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MACY GRAY “European Tour 2017” – Live @ Gran Teatro Geox, Padova 12-3-20 …

MACY GRAY “European Tour 2017” – Live @ Gran Teatro Geox, Padova 12-3-20 …

Ci sono voci talmente singolari ed uniche da sembrare quasi innaturali, proprio come quella di Macy Gray, cantante statunitense dall’inconfondibile timbro roco, irregolare, imperfetto e proprio per questo di incredibile e rara bellezza.
Dopo sei anni di attesa finalmente torna in tour in Italia e presenta il suo ultimo album “Stripped” uscito lo scorso 9 settembre per Chesky Records, che contiene i suoi brani riarrangiati e qualche cover tra cui “Redemption song” di Bob Marley e “Nothing Else Matters“dei Metallica.
 
Il 12 marzo Macy Gray ha fatto tappa al Gran Teatro Geox di Padova in un concerto che lascia forse dei sentimenti contrastanti.
Il teatro è pieno per metà e dopo tanta attesa mi sarei aspettata se non proprio un sold out…almeno poche file vuote, ma così non è.
Il palco non prevede nessuna scenografia particolare, è essenziale: luci soffuse e 4 lampade da terra che richiamano l’atmosfera di un jazz club. Il concerto inizia con circa mezz’ora di ritardo alle 21.40 quando, dopo ripetuti applausi, entra in scena la band: Billy Wes (tastiere), Caleb Speir (basso), Tamir Barzilay (batteria) e Jon Jackson (synth e sax), un set di quattro elementi, senza chitarra ma davvero ben assortito.

Il bassista invita a battere le mani e finalmente Macy in abito lungo, nero e arancio, guanti in pelle ed un immancabile boa rosso fa il suo ingresso: “Are you ready?Sexy people dance with me!”

Sulle note di “Relating to a Psycopath” lo spettacolo comincia; Macy carismatica e seducente, balla, cammina avanti e dietro trascinandosi l’asta del microfono e parla un sacco col pubblico, una gran chiacchierona ma soprattutto un vero animale da palcoscenico!
Ripetutamente invita gli spettatori a ballare e a lasciarsi andare, non se ne fa una ragione di come mai le persone in sala siano tutte inchiodate alla poltrona ed effettivamente il pubblico, almeno inizialmente, sembra timido e per nulla disinvolto, probabilmente molto diverso dal tipo di audience al quale è abituata.
 
Il live è un misto di groove, jazz, blues che si mescolano e si susseguono senza perdere mai il ritmo.
Dopo “Why Didn’t you call me” Macy ribadisce che sono partiti da lontano, hanno preso molti voli e tutto per essere lì ad esibirsi e vedere il pubblico ballare ed urlare, poi introduce la band e si presenta:”My name is Macy Gray!Nice to meet yo,we want to meet you too! “ ed attacca “Do something” seguita da una travolgente “Caligula”.
A questo punto mi rendo conto del perchè non sia necessaria una scenografia di particolare impatto…lo spettacolo è lei stessa: Macy!
Ci riprova e cerca di coinvolgere il pubblico con una cover: “Creep” dei Radioohead, finalmente qualche segno di vita, e la gente inizia ad interagire e cantare. Con “Annabelle” parte una lunga jam in cui viene lasciato grande spazio ai validissimi musicisti, al punto che la Gray si concede anche un cambio d’abito da vera star.
Torna in scena con un vestito fucsia, un “nuovo giro di boa” e termina la canzone.
La seconda parte del concerto è sicuramente più partecipata. C’è spazio per un paio di medley e Macy invita nuovamente il pubblico ad alzarsi e a ballare:”I think that freedom is the best think in the world! It’s your night, a beautiful night, do whatever you want!”.
E che diamine, io mi alzo!E fortunatamente non sono la sola! Parte del pubblico si riversa sotto il palco ed inizia a muoversi sulle note di “Sexual Revolution / Need You Now” assieme a Macy, finchè, ahimè, non viene richiamato all’ordine dalla sicurezza che invita tutti a tornare al proprio posto.
Dopo questa esplosione di energia, la Gray rimane in scena assieme al batterista, che fa un lungo assolo, e si siede davanti alla batteria, occhi chiusi e testa fra le mani, come se volesse concedersi un attimo di tregua. Torna il resto della band e il concerto prosegue  sulle note della conosciutissima “I Try”impreziosita sul finale dall’intramontabile No Woman, No Cry”.
La chiusura del concerto è affidata a “My Way” di  Sinatra, Macy Gray saluta gli spettatori e si congeda, lasciando ai musicisti la conclusione del brano.
 
Dopo aver ripetuto sino allo sfinimento che  loro erano a Padova per noi, dopo aver scaldato il pubblico ed essere riuscita nell’impresa di coinvolgerlo e farlo danzare, ci saremmo tutti aspettati un ritorno in scena e invece alle 23.15 le luci del teatro si accendono e Macy non concede nessun bis, fra lo stupore e la delusione generale.
Quello di Padova è stato un concerto che per la durata e la conclusione lascia un po’ l’amaro in bocca, tuttavia Macy Gray è una grandissima artista, dalla voce impagabile e avere l’occasione di ascoltarla e vederla dal vivo resta un’esperienza incredibile!
 
MARIAPIA CATALANI
Photoset by ALEX PANOZZO
 
Credits: si ringrazia Vivo Concerti per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

Setlist:

  1. Relating to a Psychopath
  2. Why Didn’t You Call Me
  3. Do Something
  4. Caligula
  5. Creep
  6. Me With You
  7. Annabelle
  8. She Ain’t Right for You / Que Sera, Sera / Sweet Baby
  9. Sexual Revolution / Need You Now
  10. Beauty In the World
  11. I Try / No Woman, No Cry
  12. My Way

 
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