MOTTA “La fine dei vent’anni in tour nei club” – Live @ Monk Club, …
Un concerto irripetibile quello di stasera, irripetibile come il momento che segna “la fine dei vent’anni” e l’inizio dei trenta, come canta lui stesso. Questa sera al Monk c’è Motta con il tour “la fine dei vent’anni”, il Pisano che si è fatto adottare da Roma e che La ama talmente tanto da dedicarle una canzone. Poco più che trentenne questo artista ha abbracciato la musica in più forme prima come componente dei Criminal Jokers, collaborando la ben più nota Nada e come tecnico del suono degli Zen Circus nel loro celebre tour “Andatevene tutti Affanculo”; ma solo dopo dieci anni e studi di Composizione per film presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma approda al suo primo album solista “La Fine dei Vent’anni”.
Il locale e’ pieno e con il tempismo di un elefante il concerto si apre con il brano “Se continuiamo a correre”; le persone sono così sorridenti ascoltando questo ragazzo minuto nascosto da un cespuglio di capelli che sfodera 32 denti così rossovino. Adesso succede quello che non vorresti mai: né per il gestore del locale, né per il pubblico, ma soprattutto per l’artista che nutre per questo concerto una specie di traguardo: un blackout. Diciamo pure che i blackout sono stati 3 e una pausa che non è durata certo 20 minuti. Ma certo Motta non si fa stoppare da un blackout e dopo aver bevuto un altro sorso di vino torna sul palco e si fa surfare sul pubblico con brani come “Del tempo che passa la felicità”, “Roma stasera”, “Sei bella davvero” per gioire della sua gente, della sua musica e dalla sua città Roma, che l’ha preso per il collo tante volte, ma che stasera l’ha appagato come mai aveva fatto in tanti anni.
Il locale e’ pieno e con il tempismo di un elefante il concerto si apre con il brano “Se continuiamo a correre”; le persone sono così sorridenti ascoltando questo ragazzo minuto nascosto da un cespuglio di capelli che sfodera 32 denti così rossovino. Adesso succede quello che non vorresti mai: né per il gestore del locale, né per il pubblico, ma soprattutto per l’artista che nutre per questo concerto una specie di traguardo: un blackout. Diciamo pure che i blackout sono stati 3 e una pausa che non è durata certo 20 minuti. Ma certo Motta non si fa stoppare da un blackout e dopo aver bevuto un altro sorso di vino torna sul palco e si fa surfare sul pubblico con brani come “Del tempo che passa la felicità”, “Roma stasera”, “Sei bella davvero” per gioire della sua gente, della sua musica e dalla sua città Roma, che l’ha preso per il collo tante volte, ma che stasera l’ha appagato come mai aveva fatto in tanti anni.
Report & photoset by CLARA MALVISI
Credits: si ringrazia Big Time Agency per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
https://www.facebook.com/events/602294369953994
https://www.facebook.com/monkclubroma
Setlist:
Se continuiamo a correre
Del tempo che passa la felicità
Prima o poi ci passerà
Mio padre era un comunista
Sei bella davvero
Una maternità
Fango (Criminal Jokers cover)
La fine dei vent’anni
Roma stasera
Abbiamo vinto un’altra guerra
Prenditi quello che vuoi
https://www.facebook.com/francesco.motta.921
ETICHETTA – WOODWORM – http://www.woodworm-music.com
BOOKING: LOCUSTA – http://www.locusta.net
UFFICIO STAMPA E PROMOZIONE: BIG TIME – www.bigtimeweb.it
