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CRISTINA D’AVENA & GEM BOY – Live @ Club Trezzo sull’Adda ( Mi ) 18-11-2 …

CRISTINA D’AVENA & GEM BOY – Live @ Club Trezzo sull’Adda ( Mi ) 18-11-2 …

Siamo fatti così, siamo proprio fatti così. Siamo bambini dentro. Sempre. Spesso. Molto spesso.
Una volta, ma proprio una volta, e parlo della “volta” di tanto tempo fa, le famigerate 11 di sera erano, per noi bambini, lo spartiacque tra la fine del giorno e l’inizio della notte. A Trezzo, provincia di Milano in regione BimBumBam al Live, con migliaia di persone intorno, le 11 di sera non erano altro che l’alba di un nuovo giorno.
Quando parte Cristina il nostro esser grandi si riavvolge velocemente fino a farci tornare in età pre-adolescenziale. Il pubblico variopinto del Live di Trezzo è il pubblico delle grandi occasioni. E’ il pubblico dei giovani di un tempo, della middle-age che ancora non sa in quale categoria inserirsi, è il pubblico dei giovanissimi di oggi, delle ragazze del Cosplay-Party, di chi vuol divertirsi in barba alle regole e regolette imposte dalla società. Una sola parola d’ordine: Essere se stessi. Più di uno slogan, un modo di vivere. Di sopravvivere alla vita. perchè l’amore è la cosa più importante che c’è. E lo dice una che d’amore s’intende dato che a 20 anni è stata la nostra Kiss Me Licia in tv …
Il mondo dei cartoni animati è un mondo di fantasia, un mondo che “teoricamente” non esiste, teoricamente, dicono, dicono i duri di cuore, quelli che ti guardano dall’alto in basso se fischietti Pollon in metropolitana.
 
Eppure tutte le sigle dei cartoni animati cantati da Cristina D’Avena ci riportano direttamente a tutti gli episodi dei cartoni rimasti in testa, in quelli che sono stati i nostri contenitori pomeridiani di sogni.
I cartoni animati sono sogni ad occhi aperti e i bambini di ieri, di oggi e di domani sono quelli che si credono Dragonball ( sigla che fatta in acustico sembra un pezzo alla Ligabue o max Pezzali ) o che vorrebbero prendere a calci un pallone per somigliare ad Holly e Benji ( anche se io adoravo Paul Diamond ), per le signorine coi capelli lunghi c’è l’imbarazzo della scelta, perchè essere delle supereroine come i manga sexy di Sailor Moon ha un gran bel fascino ma anche l’iniziazione sportiva fatta di bagher, palleggio e battute nasce sicuramente dalle puntate di Mila e Shiro
 
E non facciamo troppo i sostenuti, quando parte “Parimpampum” è come fosse sempre un flashmob collettivo di ingenua e fantastica scemitù che parte! Perchè la conosciamo tutti, perchè L‘Incantevole Creamy magari era la nostra compagna di banco o perchè ancora oggi confondiamo Emi con Creamy e poi ci innamoriamo di Evelyn.
 
E non facciamo troppo i musicisti sofisticati. I Gem Boy non fanno solo da spalla a Cristina. Questi suonano, e spaccano di brutto. Arrangiare e unire  in maniera originale “Quello che le donne non dicono” con “Siamo fatto così” è opera ardua e possibile solo a chi di musica ne capisce, come è bello snaturare una romantica Vola mio mini Pony e darle un tocco anni trenta, da jazz club di Chicago con gangster di vario tipo  per poi ridarcela in medley insieme a “Nel blu dipinto di blu“.
I Gem Boy sono un sostegno musicale perfetto per Cristina D’Avena. Tecnicamente eccelsi e dotati di quella demenzialità essenziale allo svolgimento dello spettacolo. E un sax che incanta. Sax non Sex, perchè di battute sexy ne vengono snocciolate come fiocchi di neve su Bologna in settimana!
 
Cristina nel frattempo è sempre li. Sorniona, sensuale e giocherellona. Sta al gioco dei Gem Boy e questo ruolo da fatina ingenua ma non troppo le calza a pennello. Perchè Cristina D’Avena canta le sigle per i bambini ma è anche la Cristina D’Avena che ammalia i grandi, quei grandi che una volta erano piccini. Ammalia con la voce, ammalia quando balla il Reggaeton, ammalia quando dall’alto dei suoi oltre 50anni si presta alle Gag dei Gem Boy con profonda naturalezza!
Nella serata che festeggia il successo di Duets, primo in classifica, Cristina D’Avena ringrazia il pubblico per questo grande risultato, e come già rimarcato altre volte, questo è il successo del pubblico che non ha mai smesso di credere nei propri sogni d’infanzia.
 
E scorrono decine di sigle di cartoni animati, ogni fascia d’età può canticchiarsi la propria melodia del cuore, i maschiacci sono tutti Batman, le ragazze piangono in Piccoli problemi di cuore, un pò tutti ci sentiamo Puffi perchè Puffappero è più sostanzioso di Petaloso e con Johnny e Occhio di Gatto, che sono Hit senza tempo si chiude una serata talmente gioiosa che vien voglia di ballare fino al mattino.
 
Il Live di Trezzo è stato un’immensa bolgia umana, un girone dantesco di goduriosi. Onore a Cristina che ci ha fatto tornare bambini senza la paura di doverci vergognare, al pubblico che non ha mai smesso di ballare e cantare ed ai Gem Boy che sono una forza della natura. E se Purple Rain fosse Palperei davvero, ragazzi, saremmo qui a raccontare un’altra storia …
E adesso Ciurma, tutti all’arrembaggio !!!!
 
Cristian Brighenti
 
 
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