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GOGOL BORDELLO special guest Joe e i Fratelli – Live @ Arti Vive Festival, Soliera ( …

GOGOL BORDELLO special guest Joe e i Fratelli – Live @ Arti Vive Festival, Soliera ( …

Arti Vive Festival, giunto alla sua decima edizione, ci ha regalato ieri sera 03 luglio 2016 un live assolutamente “a se stante”, quello dei Gogol Bordello. C’è chi li ha definiti come “i Clash che litigano con i Pogues nell’Est Europa” per questa loro attitudine a mescolare i generi più disparati partendo dal punk, passando poi alla musica tradizionale ucraina condendo il tutto con un pizzico di dub grazie anche alla presenza di una preponderante presenza di strumenti musicali.

Il live di ieri sera, iniziato all’incirca alle ore 22.00 e preceduto da “Joe e i Fratelli” si è rivelato baldanzoso e ritmato fin dalle prime note di “Sally”. “Never Young”, “Not a Crime” e  “Immigrant Punk” sono state accolte con entusiasmo caloroso,  mentre con “My Companjera”  sono state toccate le corde più profonde del pubblico presente pronto a cantare in coro e intonare il ritornello di questa gipsy-ballad. Il carisma indiscusso del leader Eugene Hùtz si è rivelato in tutta la sua energia. Un vulcano, un esubero di quella mascolinità e virilità che oggigiorno manca ai più, un vero esempio di uomo con la “U” maiuscola e di rocker  che sa tenere il palco. Il violino del russo Sergej Rjabcev, straordinario e potente, sembrava infiammarsi, alternandosi qua e là alla chitarra, producendo -nel complesso- un terremoto d’emozioni adrenaliniche.
La gente, in perenne movimento, si divideva tra pogo feroce e balletti individuali sparsi qua e là lungo il “recinto” che contornava il palco di “ArtiVive Festival”.

Un’idea vincente, quella di chiamare una band capace di creare un’atmosfera zingaresca e libertaria, pregna di pathos e vitalità, a contrasto col piattume dell’esistenza. Da “It is the way you name your ship” a “Wonderlust King” il ritmo è rimasto sempre sostenuto come una grande erezione di massa. Un live erotico, a tinte forti. Un concerto dove sudore, colori, suoni e  rumori si sono amalgamati così bene da far urlare il bis, da far cantare come una ola da stadio: “O uscite o noi non ce ne andiamo”. “Pala Tute” e “Alcohol” hanno scaldato il già cocente clima.
I brani finali si sono rivelati la benzina che fa alzare definitivamente la fiamma producendo un generale incendio. Un live, vivo per davvero, una folla che si è rivelata “gruppo”. Anima, cuore e corpo: grazie davvero per questo benefico (Gogol) Bordello!!!
 
DAFNE D’ANGELO
Photoset by STEFANO NIERI
 
Credits: si ringrazia Hub Music Factory per la gentilissima disponibilità ed Arti Vive per la perfetta organizzazione dell’evento.

Membri:
Eugene Hutz (Vocals/Guitar)
Sergey Ryabtsev (Violin)
Thomas Gobena (Bass)
Pedro Erazo-Segovia (Vocals/Percussion)
Pasha Newmerzhitsky (Accordion)
Boris Pelekh (Guitar)
Alfredo Ortiz (Drums)
Pamela Racine (Vocals/Percussion)
Vanessa Walters (Vocals/Percussion)
 
GOGOL BORDELLO:
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special guest: Joe e i fratelli
opening act: RIFKIN KAZAN Dea Dea
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