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BIG ONE “The Pink Floyd European Show” – Live @ Teatro Il Celebrazioni, …

BIG ONE “The Pink Floyd European Show” – Live @ Teatro Il Celebrazioni, …

Il gruppo musicale Big One, nella sua attuale formazione nasce a Verona, in Italia nel 2005 .
La band ha raggiunto la notorietà grazie alla realizzazione di una serie di spettacoli tematici sull’universo floydiano riscuotendo ovunque un grandissimo successo.  Il loro spettacolo, The European Pink Floyd Show è stato inserito nei cartelloni dei più importanti festival musicali nazionali ed esteri, in particolare in Olanda e Belgio. I Big One sono stati definiti dalla stampa italiana e dalla critica musicale internazionale più autorevole, “la migliore Tribute Band Europea per l’esecuzione della musica dei Pink Floyd“, in particolare per le versioni  Live dei più celebri concerti della band inglese. La Band ha come obiettivo la riproduzione più fedele possibile delle sonorità e degli arrangiamenti  dei Pink Floyd, utilizzando una strumentazione vintage.  Inoltre il progetto si avvale di una struttura tecnica (audio, luci e video) molto qualificata, per cui lo show risulta perfettamente in armonia con l’immaginario dei Pink Floyd.
“Buonasera Bologna, noi siamo il Big One!!”
 
Così inizia la magia, le note celestiali di Shine on you crazy diamond, la canzone simbolo elegia di Syd Barrett, le immagini che scorrono nel videowall sferico alle spalle della band , un gruppo che vuole suonare ma non imitare pedissequamente gli originali, ma dando una propria impronta alle canzoni.  Uno spettacolo etereo e metafisico che ricalca, anche nella coreografia, gli incredibili show della band inglese, immagini che scorrono , serene,  esagerate , uomini enormi, chitarre nel fiume, paesaggi di pace, le luci sono magistralmente predisposte a ricreare una scenografia fatata. 
 
Venire a disquisire sulle canzoni proposte sarebbe inappropriato e passibile di lesa maestà, penso che nessuno voglia paragonarsi a i vari Gilmour, Waters, Wright e Mason, ma questo non deve assolutamente sminuire il valore della musica che i Big One portano sui palchi, un tour che gira per l’Europa riscuotendo continui successi. Quante tribute band dei Pink Floyd ci sono? Migliaia!! Quante ricreano la magia dei Pink Floyd in venue prestigiose come il Teatro Il Celebrazioni? I Big One!! Facile immaginare come i puristi integralisti inorridiscano al solo pensare ad una band che vuole suonare il mito, gli stessi che mal sopportano réunion e cambi di line-up e vorrebbero i propri idoli imbalsati nella originaria forma nativa. Ma è decisamente bene provare ad assistere allo spettacolo che la band veronese porta  e propone agli spettatori. Uno show curatissimo in ogni particolare, dove le luci e la musica si fondono in un unicum di grande perfezione. 
 
La chitarra non ha certo il tocco unico ed inimatabile di Re David, ma quando attacca l’intro distorto ed ossessivo di  Sorrow, il fraseggio infinito con sibilante arpeggio che introduce la tossica Hey You , l’acustica apparsa che traccia scie di note, il muoversi sinuoso e scintillante delle due splendide backing vocals, il cielo che si capovolge sulle note di Coming back to life,  lo stridere elettrico delle corde tirate in una esplosione di luci bianche, che ammantano il video  virandolo in black and white. Impossibile non commuoversi all’apparire degli elicotteri su sfondo giallo che ci inondano con il rombo dei loro rotori, l’urlo lanciato al cielo dalla claque di Another Brick in the wall trasforma la raffinata platea del superbo teatro in un oceano di mani che battono il tempo, reggimenti di martelli che marciano  , la follia di Pink che rivive. E si chiude la prima parte del live con una esplosiva, atomica versione di One of these days, con il suo giro di basso imperiale e sullo stacco ecco apparari due enormi pigs ai lati del palco, spettacolo nello spettacolo.
L’oscilloscopio che balbetta e si trasforma in un mondo spaziale, fari che diventano pennelli che disegnano fantasie immaginifiche sul soffitto del teatro, una croce cosmica sullo sfondo, la chitarra che tira un lancinante riff, Speak to me è una sensazione estasiante ed estraniante che ti porta in un universo parallelo, per poi sciogliersi in un anfratto di lucida follia inaugurando il secondo tempo dello show. Dobbiamo parlare di Time? Della storia della sua pendola?  Osannata giustamente dal pubblico presente è uno dei mantra floydiani, di quei pezzi ancestrali e senza tempo che non spariranno mai, come l’urlo selvaggio e modulato della corista  in The great gig in the sky. È ancora il basso a comandare le operazioni di sbarco con un altro mantra , Money, con il racconto della follia e dell’avidità umana, poi appare il sax a dipingere la classica  parte centrale,  che precede la vulcanica sessione finale. Sempre toccante la dolcezza deflagrante di Us and them anche qui il sax a scolpire tutto il dolore del vivere.  
 
Il bis non può non comprendere l’altra dedica ad una mente troppo geniale per essere anche razionale, il diamante perso nei meandri della follia resuscita nell’immarcescibile Wish you were here, una via lattea stellata si dipana su muri e soffitto del Celebrazioni e continua a splendere sullo svolgersi di Comfortably Numb, con una line-up che vede la 12 corde affiancata alla ritmica ed alla solista unirsi al basso in una front-line di corde sontuosa.  E si chiude con lo spaziale tsunami di Run like hell e i suoi attacchi terrificanti che sembrano non finire mai.  
 
Ma alla fine come è stato il concerto? Diciamo che allo sconfinato amore che porto per il mondo floydiano, mancano solo le statue in cera a grandezza naturale di Madame Tussaud al posto dei nanetti da giardino, il che vuol dire che un live di una tribute band lo puoi amare ossessivamente, ma anche diare   accanitamente se ti chiudi nel rifiuto di qualunque mutazione rispetto all’originale. Ma lo spettacolo portato in scena dai Big One non va confrontato con l’inarrivabile originale, ma goduto per quello che è , grande musica suonata e cantata in maniera squisita con una scenografica affascinante come la Terra di Mezzo, una band dotata di grande caratura tecnica che regala una serata affascinante.
 
MAURIZIO DONINI
Photoset by NINO SAETTI
 
Credits: si ringrazia l’Ufficio Stampa Teatro EuropAuditorium, il Teatro Il Celebrazioni e Bit Concerti per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
Setlist
Shine On You Crazy Diamond
Astronomy Domine
Fat Old Sun
High Hopes
Marooned
Coming Back to Life
Sorrow
Hey You
The Happiest Days of Our Lives
Another Brick in the Wall Part 2
One of These Days
Speak to Me
Breathe (in the air)
On the Run
Time
The Great Gig in the Sky
Money
Us and Them
Any Colour You Like
Brain Damage
Eclipse
Encore:
Wish You Were Here
Comfortably Numb
Run Like Hell

Band:
Leonardo de Muzio: Lead guitar and Vocals
Elio Verga: Rhythm Guitars
Luigi Tabarini: Bass and Vocals
Claudio Pigarelli: Piano and Keyboards
Stefano Righetti: Hammond Organ, Synth and Vocals
Stefano Raimondi: Drums and Percussion
Special Guests
Marco Scotti: Saxophone
Debora Farina: Backing Vocals
Elisa Cipriani: Backing Vocals
 
http://www.bigoneproject.it
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https://twitter.com/BigOnePinkFloyd
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