LITFIBA “Eutòpia Tour” – Live @ Settembre Prato è Spettacolo, Piazza d …

Lo stato libero di Litfiba resta forse l’unica isola libera ed anarchica nel mondo, uno stato libero che si è nel tempo declinato nella Grande Nazione ed ora in Eutòpia, ma non ha perso i suoi caratteri fondanti. Litfiba, iconici, anarchici, libertari, contro Berlusconi e Renzi, le destre e tutto quello che rappresentano in termini sociali, ritti contro la malpolitica ed i potenti, la bandiera dei Litfiba sventola sempre a favore dei deboli e degli oppressi, contro i falsi miti e le menzogne. E’ un popolo di ‘ragazzacci’ che affolla la splendida Piazza del Duomo di Prato, che toglie il sonno al prete del Duomo, a cui la dedica di El Diablo, ma regala felicità al suo polo fermo sotto l’acqua scrosciante per quasi tutta la durata del live. Una fatica ben ricompensata dalla dedica speciale di Lacio Drom ed al regalo di Dio del Tuono aggiunta fuori scaletta come omaggio alla platea bagnata. Malgrado l’invocazione ‘Dio del Tuono fai piovere birra’ non abbia sortito effetto, benchè abbia fatto probabilmente scomunicare tutti ordinando il silenzio in ginocchio per sentire il respiro del prete in Duomo, Lo spettacolo che ha aperto la serata è stato straordinario sotto tutti gli aspetti. Dai lanci di reggiseni in abbondanza sul palco, all’elezione di Miss Regina di Cuori con le fans a mostrare la ‘generosità pratese’ alzandosi la maglietta, ma come sono i Litfiba nell’a.d. 2017? Se la trilogia delle Nazioni chiusa con Eutòpia tratta gli stessi temi di sempre è perché i mali dell’Italia sono sempre quelli, ed i valori della band su richiamati non sono cambiati.
 
Musicalmente poi poco da dire, i Litfiba sono fatti per il palco, Pelù è un perfetto animale da palco, trascinante, goliardico, istrionico, i bravi Simoncioni e Li Causi si sono inseriti perfettamente nell’ingranaggio della macchina. Maestro Ghigo ha il dono di avere dotato la sua chitarra, così incredibilmente tirata e distorta, di un suono talmente personale da renderla immediatamente riconoscibile in un mondo appiattito, e su questa scia è granitico il drumming estroso e perverso di Luca, da tempo uno dei migliori batteristi del paese, in grado di aggiungere una verve unica al suono e di andare ben oltre l’essere il semplice motore di una grande band, ma riuscendo a brillare di luce propria.
 
Un live che ha incendiato, malgrado l’acqua che cadeva dal cielo, la bellissima Piazza del Duomo, altra data di questa ricca rassegna pratese così ben organizzata, brani pescati a piene mani in tutta la lunga carriera della band, con una Maria coraggio sulfurea, una Sole nero che è il solito anthem cantato da tutto il pubblico, ma difficile selezionare, una canzone più bella dell’altra con un finale che riproposto la torrida Cangaceiro per mandare tutti a casa con gli occhi e le orecchie pieni di sogni.
 
MAURIZIO DONINI
Photoset by DANIELE AVERSANO
 
Credits: si ringrazia l’Ufficio Stampa Silvia Bacci e Settembre Prato è Spettacolo per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
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