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PAIN OF SALVATION + Port Noir – Live @ Circolo Magnolia, Segrate (MI) 6-4-2017

PAIN OF SALVATION + Port Noir – Live @ Circolo Magnolia, Segrate (MI) 6-4-2017

L’aspettativa per il live di stasera è alta, lo dimostra il fatto che già un’ora prima dell’apertura dei cancelli del Circolo Magnolia siano presenti fan provenienti da diverse parti d’Italia.

Mentre il locale si sta ancora riempiendo, puntuali come un orologio, i Port Noir fanno la loro apparizione sul palco, accompagnati da suggestivi effetti di luce.
Gli svedesi sono precisi, massicci ed efficaci con il loro prog rock/alternative che richiama alla mente gli ultimi Anathema; i brani proposti sono complessi, melodici e variegati, evidenziando le diverse influenze che spaziano dai Rush, alla new wave, ad un certo stoner/sludge.

Nel complesso un’ottima prova per i tre ragazzi svedesi, che tengono bene il palco e spiccano per bravura e tecnica, riuscendo ad essere molto apprezzati dal pubblico presente.
 
Formazione:
AW Wiberg – batteria
Love Andersson – voce e chitarra
Andreas Hollstrand – chitarra

 
https://www.facebook.com/portnoirofficial

Il pubblico rumoreggia, e sul palco si presenta Daniel Gildenlöw a ricordare a tutti che il concerto di stasera è dedicato ad Alberto Granucci, fondatore del fan club italiano del gruppo, scomparso per un malessere improvviso qualche giorno fa. Daniel è visibilmente emozionato, ricorda anche della sua gravissima infezione che l’ha costretto in convalescenza per buona parte del 2014 e che gli è stata quasi fatale, e chiede a tutti di pensare a Alberto, che da lassù guarderà il concerto con noi. Le prime note di Full Throttle Tribe risuonano nel locale ormai stracolmo di persone, e subito l’atmosfera si fa sospesa, come se fossimo entrati in una bolla di realtà alternativa.

La voce di Daniel incanta, e si fonde e incrocia in modo sublime con la splendida voce del chitarrista Ragnar Zolberg, davvero molto dotato dal punto di vista sia vocale che chitarristico. Sulla bellissima Reasons, che alterna parti molto delicate a parti più aggressive, la band tira fuori la vena più prettamente metal, grazie anche alle massicce ritmiche di Léo Margarit alla batteria e Gustaf Hielm al basso, che forse un po’ penalizzati dal carisma del frontman, fanno comunque un lavoro sopraffino. Le bellissime melodie intessute dalle tastiere di Daniel Karlsson rendono Meaningless un piccolo gioiello di armonia, con la voce di Ragnar che raggiunge davvero dei picchi di tonalità inusuali per il sesso forte; i Pain Of Salvation suonano all’unisono, come se fossero un unico essere carismatico, e l’effetto risultante è di completo abbandono alla loro musica. Il pubblico dimostra di aver studiato bene l’album nuovo, anche se è uscito solo da pochi giorni, difatti tutti cantano a squarciagola i testi dei nuovi brani e anche il gruppo se ne accorge e si complimenta, non prima di aver omaggiato la madre di Ragnar, che essendo a Milano per lavoro si è presentata al live nel pubblico.

Sui tre brani scelti per essere eseguiti tratti dal favoloso “Remedy Lane” , A Trace of Blood, Rope Ends e Beyond the Pale c’è un momento di vero e proprio delirio del pubblico, essendo quest’album uno di quelli che più sono rimasti nel cuore dei fan. Tecnicamente parlando, non noto una sbavatura né un errore, si raggiunge praticamente la perfezione. Tocca ora a Ashes, altro successo della band che ci riporta indietro nel tempo di una quindicina d’anni, e come tutti i masterpiece, non invecchia con il passare del tempo. Si torna all’ultimo lavoro con la straziante ballata Silent Gold in cui piano e la voce di Gildenlöw sono i protagonisti, un brano dolce, e con un contrasto evidente si passa poi alla opener del cd, On a Tuesday, che alterna riff arrabbiati e batteria massiccia a parti vocali quasi sussurrate, con gli effetti delle tastiere che accentuano la sensazione di ansia trasmessa dal pezzo. The Physics of Gridlock sembra chiudere la serata, ma c’è ancora tempo, e dopo la promessa fatta agli amici di Alberto la band non poteva non suonare The Passing Light Of Day, dedicandola nuovamente al povero ragazzo, e visibilmente emozionati, i Pain Of Salvation concludono un’altra esibizione semplicemente perfetta in ogni sua sfaccettatura, davvero immensi!

Report & photoset by ALESSANDRA MERLIN

Credits: si ringrazia Wynona Records e Circolo Magnolia per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

Setlist:
Full Throttle Tribe Reasons Meaningless Linoleum
A Trace of Blood Rope Ends Beyond the Pale Ashes
Silent Gold On a Tuesday
The Physics of Gridlock
Encore:
The Passing Light of Day

Formazione:
Daniel Gildenlöw – lead vocals, lead guitar
Ragnar Zolberg – lead guitar, lead vocals
Léo Margarit – drums, vocals
Daniel Karlsson – keyboards, vocals
Gustaf Hielm – bass, vocals

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