasciandoti apprezzare il pezzo e non solo la tecnicità.
Cerco sempre di dare un giudizio obiettivo indipendentemente dal mio gusto musicale, da quello che vedo e sento sul palco e ovviamente dall’artista, in questo caso, il concerto è stato interessante, non mi era ancora capitato di vedere Gilbert live e devo dire che la sua nomea di “Guitar Hero” c’è tutta e se l’è meritata senza nessun dubbio, forse come cantante non è il massimo ma la bilancia è comunque dalla sua. Quasi due ore di musica tirate dall’inizio alla fine.

ROBERTO BECCARI
Photoset by  ALESSANDRA MERLIN
 
Credits: si ringrazia Barley Arts per la gentilissima disponibilità e Zona Rover Music Club per la perfetta organizzazione dell’evento.