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Finale ROCKCONTEST CONTRORADIO special guest MOTTA – Live @ Auditorium Flog, Firenze …

Finale ROCKCONTEST CONTRORADIO special guest MOTTA – Live @ Auditorium Flog, Firenze …

C’è grande attesa questa sera tra i tanti giovani accorsi all’Auditorium Flog di Firenze, per vedere da un lato chi si aggiudicherà quello che viene giustamente considerato il concorso per gruppi emergenti più importante d’Italia, il Rock contest, e dall’altro un giovane artista toscano che quest’anno ha trovato la consacrazione di pubblico e critica, Motta.
 
Il Rock contest giunge quest’anno alla ventottesima edizione, e tra i vincitori delle edizioni precedenti vede artisti del calibro di Offlaga disco pax, Hacienda, Samuel Katarro alias King of the opera, a testimoniare la qualità delle proposte musicali che si sono affermate e si sono fatte conoscere grazie al concorso fiorentino: 6 sono le band in finale questa sera,  ciascuna ha diritto a un’esibizione di 20 minuti, le proposte musicali sembrano essere tutte davvero interessanti e per la giuria che vede tra i propri componenti Colapesce, Iosonouncane, Alberto Ferrari dei Verdena, Max Collini e Giulio Ragno Favero del Teatro degli Orrori il compito della scelta del vincitore non sarà facile.
 
Motta arriva sul palco della Flog dopo un primo album da solitsta, La fine dei vent’anni, che nel 2016 lo ha portato a vincere il premio Tenco come migliore esordiente,  ottenendo la consacrazione da parte della critica, e in testa alla classifica di Rockit come miglior album italiano dell’anno, a testimoniare insieme alle prime date sold out del tour il suo successo tra il pubblico: risulta pertanto particolarmente azzeccata la sua presenza come ospite d’onore di questa edizione del Rock contest. Il giovane artista pisano sale sul palco accompagnato da altri quattro musicisti, sembra emozionato e fiero di essere sul palco della Flog questa sera, e subito si capisce come il sound del concerto sarà ben diverso dalle sonorità più melodiche dell’album.
 
Se continuiamo a correre è il primo brano proposto, sound elettronici si intrecciano a quelli di chitarre, basso e batteria, e il risultato è sicuramente di forte impatto, esaltato da una scenografia di palco con delle grandi luci che creano davvero un’atmosfera coinvolgente; il pubblico sembra apprezzare molto, Motta abbandona l’emozione iniziale per trasmettere tutta la sua energia con una versione molto elettronica del brano Del tempo che passa la felicità, il risultato è davvero sorprendente, il brano cambia completamente veste e porta tanti spettatori presenti a ballare. Prima o poi ci passerà vede Motta armarsi di spazzole e accompagnare alle percussioni l’incalzante ritmo del brano, in cui emergono maggiormente i sound di chitarre e basso rispetto alle prime due canzoni. Un arpeggio di chitarra acustica introduce Mio padre era un comunista, le cui sonorità più melodiche rimandano la mente degli spettatori alle atmosfere da ascolto dell’album La fine dei vent’anni, e sulla stessa lunghezza d’onda è Una maternità sempre introdotta da Motta con voce e chitarra, ma il brano è un crescendo di strumenti che si intrecciano attorno a una melodia di piano. Sei bella davvero è una dedica dell’artista pisano alle insicurezze adolescenziali di una giovane ragazza, al termine della quale ripropone Fango, un brano della sua prima band, i Criminal Jockers, con cui si era fatto conoscere nel panorama della musica indipendente italiana, per poi tornare al brano che ha dato il titolo al suo album, La fine dei vent’anni che dal vivo mantiene forse ancor più intensamente quella malinconia che contraddistingue il termine di uno dei periodi più belli della vita di ognuno di noi. Il concerto torna su binari decisamente più rock con i potenti riff di chitarra di Roma stasera, una delle canzoni più impegnate dell’ultimo album, che Motta accompagna con veemenza alle percussioni, mentre torna alla chitarra acusitca per Abbiamo vinto un’altra guerra, che riporta il live su sonorità più acustiche, mentre il concerto si conclude con Prenditi quello che vuoi, in una versione anche in questo caso più elettronica.
 
Al termine del live dell’artista pisano arriva il momento delle premiazioni del Rock contest: sono i fiorentini Handlogic, grazie alla loro maturità compositiva e all’originalità delle atmosfere proposte, ad aggiudicarsi il prestigioso concorso davanti a The Manitoba e Handshake;  le contaminazioni tra un’impostazione di musica più classica e una più recente emergono prepotentemente sia dal live di Motta che dalle premiazioni del prestigioso concorso fiorentino, per una nuova generazione di musicisti che cercano di portare nella musica indipendente italiana una ventata di novità sfruttando sia strumenti più classici che sonorità di sintetizzatori e basi elettroniche.
 
ALESSANDRO FABBRIZZI
Photoset by DAMIANO GIANGASPERO
 
Credits: si ringrazia Fleisch Agency per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento con Controradio ed Auditorium Flog.
 
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