FREEDOM CALL op. Highlord + Energy Of The Elements – Live @ Padiglione14, Torino 12- …
Le danze vengono aperte da due gruppi tutti italiani, piemontesi per la precisione: si comincia con gli Energy of the Elements, una proposta fresca e convincente, per un metal melodico, sinfonico in certi tratti, molto completo e coinvolgente dal punto di vista strumentale; ottime anche le doti di Andrea Racco al microfono, con cui i brani tratti da Dehuman Rise (2015) fanno un’ottima figura anche in sede live; Episode, Facing the Oracle, Rise of The Sun sono i brani più riusciti, ma questa è sicuramente una band da approfondire, e da tenere d’occhio per le future uscite. Bravi!
One world at a time apre il live con una buona carica, impreziosita da un ottimo guitar solo e dai contrappunti vocali in growling prodotti da un energico Luca Pellegrino. Be king or be killed e Let there be fire confermano lo stile di questo nuovo disco, con un ottimo tiro power-epic e buona complicità fra i membri sul palco, capaci di scherzare con il pubblico e intrattenere nonostante il relativamente poco tempo a disposizione. Canticle of the flesh, estratta da The death of the artist, ci riporta al 2009 e a un ottimo chorus ad alta velocità, tutto da saltare. Full circle è una perla incastonata fra una esaltante introduzione della chitarra di Marco e un lungo acuto finale di Andrea. Frozen Heaven è un ritorno alla “preistoria” della band, dal mitico When the aurora falls del 2000, e conclude la sessione di schitarrate con il pregio aggiuntivo di una bella linea di basso e di una tastiera ben integrata nell’armonia dei cori.
Setlist – Highlord
Time for a change
One world at a time
Be king or be killed
Canticle of the flesh
Let there be fire
Full circle
Frozen Heaven
Formazione – Highlord
Andrea Marchisio – voce
Marco Malacarne – chitarra
Massimiliano Flak – basso
Davide Cristofoli – tastiere
Luca Pellegrino – batteria
Si conclude per ora il live con la già citata Metal is for everyone, qui spunto per una piccola riflessione sull’universalità della musica metal e del divertimento, come si evince anche dal video del brano, in cui i fan dei FC da tutto il mondo cantano il ritornello, in un mix esilarante di epicità e comicità. Continuando sulla scia filosofica, anzi religiosa, Chris sostiene che se fossimo tutti metallari, ci sarebbe pace e gioia nel mondo, e propone di instaurare una nuova religione, la religione dell’Happy Metal, per cui indossa lesto una mitra papale e intona una versione “metallizzata” dell’Halleluja di Leonard Cohen (“Halleluja, happy metal, Halleluja Freedom Call”). Per il bis, facciamo una breve pausa di riflessione con Circle of life, ma poi si chiude nuovamente a tutto volume con Power and glory, Warriors, e la finale e amatissima Land of light, con le sue tastiere spaziali.
Uno dei concerti più divertenti di sempre, con atmosfere allegre da Oktoberfest ma non privo di qualità tecnica strumentale, con Ilker e un funambolico Rami impeccabili alla sezione ritmica e con le chitarre di Lars e Chris a dare spessore ai brani anche più semplici dal punto di vista lirico. Grande qualità, grande simpatia, carisma, e anche umiltà per una band ormai navigata ma che onora il pubblico fermandosi a stringere la mano a tutti i fan dopo il concerto. Unici.
IRENE DOGLIOTTI
Photoset by ANDREA BOSCHETTI
SETLIST – Freedom Call
Tears of Babylon
United alliance
Kings rise and fall
Union of the strong
Freedom call
Hammer of the gods
Masters of light
Carry on
Mr. Evil
A perfect day
High up
Metal is for everyone
Circle of life
Power and glory
Warriors
Land of light
FORMAZIONE – Freedom Call
Chris Bay – voce e chitarra
Lars Rettkowitz – chitarra
Ilker Ersin – basso
Rami Ali – batteria