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NEGRITA “Club Tour 2016” – Live @ Estragon Bologna 1-4-2016

NEGRITA “Club Tour 2016” – Live @ Estragon Bologna 1-4-2016

Quale urlo migliore puo aprire un concerto dei Negrita se non la lo bandiera? Ehi Negrita?  Potenza a mille subito con un paio di roventi riff di Drigo distorto e sulfureo come non mai. Giacomino pare in invasato, il suo basso è vulcanico, lui salta in ogni dove e rimane presto a torso nudo arringando il pubblico a fare casino, come se ce ne fosse bisogno. L’I Love You time lo fa Pau all’Estragon ricordando che ci viene dal ’94 e parte la dedica ai fans con In ogni atomo, palco blu, l’attacco della canzone con il suo malefico giro che è un tormentone conosciuto da utti, una tempesta di luci, la canzone è da sempre tra le hits della band, la line-up di corde schierata a bordo palco rappresenta un vero punto di forza,  e con il suo suono splendente e lucido segna il sound della banda. 

 Al contrario del passato tour che faceva da supporto a 9, questo segue un percorso diverso, agli albori Pau e Drigo, come raccontarono ad altri live anni fa, andavano in giro per la Toscana a suonare blues, furgoni scassati e tanti kilometri, i delittuosi talent erano ancora di là dal venire. Si cercavano piccoli ingaggi macinando asfalto, senza certezze, quelle che il gruppo si è poi costruito nel tempo con una intesa attività di sbattimento su centinaia di palchi che gli sono pero valsi i continui sold-out che inanellano ovunque.  

 “Siete pronti a qualcosa di forte? Di punk? A pogare? Ce la fate da soli?” chiede Pau in bilico sulle teste e sulle mani protese dei fans? No problem Pau, we’re born to be ready!! Si scatena la tempesta di Fuori controllo e parte il pogo folle e festoso. Si accende Il gioco, miete vittime la recente I tempi cambiano, sparge acidità la lisergica Hollywood. Testi sempre affascinanti, musica potente, una band che sul palco si diverte ed è compatta nel far scendere il proprio piacere sulla platea che ha riempito l’Estragon.  “Bologna è sempre Bologna” prova a dire Pau con un improbabile dialetto che ricorda tanto i trascorsi Petersoniani.

Non è previsto un bis in questo tour, sostituito dal Whisky time, così chiamato perché è il nome che gli diede una band croata con cui suonarono nel 1990, durante uno sgangherato tour fai da te a bordo di un furgone. In quel caso non era solo un nome, la pausa serviva davvero per farsi un bicchiere.
 Seconda parte altra musica , luci rosse, maglia bianca , se la prima parte si caratterizzava per andare a pescare nel ricco paniere della band i ritmi blues, funky e spruzzate di soul, questa è una tempesta elettrica di rock. Il ritmo tribale di Radio Conga è una bomba atomica che in un concerto semi-acustico di qualche anno fa al Teatro Manzoni di Bologna portò alla trasformazione di un raffinato teatro con signori in doppio petto  grigio, in una arena tribale, qui si limita a devastare di bellezza menti, orecchie ed occhi, migliaia di mani che battono e corpi che ballano in un baccanale rock. Devo dire qualcosa su Rotolando verso sud ? Se la precedente aveva fatto incrinare i muri, questa li abbatte completamente portandoci con la sua progressione ritmica in una enorme onda stanca…. 

E Pau racconta del tour in America del Sud, da cui vennero canzoni poi mai fatte dal vivo o quasi e riprese in questo tour, e dell’inferno ritmico e disordinato di Soy Taranta e Alzati Teresa, di come Salvation sia una canzone dedicata al nostro bellissimo paese, e di successo in successo si arriva alla più bella del reame, canzone che è evidentemente nei cuori di tutti visto che si parla della traccia finale già prima dell’inizio del concerto. Una band esplosiva come questa che erutta potenza e volontà espressiva come poche con quale altro asso di briscola potrebbero chiudere la loro incendiaria esibizione se non con la scoppiettante Mama Maè? L’inno che cantano il migliaio di spettatori del sold-out di stasera è la degna singalong di una serata emozionante.

MAURIZIO DONINI
Photoset by ALESSANDRA MERLIN

Credits: si ringraziano Studio’s Online e LiveNation per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

Setlist:
Ehi! Negrita
War
Negativo
In ogni atomo
Militare
Il mio veleno
Poser
1992
Fuori controllo
Il gioco
I tempi cambiano
Bambole
Hollywood
Intermission
(Whisky Time)
Radio Conga
Rotolando verso sud
Soy Taranta
Alzati Teresa
Ululallaluna
Salvation
Ho imparato a sognare

A modo mio
Cambio
Transalcolico
Mama Maè
 
L’attuale formazione è composta da:
Paolo Bruni “Pau” – voce, chitarra, armonica a bocca
Enrico Salvi “Drigo” – chitarra solista, cori
Cesare Petricich “Mac” – chitarra ritmica, cori
Cristiano Dalla Pellegrina “Cris” – batteria
Guglielmo Ridolfo Gagliano “Ghando” – pianoforte, tastiere, violoncello
Giacomo Rossetti “Giacomino” – basso, cori

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