![]() Prima esclusiva serata del DialFolkFest che promette di far parlare molto di sé nei prossimi anni; se l'impegno degli organizzatori sarà sempre così alto sono pronto a scommettere che diventerà molto presto uno dei festival più importanti della provincia bresciana. A fare una buona impressione non è stata solo la scelta degli artisti tra i più importanti del panorama folk italiano ma anche la cura dei dettagli e l'organizzazione quasi maniacale. Faccio ai ragazzi un grosso in bocca al lupo mentre continuo questo articolo parlando della musica che ieri sera ha animato e fatto ballare centinaia di persone che sono arrivate da tutta la provincia. Ad aprire la serata ci ha pensato Piergiorgio Cinelli, che ha avuto l'onere di cominciare a scaldare gli animi, seguito immediatamente da un Dellino Farmer molto in forma con le sue immancabili hit, tra cui le belle "Offlaga" e "Come i Panda". Poco dopo a salire sul palco una band folk un po' più rock, con il suo immancabile stile: Daniele Gozzetti e la sua band fanno un passo indietro nel tempo facendoci sentire i loro testi più "spaventosi" tratti da vecchi racconti popolari, più la nuova e bellissima "Io ho paura del diavolo", tratta dall'ultimo album:In balia delle forze oscure. La serata termina con un bravissimo Charlie Cinelli che porta il live ad un livello totalmente diverso grazie al suo folk più popolare e più, lasciatemi passare il termine, "tradizionale". Fisarmonica, violino, chitarre e un intenso dialetto bresciano e ad un tratto la serata si trasforma e la gente comincia a dondolare sulle tantissime panche che circondavano il palco come se fossero intorno ad un fuoco in mezzo al bosco. Ma non finisce qui, stasera ci saranno i Folkstone, mentre domani a chiudere questo primo anno del DialFolkFest ci sarà Luca Bassanese e La Piccola Orchestra Popolare.
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Febbraio 2019
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