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EUROPE “War of kings tour 2015” op. Dirty Thrills – Live @ Estragon BOlo …

EUROPE “War of kings tour 2015” op. Dirty Thrills – Live @ Estragon BOlo …

Lunghe file fuori dall’Estragon sono il segno che la febbre Europe imperversa ancora a tutte le latitudini, pubblico con i due estremi composto dagli agée e dai loro figli tenuti per mano se non sulle spalle. Ad aprire le danze sul palco sono i londinesi Dirty Thrills, bravissimi propongono un genere agli antipodi rispetto agli head-liner con un tonante blues-rock che infiamma il pubblico man mano che accede all’arena.

L’entrata degli Europe è accolta da un boato e urla del tipo “era ora”, “finalmente”, cartelli issati con cuori e dediche a Joey, è come essere dentro Back to the future, il palco è abbigliato a giacche di pelle  e zazzere fluenti, nulla sembra essere passato e tutto è molto presente. I molti dubbi che passavano di bocca in bocca fra il pubblico sulla tenuta o meno della voce del cantante sono fugati da un ruggente attacco con i brani del nuovo album, la voce di Tempest è sicuramente meno squillante del tempo che fu, su un paio di evoluzioni tirate al limite della guglia vocale si notano un paio di cedimenti, ma nel complesso è superlativo ed addirittura riesce a migliorare con l’andare del concerto arrivando ad essere devastante sulla classicona finale. Una band che ama stare live, Joey è un vero animale da palcoscenico, primattore istrionico e gigioneggiante incanta e conquista il pubblico, versi in azzardato bolognese stile Dan Peterson, ma ammettiamolo, il suo dialetto è superiore a quello del grande Little Big Dan.  

I brani dell’ultimo ottimo album, War of Kings, si mescolano ai grandi evergreen del passato, dalla liturgica love ballad Carrie all’imprescindibile Superstitious, non manca ovviamente la roboante Rock the night e nemmeno Days of rock’n’roll, lo spettacolo è immenso, ampi spazi solisti a tutti, Norum si esibisce in un solo guitar di preminenza pinkfloydiana mentre Haugland ci suona, of course, la ouverture del Guglielmo Tell. Joey è un corpo unico con l’asta del microfono, il suo roteare l’attrezzo è continuo e di grande impatto scenico, quando non mulina l’asta lancia il microfono da una mano all’altra come un prestigiatore, la febbre in sala è ai massimi, lo spettacolo intenso e coinvolgente, l’interazione  tra band e pubblico solida. Si chiude, come poteva essere diverso, con The final countdown,  ruggente anthem che diventa una infinita singalong che fa esplodere il sempre bel locale dell’Estragon, la degna conclusione di uno dei più bei concerti dell’anno con una band che ha saputo conquistare, o se vogliamo riconquistare, il suo pubblico con un album ed un tour di grande spessore. La chiusura è affidata, noblesse oblige, al cantante con il “God bless you, a presto” a cui aggiunge una raffica di “socmel” che lasciamo ai “non bolognesi” l’onere di cercarne la traduzione esatta….

MAURIZIO DONINI
Photoset by NINO SAETTI

Credits:
si ringrazia l’Ufficio Stampa di Studio’s Online per la impareggiabile disponibilità e gentilezza e la perfetta organizzazione dell’evento assieme all’Estragon di Bologna.

Setlist:
War of Kings
Hole in My Pocket
Superstitious
Wasted Time
Prelude
Last Look at Eden
Carrie
The Second Day
Firebox
Sign of the Times
Praise You
The Beast
Vasastan
Seventh Sign
Ready or Not
Nothin’ to Ya
Drum Solo (William Tell Overture)
Let the Good Times Rock
Rock the Night
Days of Rock ‘n’ Roll
Encore:
The Final Countdown

Members:
Joey Tempest (vocals) 
John Norum (guitars) 
Mic Michaeli (keyboards) 
John Leven (bass) 
Ian Haugland (drums) 
 
Evento Fb
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Intervista a Joey Tempest
Conferenza stampa Europe 2015
Recensione di War of Kings
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