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DAVID GARRETT – Live @ Obihall (FIRENZE 3-9-2O15)

DAVID GARRETT – Live @ Obihall (FIRENZE 3-9-2O15)

David Garrett è un nome che rimbalza da diversi anni sulla scena musicale europea e mondiale come un un’artista di rilievo e violinista sublime, per molti il più bravo e soprattutto per il pubblico femminile il più bello, consacratosi più che per proprie composizioni con reinterpretazioni di brani che spaziano dalla musica classica all’heavy metal.

Tanta è quindi la curiosità per vederlo all’opera stasera a Firenze all’Obihall in una delle quattro date del suo tour italiano.

Il musicista tedesco sale puntuale sul palco accompagnato dalla sua band, e l’accoglienza del pubblico fiorentino (accorso in buon numero stasera) è molto calorosa; il violinista scalda subito la platea con un medley che vede tra le altre Smells like teen spirit dei Nirvana e Walk this way degli Aerosmith, che sembra subito incalanare lo show verso la reinterpretazione di grandi classici della musica rock e il pubblico sembra apprezzare molto lo spettacolo, che prosegue con la cover dei Gipsy King Baila me e Born in the USA di Bruce Springsteen, dove le musiche magistralmente eseguite dalla band vengono accompagnate dal coro del pubblico per il ritornello di uno dei brani più famosi del Boss.

Il primo tributo alla musica italiana non tarda ad arrivare con Ma Dove Sei di Andrea Bocelli, dove la musica viene accompagnata dalla voce campionata del grande tenore italiano; David Garrett non risparmia simpatici siparietti in italiano ai quali il pubblico tributa sempre grandi applausi anche per l’ottima pronuncia del violinista.

Il concerto prosegue sui ritmi della musica brasiliana con la cover di Tico Tico e prosegue sulla reinterpretazione elettroswing di un brano folk russo Babooshka, che dimostra la varietà di generi proposta da David Garrett e la sua band, che successivamente propone un brano di Mozart Lacrimosa con un’interpretazione dell’artista tedesco davvero di grande spessore al violino, e infatti il pubblico tributa un meritato e convinto applauso.

Lo spettacolo ritorna su binari decisamente più rock con Fuel dei Metallica, per proseguire con I have a dream degli Abba, Fortuna Imperatrix Mundi di Carl Orff e Livin’ on a Prayer di Bon Jovi, al termine del quale il concerto si interrompe per una prima pausa accompagnata dai brani dei Coldplay e che durerà circa 20 minuti; devo dire che la cosa mi ha lasciato piuttosto sorpreso, è sicuramente la prima volta che assisto a una pausa così lunga accompagnata dai brani di un’altra band rispetto a quella che si esibisce sul palco…e di un gruppo piuttosto famoso tra l’altro.

Al rientro dopo questa lunga attesa, David Garrett riscalda subito il pubblico con We will rock you dei Queen, e successivamente propone finalmente un proprio brano scritto mentre la band era in Corea del Sud per un concerto, Melancholia, che personalmente mi convince molto e il pubblico lo accoglie con un caloroso applauso, tanto da chiedermi perchè arriva solo adesso un brano scritto dal violinista tedesco; purtroppo questo sarà l’unico brano originale eseguito durante il concerto, infatti la band ripropone subito We are the champion dei Queen, durante la quale David Garrett scende per la prima volta tra il pubblico, provocando la reazione di entusiasmo soprattutto da parte del pubblico femminile, con signore di mezza età che corrono rosse in volto per l’eccitazione verso il musicista tedesco per strappare un suo sorriso e una foto ravvicinata, e la breve apparizione lascia sicuramente il segno.
L’artista tedesco risale sul palco per eseguire la quinta di Beethoven, e successivamente torna tra il pubblico per scegliere una fortunata ragazza per portarla sul palco ed eseguire “per lei” Your Song di Elton John, generando l’invidia di tutto il resto del pubblico femminile presente in sala.

Il concerto va verso la conclusione con una grande interpretazione di Requiem di Verdi, e successivamente cover di Los Lobos e Miley Cirus, per concludersi con un prevedibile brano dei Coldplay Viva la vida e Master of puppets dei Metallica, al termine del quale David Garrett e la sua band salutano il pubblico tra gli applausi convinti dei presenti e l’eccitazione del pubblico femminile presente in sala.

Sulla strada di casa, il pensiero è quello di aver assistito allo spettacolo di un grande violinista, ottimamente supportato dalla sua band, con l’augurio di sentire la prossima volta più brani originali e meno cover, che ne consacrino anche le capacità compositive e che forse giustifichino maggiormente i prezzi non proprio popolari dei biglietti (il più economico 35 euro), anche se le qualità di musicista di David Garrett sono indubbie.

ALESSANDRO FABBRIZZI
Photoset by CLARA MALVISI

Credits: si ringrazia Le Nozze di Figaro per la sempre perfetta organizzazione e la gentile disponibilità.