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CALEXICO “Edge of the sun” – Live @ BOtanique, Bologna 12-7-2016

CALEXICO “Edge of the sun” – Live @ BOtanique, Bologna 12-7-2016

Definire i Calexico una “band di confine” è un controsenso in termini: un confine divide, e c’è chi ci vorrebbe anche muri e filo spinato, i Calexico invece unisco. Uniscono il mariachi e la psichedelia, il rock e la cumbia; così sul palco si suonano la marimba e le tastiere, e poi le trombe, le chitarre elettriche e acustiche, il contrabbasso, la fisarmonica, il vibrafono e il synth . Del resto la marimba è uno strumento di origine africana, particolarmente diffuso però nel Centro America. Va tu a sapere. E se è vero che i Calexico, pur essendo originari di Tucson, Arizona, hanno mutuato il nome dall’omonima cittadina californiana situata al confine con il Messico (allora più che Tex-Mex vogliamo parlare di Cal-Mex?), forse la definizione migliore è “musica del deserto”. Ma nella geografia dei Calexico anche questa non convince del tutto, perché i ritmi attinti dalle tradizioni musicali centro-americane ti fanno pensare a una festa con tanta gente che balla, non proprio al deserto.

Certo, quando Joey Burns e John Convertino si esprimono riallacciandosi al loro passato nei Giant Sand, allora sì che l’atmosfera si fa più rarefatta, i ritmi rallentano, si diventa più introspettivi.  Sta di fatto che il cross-over folk-rock-psichedeleico che abbraccia tutto il continente americano ed è la cifra stilistica dei Calexico è amato in maniera trasversale e transgenerazionale e il pubblico coinvolto, partecipe e sorridente che questa sera assiste al concerto del Botanique ne è ancora una volta la prova. Grandi musicisti i Calexico, che sanno portarti lontano, che sia il deserto, Los Angeles o il Messico, ognuno può trovare la propria destinazione. E si può anche decidere di cambiare meta durante il viaggio.

Lo dice anche Joey Burns in “Cumbia De Donde”, dall’ultimo album  “Edge of the Sun“:  “I’m not from here, I’m not from there.
 
ANGELA ZOCCO
Photoset by ANDREA NASCETTI

Credits: si ringrazia Estragon Bologna per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

Setlist:
Frontera / Trigger
Falling From the Sky
Cumbia de donde
Maybe on Monday
Black Heart
Frank’s Tavern
Coyoacán
Inspiración
Alone Again Or (Love cover)
Fortune Teller (Joey Burns solo)
Sunken Waltz
Bullets & Rocks
Splitter
Soledad (Cumbia en la mar) (Los Galleros cover)
Moon Never Rises
Crystal Frontier
Encore:
Corona (Minutemen cover)
Güero canelo
 
Band:
Joey Burns – voce, chitarra
Jairo Zavala – chitarra, steel guitar
Volker Zander – basso
John Convertino – batteria, percussioni
Jacob Valenzuela – tastiere, tromba, vibrafono
Martin Wenk – fisarmonica, chitarra, sintetizzatore, tromba, vibrafono
 
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